Armando Spinelli, “Grinza”

 

   Armando Spinelli nasce a Pomarance (PI) il 01/02/1916; appena due anni dopo, nel 1918, il padre Giuseppe, di ritorno dal fronte della prima guerra mondiale, muore all’ospedale di Piacenza e viene seppellito nel cimitero della stessa citta’.

Cresciuto con la madre e aiutato da alcuni parenti più prossimi, frequenta le scuole elementari, alternando studio e piccoli lavori di retrobottega; da adolescente impara così l’arte del calzolaio iniziando a riparare le scarpe (molto preziose in quel periodo) e da pensionato questa arte diventerà il suo hobby preferito.

Nel 1939 circa riesce a trovare lavoro alla Solvay di Rosignano facendo avanti e indietro tutti i giorni con la sua bicicletta; ormai già orientato politicamente, viene tenuto d’occhio dai fascisti con i quali avrà scontri politici che lo porteranno per ben due volte nelle carceri di Volterra. L’anno successivo, nel marzo 1940 è chiamato a prestare il servizio militare di leva nonostante fosse orfano di guerra; così deve partire per Casale Monferrato dove rimane fino al 14/11/1941.

Finito il militare, è assunto come operaio all’Enel, ma nel Maggio del 1943 viene richiamato per essere mandato al fronte (forse quello Russo): fortunatamente nello stesso mese gli è riconosciuto lo status di Orfano di Guerra e concesso il foglio di congedo illimitato.

Dopo l’8 Settembre, iniziano i primi contatti con esponenti pisani del Movimento di Resistenza con cui si impegna inizialmente come “staffetta” e collaboratore nel territorio dell’Alta Val di Cecina; dopo qualche mese entra nel movimento partigiano della 23^ Brigata Garibaldi distaccamento “Guido Boscaglia” in Carlina con lo pseudonimo di “Grinza” sotto il comando del comandante Merlini, svolgendo diverse azioni militari contro i Tedeschi e di appoggio agli Alleati fino alla partecipazione diretta, insieme agli Americani, alla Liberazione di Pomarance del 30 Giugno 1944. In seguito, dopo varie vicende personali e politiche, Armando contribuirà alla nascita della Sezione ANPI di Pomarance, per diventarne Presidente fino alla scomparsa, avvenuta il 31 Marzo del 1994.

 

[Scheda di Bruno Dimida]