Clic per ascoltare Sventola Bandiera Rossa cantata da Scaniglia, partigiano (IIIa Brigata Camicia Rossa e XXIIIa Brigata Boscaglia) – Montieri 19.03.2011.
« Dimenticare significa perdere l’eredità di una lotta che è ancora inconclusa. Non dimenticare obbliga a comprendere, a smascherare, a continuare quella lotta. Per combattere questo nuovo fascismo non ci saranno i vostri nonni, o i padri dei vostri nonni. Affrontarlo toccherà a voi. ».
Ennio Sardelli “Partigiano Foco”
Premessa sulle onoreficenze partigiane.
A partire dal 1945, a seguito del Decreto legislativo luogotenenziale del 21 agosto 1945, n. 518, dal titolo “Disposizioni concernenti il riconoscimento delle qualifiche dei partigiani e l’esame delle proposte di ricompense (d. lg. Lgt. 518/1945)”, furono istituite Commissioni regionali al fine di vagliare e definire la posizione dei partigiani. Le qualifiche individuate furono tre: partigiano, patriota e benemerito.
Si qualifica PARTIGIANO colui che è caduto o rimasto mutilato o invalido nella lotta di Liberazione; oppure per almeno tre mesi abbia militato in una formazione armata partigiana regolarmente inquadrata nelle forze riconosciute e dipendenti dal Corpo Volontari della Libertà; oppure per durata di servizio minore di tre mesi sia stato ferito in combattimento; oppure per almeno sei mesi abbia fatto parte di un Comando o di un servizio di Comando (informazioni, intendenza, ecc.) inquadrato nell’attività del Corpo Volontari della Libertà; oppure, in seguito a cattura da parte nazi-fascista per attività attinente al movimento militare, sia rimasto in carcere oltre tre mesi.
Si qualifica PATRIOTA colui che ha collaborato e contribuito attivamente alla lotta di Liberazione, sia militando nelle formazioni partigiane per un periodo minore di quello previsto, sia prestando costante e notevole aiuto alle formazioni partigiane.
Si qualifica BENEMERITO colui che, pur non avendo i requisiti di patriota, ha svolto con proprio rischio rilevante attività nella lotta di Librazione o collaborato con le bande attive. Corre l’obbligo di sottolineare come i criteri basati su dati oggettivi quasi esclusivamente militari, adottati per il riconoscimento delle qualifiche partigiane, abbiano di fatto fortemente penalizzato le donne e in genere chi svolse un’attività soprattutto di supporto logistico, assistenziale, informativo, solo in parte recuperata dalla qualifica di benemerito.
Il Brevetto Alexander, noto anche come Certificato al Patriota, è un documento che venne conferito ai partigiani italiani dopo la Seconda Guerra Mondiale. È chiamato in questo modo dal nome del maresciallo Harold R. Alexander, comandante in capo delle Forze Alleate in Italia. Venne conferito per la prima volta dallo stesso Alexander al partigiano Nello Iacchini, che il 26 agosto 1944 salvò la vita del maresciallo britannico e del primo ministro inglese Winston Churchill durante la visita di quest’ultimo in Italia.
[Tratto dal sito internet dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea].
III ª Brigata Garibaldi ” CAMICIA ROSSA ”
(clic per Elenco partigiani e patrioti)
– Relazione Chirici sull’attività della Banda “Camicia Rossa”
– LIPPARINI CESARE “Scaniglia”
– SORRESINA FOSCO ”Fosco di Cice”
– Il comandante Mario Chirici in memoria dei suoi partigiani caduti al Campo al Bizzi
X Distaccamento “OBERDAN CHIESA” della IIIª Brigata Garibaldi.
XXIII Brigata Garibaldi ” GUIDO RADI – BOSCAGLIA “ (Storia e Attività)
– BERNARDESCHI SILVANO “Vento”
– BIGONGIARI AMERIGO “Fattore”
– IACOPINI GIUSEPPE “Francois”
– MARTIGNONI ARTIMINO “Catena”
– SALVADORI AROLDO ”Guerra” e ”Chiti”
– TOGNONI GIANFRANCO “Ciucaio”
Brigata d’ Assalto Garibaldi ” SPARTACO LAVAGNINI “ (Storia e Attività)
– GUASTALLI GIOVANNI ” Gastone ” (Commissario Politico)
– HANDEN ROBERT (o Haudin o Houdin)
– PLANTERA PASQUALE ” Serpente “
correlata FORMAZIONE ANTONIO GRAMSCI [zona di Roccastrada]
– BARTALETTI LORENZO “Cucciolo”
RAGGRUPPAMENTO ” MONTE AMIATA ”
e formazioni correlate
7° GRUPPO BANDE
– ANTONELLI LENINA MAFALDA ” Elena”
– PISANI ROMOLO (non riconosciuto)
11^ BANDA AUTONOMA di BOCCHEGGIANO (clic)
– Relazione sull’attività svolta dalla XIª Banda Autonoma.
