4 maggio

1882

LIVORNO – Nasce Cesare Tevenè.  Fratello di Alfredo e Garibaldo, maestro elementare, è segnalato dai primi del secolo quale attivo repubblicano. Nel 1912 è in Grecia come volontario nella guerra contro i turchi. Nel novembre 1926, per attività antifascista, viene diffidato, quindi, nel 1933, segnalato quale fiduciario per la Comunità Mazziniana del Grido d’Italia. Vigilato almeno fino al 1942 (CPC-RLL).

1904

LIVORNO – Nasce Arsace Giacomelli. Facchino, comunista, nel maggio 1932 è arrestato per organizzazione politica e, deferito al Tribunale Speciale, non incorre in condanne per intervento dell’ amnistia del novembre 1932. Non è così nel gennaio 1935 quando, per analogo motivo, viene arrestato e condannato dal Tribunale Speciale a 5 anni di reclusione a Roma e Castelfranco Emilia. Liberato per indulto nel febbraio 1937, subisce un nuovo arresto nel gennaio 1943 per ascolto di radio straniere anche se poi sarà prosciolto per insufficienza di prove (CPC).

1905 

PISA – Nasce Sobrino Balestri, nome di battaglia “Allegro“. Residente a Pietravolta di Frassinoro dove fa l’operaio, è riconosciuto partigiano dal°/1 al 30/4/1945 con la Brigata Italia Montagna per la quale fa la staffetta già dalla metà del dicembre precedente (UBO).

1912

MONTECASTELLI Pisano – Nasce Aldo Bernardi, di famiglia antifascista, trasferitosi alla FIAT di Torino per lavoro, sarà ucciso da militari tedeschi durante un rastrellamento nella primavera del 1945 cui aveva cercato di sottrarsi. Suo fratello Piero, partigiano comunista (vedi Scheda), morirà sul Fronte Ravennate il 22 marzo 1945; altri due fratelli, Paride e Spartaco, daranno il loro valido apporto di combattenti nella XXIII Brigata Garibaldi ‘Boscaglia’ (PBA).

1914 

VOLTERRA – Nasce Renzo “Tramaglino” Biondi, partigiano combattente in Piemonte con il Gruppo Franchi e poi con la 2ª Brigata Sap Mensa  (IRT).

1919

FOLLONICA – Durerà dal giorno 4 al giorno 10 lo sciopero dei ferrovieri della Ferrovia Massa Mar.-Follonica [L’Ombrone, 20 maggio 1919]

1920

LIVORNO – Manifestazioni di protesta in seguito ai fatti di Viareggio [incidenti tra le tifoserie viareggine e lucchesi sfociano in moti popolari con assalti vincenti alle caserme cittadine] sono arginate dai carabinieri con spari sulla folla uccidendo il falegname quarantottenne  Flaminio Mazzantini, padre di otto figli. In serata gli anarchici assaltano la questura (SQU).

Fonte militare riporta invece del ferimento di 4 carabinieri: ” Martellacci Giuseppe, Severi Bruno, Tosi Aldo e Bonelli Lorenzo” così descrivendo: ” Numerosi sovversivi, dopo un comizio, presero ad assalire i negozi di armi abbandonandosi poscia a violenze di ogni sorta. Intervenuti i militari dell’Arma, furono accolti a sassate e a colpi di arma da fuoco e lancio di bombe. Nel conflitto rimasero feriti i militari sopra citati “.

SIENA – Altro attacco fascista alla Casa del Popolo.

1926 

COLLE di Val d’Elsa – Alla Casa del fascio, i fascisti Alfredo Nepi, Enzo Viviani, Vittorio Logi e Gino Michelucci pestano il comunista Giuseppe Braccagni (ACV,190).

1937 

CASTELFRANCO di Sotto – Per scritte antifasciste, è arrestato il calzolaio anarchico Gideone Guarnieri che subirà una condanna al confino a Tremiti (CPC).

1944

CASTELLINA Marittima – Sconosciuti appostati sulla strada uccidono un sergente tedesco (CRT).

MONTEPULCIANO –  “…alle ore 16, in località Poggiano del comune di Montepulciano, sei militi della compagnia O.P. di stanza a Siena, in servizio di rastrellamento, iniziando il ritorno a bordo di un autocarro, vennero improvvisamente fatti segno a raffiche di armi automatiche da parte di elementi ribelli nascosti nella circostante boscaglia. L’allievo milite Gastone Grazi rimase ucciso sul colpo; altri 2 militi e un operaio civile riportarono lievi ferite. I ribelli tolsero all’ucciso le armi e le scarpe” (NGNR dell’8 e del 10/5/1944).

PAGANICO – Da un dispaccio telegrafico del capo della Provincia Ercolani:  ” Urge internare campo concentramento aut Germania ex-S.Ten artiglieria Pirro Giovannielemento sospetto connivente bande armate ” (TMV). In effetti Giovanni Pirro è stato subito uno dei più attivi coordinatori di militari sbandati che, dopo l’8 settembre, hanno scelto la strada della lotta armata contro il nazifascismo .

POMARANCE – In località Campore viene effettuato un potente lancio di rifornimenti paracadutati su ordine del Comando di Salerno a favore della Brigata Boscaglia, compresa la somma di un milione di lire in banconote di taglio da 1.000 destinato al servizio di spionaggio antifascista (LAP).

ROCCATEDERIGHI – Dal campo di internamento per ebrei, ricavato nel Seminario Vescovile, fuggono 7 prigionieri:  un francese, 4 algerini, uno jugoslavo e Cesare Nunes, ebreo grossetano classe 1923. I colpi di arma da fuoco loro indirizzati dalle guardie feriscono l’anziano ufficiale francese della legione Straniera, René Babonneau che viene ricatturato. Gli altri si uniranno ai partigiani della Brigata Gramsci e della Brigata Spartaco Lavagnini (BAM).

S.GIMIGNANO – Sulla strada che porta a Siena, non lontano da Ponte a Mattone, un posto di blocco partigiano cattura una vettura con a bordo il Commissario ed un Triumviro del fascio di S.Gimignano, un Triumviro di Poggibonsi ed una pericolosa spia fascista: accertate le loro responsabilità aggravate da alcuni documenti che avevano addosso, i quattro fascisti sono passati per le armi  (BPA).

SEGGIANO – Il Distaccamento Sforzi dell’ Alta Maremma attacca la caserma GNR requisendo armi e bombe  amano (CRT).

SUVERETO – Attaccata la caserma della Milizia Forestale di Montioni: le Sap di Suvereto requisiscono tutte le armi (CRT).

VOLTERRA – Sul giornale fascista pisano Notiziario della GNR ( Guardia Nazionale Repubblicana ) si annota che ” l’attività ribelle si mantiene attiva nel Volterrano “.

1945

S.MINIATO – Nella frazione di Cigoli, muore Giuseppe Cori, già condannato quale comunista dal Tribunale Speciale nel 1938 a 25 anni di carcere, minato nella salute da 5 lunghissimi anni passati a Portolongone. In carcere si era dato, come tanti, allo studio, coltivando la poesia ( suo il postumo Poesie dal carcere del 1945 ) e raggiungendo un ottimo livello nelle lingue straniere inglese e francese: per questo aveva partecipato alla Liberazione anche come interprete. Dopo una vita di sacrificio e lotta, il destino gli riserva di sopravvivere solo poche ore alla vittoria finale sul fascismo e sul nazismo (MOE).

1954

RIBOLLA – Alla miniera Montecatini di Ribolla (Grosseto), 42 operai muoiono per un tremendo scoppio di grisou.