4 novembre

1872 

SIENA – Nasce Alceste Migliorini, militante anarchico attivo nelle provincie di Grosseto e Siena (vedi Biografia R/esistente).

1875

PITIGLIANO – Nasce Fernanda Servi, ebrea deportata dai nazifascisti e deceduta ad Auschwitz con il marito Alfredo Spizzichino (EIT).

1876

PONTEDERA – Nasce Bisio Aristide Boschi, barrocciaio anarchico capace di esercitare molta influenza sui sovversivi pontederesi. Morirà al fronte nel 1917.

1883

BOCCHEGGIANO – Nasce Agostino Brachini, fattorino. Figura controversa: fascista nel 1921, viene espulso dal partito e bastonato perché dissenziente. Schedato poi come socialista, nel febbraio 1931 è diffidato per propaganda sovversiva e sorvegliato a lungo, almeno fino al 1942 (CPC).

1898

LIVORNO – Nasce Arnaldo Costa, antifascista internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1901

LIVORNO – Nasce Virgilio Fabbrucci: fuochista, anarchico attivo dal 1919, , condannato nel 1922 a 2 anni e mezzo di galera per detenzione di esplosivi e nel marzo 1923 a 11 mesi e 28 giorni di reclusione per violenza a pubblico ufficiale (un carabiniere da lui pestato). Nel 1928 si prende 5 anni, 10 mesi e 15 giorni di reclusione a Sèpòeto per ‘attività sovversiva’. Emigrato clandestinamente a Marsiglia, nel 1941 abiura totalmente alle sue idee chiedendo al ‘Duce’ di arruolarsi volontario. Poi rimpatria “senza dar luogo a rilievi“. Muore a Marsiglia nel 1959 (RLL-CPC).

1904

LIVORNO– Nasce Domenico Nenci, facchino comunista condannato nel 1931 a 3 anni per ” Appartenenza al PCI e propaganda “.

VOLTERRA– Nasce Pietro Bulleri, alaBastraio e comunista. Arrestato il 23 ottobre 1930 per organizzazione comunista, viene condannato dal Tribunale Speciale a 6 anni di reclusione a S.Gimignano che non sconta interamente per un’amnistia (CPC).

1911

LIVORNO – Nasce Giuseppe Cencini. Manovale e antifascista, viene arrestato nel febbraio 1940 per favoreggiamento in espatrio clandestino a fini politici, quindi ammonito CPC).

1918

FOLLONICA – Per festeggiare l’Armistizio, gli operai delle Fonderie vengono fatti uscire dallo stabilimento ma non prendono parte a nessuna manifestazione perchè un corteo che gli interventisti tentano di avviare assume un carattere “spiccatamente antisocialista”(DFDF).

1922

ABBADIA di MONTEPULCIANO – Dopo la marcia su Roma del 28 ottobre, in occasione della commemorazione del quarto anniversario della vittoria nella Prima Guerra mondiale, i fascisti di Abbadia prendono possesso della Casa del Popolo issando sul pennone della torretta la bandiera tricolore, trasformandola in Casa del fascio come accaduto da altre parti. Da ”La Scure”, settimanale fascista senese: “(…) Nelle ore pomeridiane si formò un lungo ed ordinato corteo, che al suono ed al canto degl’inni nazionali si recò alla Casa del Popolo esponendovi fra un delirio di entusiasmo la bandiera nazionale” (Punto paas di Abbadia di Montepulciano – ILM).

SASSO PISANO– Capitolazione della Sinistra locale ai fascisti: la Società Operaia di Mutuo Soccorso, invitata dai fascisti a partecipare alla commemorazione dei morti della prima Guerra mondiale, su proposta del socio Carlo Bertini passato ai fascisti, delibera all’unanimità di parteciparvi col prorpio vessillo (ACG).

1924

PECCIOLI – Dopo la celebrazione della ”vittoria”, alcune squadre di fascisti al comando del “ras” locale, Adelo Marmugi, bastonano a sangue alcuni combattenti che dopo lo scioglimento del corteo si stanno pacificamente avviando verso casa. Per assurdo, quattro di loro sono tratti in arresto (RMAA).

1926

CASTELNUOVO di Val di Cecina – Bruna Gorini Brunetti, transitando nel centro del paese verso le ore 20, vede il fratello malmenato da alcuni fascisti, tra i quali riconosce Gino Antonelli: si lancia in mezzo al gruppo per dividerli ma viene arrestata e tradotta in caserma dal maresciallo Della Valle dei CC.RR che la tratta “da sgualdrina” assestandole anche due schiaffi (ACG). Lo stesso gruppo di fascisti, poco dopo, aggredisce alle spalle il giovane antifascista Arnolfo Frasconi che, nel mentre attraversa il paese a piedi verso le ore 19, viene percosso pesantemente e ferito: nel mentre gli squadristi Edon Benini e Gino Antonelli eseguono il pestaggio, altre camicie nere, rimaste anonime per l’oscurità, tengono il Frasconi sotto tiro con le loro rivoltelle (Denuncia al CLN locale del 1944).

1936

PIOMBINO – Vengono scoperti allo Scoglietto di Piombino i disegni di due fasci sormontati da una falce e martello e da una scure, intorno ai quali si legge: “Spagna Italia“, “Soviet republikW la repubblika rivoluzionaires“, “Fascismo bolscevismo“. I sospetti ricadono sull’antifascista Fiorindo Filippi che anni prima aveva subito 4 mesi di condanna per scritte inneggianti alla Russia e Lenin (RLL).

1943 

MASSA Marittima – Con una decisione presa dall’ alto, l’ ex capitano Mario Chirici, repubblicano, assume, tra le polemiche di una parte dei partigiani, il comando della formazione che diverrà poi la IIIa Brig. d’ Assalto Garibaldi. In seguito, molti partigiani in febbraio abbandoneranno la formazione stabilendosi presso Volterra sotto il comando di Elvezio “Mario” Cerboni (CRT).

ROCCATEDERIGHI – Nella notte tra il 3 e il 4 ignoti depongono una corona di fiori al monumento ai caduti firmata CLN; affissi anche manifestini con stessa firma (CRT).

1944

CASTELFRANCO di SOTTO – Nel territorio comunale, Ugo Marinari (22) cade vittima dei nazifascisti (Progetto Memoria – Regione Toscana).

MASSA MARITTIMA – Luigi Longo presenzia insieme ad Alberto Bargagna, comandante della XXIII Brigata Garibaldi, alla inaugurazione dei cippi sulla strada per Montieri, presso il torrente Pavone, ai caduti partigiani Guido Radi ‘Boscaglia’ (da cui prende il nome la XXIII Brigata), Alvaro Betti ‘Ciocco’ e Gino Tamburini, un partigiano senza famiglia che ripeteva spesso “La mia famiglia è la bandiera rossa” . Longo, nel suo discorso nella piazza di Massa marittima in un passaggio dirà ‘…ora c’è da combattere la battaglia della democrazia che è più difficile della lotta partigiana …’ (PBA).

PIEMONTE – In località S.Martino nel comune di Frossasco (TO), cade in combattimento il partigiano Omero Rosini della Divisione Autonoma Val Chiusone, nativo di S.Angelo in Colle (IRT).