12^ BANDA AUTONOMA (clic)
B.A.M. – BANDA ARMATA MAREMMANA (clic)
BANDA di BURIANO (clic)
BANDA di CASTIGLIONE della PESCAIA
BANDA di GAVORRANO
BANDA di MARINA di GROSSETO
BANDA di MONTEBUONO (clic)
BANDA di MONTECUCCO – Formazione MAMELI
– RODERICK DOUGLAS LAWRENCE “Jack”
BANDA di MONTEMASSI(clic)
BANDA di MONTEPESCALI
BANDA di MONTORGIALI
BANDA di PITIGLIANO e correlate (clic):
BANDA di SCARLINO (clic)
– Relazione a firma del comandante Ten. Carlo FABBRINI.
– Relazione a firma del comandante Pietro CITERNI
BANDA di SEGGIANO
BANDA di TIRLI E CORRELATE
raggruppante, dai primi di giugno ’44, le 10 Bande di Buriano, Caldana, Castiglione della Pescaia, Filare, Follonica, Gavorrano, Ravi, Scarlino, Tirli e Vetulonia.
– Relazione del GRUPPO TIRLI (clic )
BANDA THOM
BANDA dI VALLI (Follonica)
– TAFI IVO
I RENITENTI MARTIRI DI MAIANO LAVACCHIO
FORMAZIONE “CAMICIA BIANCA”
FORMAZIONE ” FONTE alle MONACHE “(clic)
– d’ALFONSO ALDO [Nuovo inserimento]
FORMAZIONE MENCATTELLI
PARTIGIANI E PATRIOTI DI ALTRE FORMAZIONI
– LOMBARDI Ezio, Vincenzo, Mario e Bruno
– ORLANDI ALBO [NUOVO INSERIMENTO]
PARTIGIANI E PATRIOTI DELLE PROVINCIE DI GROSSETO, LIVORNO, PISA e SIENA
OPERANTI FUORI DALLA TOSCANA:
PARTIGIANI E PATRIOTI NEL BOLOGNESE (clic) – in costruzione
PARTIGIANI E PATRIOTI nelle altre PROVINCIE dell’EMILIA ROMAGNA (clic) – in costruzione
PARTIGIANI E PATRIOTI NEL LAZIO (clic)
PARTIGIANI E PATRIOTI IN PIEMONTE (clic)
– MARTORELLI Renato, “Renato Ferrero” [NUOVO INSERIMENTO]
PARTIGIANI E PATRIOTI IN LIGURIA (clic)
– GIOVANNELLI Arietto, “Mario”
PARTIGIANI E PATRIOTI IN ALTRE REGIONI ITALIANE (clic)
PARTIGIANI E PATRIOTI COMBATTENTI ALL’ESTERO (clic)
A chi ebbe il coraggio di farsi bandito !
(*) Avvertenze: Alcune formazioni, in Maremma come altrove, pur avendo combattuto inquadrate nelle Brigate Garibaldi (organizzate dal Partito Comunista) e condividendone a maggioranza l’impostazione politica, si sono poi trovate ascritte a formazioni c.d. badogliane coordinate da ufficiali italiani lealisti e di matrice non marxista nè libertaria, indipendenti dai C.L.N., di stretta obbedienza al Governo del Sud e, talvolta, fedeli alla monarchia. E’ il caso, a titolo di esempio, di molti dei partigiani della III^ Brigata Garibaldi “Camicia Rossa”. Probabilmente, altrove, potrà essere accaduto anche il processo inverso. Escludendo quelli delle biografie, alcuni dei nomi negli elenchi delle formazioni possono risultare parzialmente errati: ciò è almeno in parte dovuto alla cattiva interpretazione della grafia degli estensori, soprattutto nella traslitterazione dei nomi dei partigiani stranieri, sovietici in primis. Da tenere presente che molti documenti furono redatti ”alla macchia” in condizione di precarietà totale (passando poi talvolta di penna in penna ). Frequenti sono inoltre le ribattiture di correzione di vocali o consonanti negli elenchi successivamente trascritti a macchina che producono l’effetto di rendere illeggibile – nelle copie carbone o successive fotocopie – quella lettera che si voleva correggere. Come in tutto il sito, sono presi in considerazione soltanto partigiani e resistenti nati o, se nati altrove, operanti nelle province di Grosseto, Livorno, Pisa e Siena, entità amministrative che ci siamo dati come limite geografico e storico.