CAMPORI Dante

Dante Campori nasce a Bologna il 12 aprile 1916, figlio di Serafina Campori. Residente a Camugnano (Bo) milita nella Formazione Monte Amiata con funzione di comandante di Distaccamento in provincia di Grosseto.

Secondo il Dizionario biografico dei patrigiani bolognesi, esisterebbero due versioni circa la sua morte. La prima parla di una sua fucilazione da parte dei nazifascisti in località Badiola presso Castiglione della Pescaia il 17 giugno 1944. L’altra parla di uno scontro a fuoco contro tedeschi in località Ampio presso Tirli dove Dante sarebbe rimasto ucciso il giorno 12 giugno.

Secondo Patrizia Scapin, biografa del partigiano Campori, il nostro sarebbe «stato ucciso dai tedeschi in località Badiola in una data imprecisata dal 12 al 17 giugno 1944, dopo essere stato catturato. Lui a capo di una squadra di partigiani, protesse la squadra stessa: interrogato, sicuramente torturato, fu poi ucciso e sepolto in una concimaia dove fu in seguito ritrovato da un cane».

Una lapide posta a Ravi (Comune di Gavorrano-Gr) attesta dunque erroneamente la sua fucilazione al giorno 16 aprile

Riconosciuto partigiano col grado di tenente nel periodo dal 12 settembre 1943 al 17 giugno 1944 , gli è stata conferita la Medaglia d’argento alla memoria con la seguente motivazione:

Comandante di pattuglia, dava prova di spirito combattivo e di sprezzo del pericolo rimanendo solo a proteggere, con il fuoco della propria arma, il ripiegamento dei suoi uomini durante un attacco condotto da preponderanti forze nemiche. Catturato, manteneva contegno esemplare rifiutando di dare informazioni che potessero nuocere alla formazione partigiana di appartenenza. Condannato a morte, immolava la sua esistenza alla causa della libertà “.

 

Bibliografia:

-” Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919- 1945)”  di Albertazzi A., Arbizzani L., Onofri N.S. 1985, Bologna.

-Patrizia Scapin, Dante campori e Flavio Agresti, Edizioni Effigi 2017