1879
ORCIANO Pisano – Nasce Adello Parducci. Anarchico, di professione ”interprete”, poi residente a Genova, è arrestato nel dicembre 1929 per scritta antifascista, condannato a 9 mesi di carcere, 830 lire di multa. Nuovamente arrestato il 10.6.1937 perché afferma che “La Spagna sarà la fine del fascismo” e confinato (Tremiti, Ponza) per 2 anni, parzialmente scontati perchè liberato per il natale del ’38 (CPC).
1901
BAGNI S.GIULIANO – Nasce Elio Mei, antifascista processato dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).
1903
LIVORNO – Nasce Giovanni Voir. Operaio e comunista, è arrestato nel gennaio 1935 per organizzazione comunista ed ammonito dopo 3 mesi di carcere. Prociolto nel maggio 1936 per la proclamazione dell’impero, resta tuttavia vigilato dal regime almeno fino al 1940 (CPC).
MASSA Marittima – Nasce Adolfo Biagini, partigiano combattente nel Lazio inquadrato nelle formazioni del Partito Socialista di Unità Proletaria (ANPI Roma).
1908
LIVORNO – Nasce Mazzino Chiesa, negoziante, comunista fratello del martire partigiano Oberdan. Segnalato come comunista già dal 1926, espatria clandestinamente nel 1931 e viene condannato in contumacia a 4 anni di reclusione e 20.000 lire di multa. Si arruola nelle formazioni antifranchiste nell’agosto del 1936 (Colonna Rosselli, Brigata Garibaldi, marina di guerra). Lascia la Spagna nel febbraio del 1939. Nel 1842 è segnalato in Francia. Prende parte alla lotta di Liberazione (CPC).
1909
PIOMBINO – Nasce Alvaro Rusticali. Anarchico, muratore residente a Cecina, è arrestato nel novembre 1927 per complotto contro i poteri dello Stato e condannato dal Tribunale Speciale a 1 anno di reclusione, interamente scontato, e diffidato. Ammonito nel luglio 1929 perchè politicamente pericoloso, viene prosciolto nel gennaio 1931. Ancora vigilato fino almeno al 1942 (CPC).
PORTOFERRAIO – Nasce Gino Terramoccia. Operaio, col nome di battaglia “Firenze” sarà partigiano combattente, con grado di sottotenente, nell’ Intendenza del Comando Militare Regionale Liguria (ILSREC).
1911
LIVORNO 1 – Nasce Primo Tampucci, antifascista processato dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).
LIVORNO 2 – Nasce Mario Monti. Meccanico, residente ad Empoli, è arrestato nel settembre 1937 per organizzazione comunista. Prosciolto dal tribunale Speciale, è comunque condannato a 5 anni di confino a Ventotene, pena da cui è liberato condizionalmente nell’aprile 1939 (CPC).
PORTOFERRAIO– “L’Internazionale” annuncia che, dopo 130 giorni di lotta, i lavoratori elbani cedono per la fame mentre a Piombino “si resiste ancora”. Si tratta comunque di “una sconfitta gloriosa” (SRI).
1915
PIOMBINO – Nasce Giulio Bellucci, tipografo e comunista poi residente ad Empoli. Arrestato nell’estate 1937 per organizzazione comunista, viene deferito al Tribunale Speciale e condannato a 4 anni di reclusione scontati a Castelfranco Emilia. A fine pena richiamato alle armi. Muore nel 1942 (CPC).
1916
MASSA Marittima – Nasce Sergio Pasquinucci. Residente a Grosseto dove fa l’impiegato, viene arrestato per disfattismo politico e confinato a Montemurro per un anno. Viene liberato condizionalmente nel novembre 1942 in occasione dell’amnistia concessa in ricorrenza del ventennale fascista (CPC).
1920
LIVORNO – Continuano gli scontri tra sovversivi, fascisti e forze dell’ ordine: un tenente dei bersaglieri è accoltellato ed una bomba esplode davanti alla prioria dei Francescani in via S.Andrea (RLL).
1927
CECINA – Le forze dell’ordine irrompono nei locali del gruppo anarchico “Scarponi” arrestando Arnaldo Menicagli, Alvaro Rusticali, Gino Gennai, Azelio Tori, Giulio Perini, Mario Nocchi e Bruno Bardini. Sequestrati libri, bandiera e una rivoltella. Successivamente sono associati alle carceri anche Libero Matteoni, Gualberto Faccini, Tullio Guazzini, Roberto Massini, Carlo Trino, Orfeo Menicagli, Arturo Orlandini e Diomira Bardini (RLL). Tra gli altri, al Menicagli il Tribunale Speciale infliggerà una condanna a 7 anni di reclusione (CPC).
1938
MONTERONI d’ Arbia – Viene arrestato il bracciante Amerigo Burroni con le imputazioni di far parte dell’ organizzazione del Soccorso Rosso e per propaganda comunista (CPC).
1943
GROSSETO – Il Capo della provincia, Alceo Ercolani, inasprisce le minacce contro i renitenti alla leva ” … Impegno perciò tutti gli enti ed i Comandi in indirizzo perché, senza tergiversazioni ed indugi, sia proceduto all’immediato arresto delle famiglie dei giovani datisi alla macchia, che saranno poste poi in libertà appena il congiunto ribelle o badogliano abbia fatto ritorno al proprio domicilio .. contro quelle famiglie i cui congiunti non abbiano fatto ritorno entro il 30 corrente, inerverrà tutto il rigore della legge marziale …” (TMV).
MONTEMERANO – Le autorità occupanti tedesche spiccano un mandato di cattura nei confronti dei capobanda partigiani Luigi Canzanelli (Gino) e Antonio Lucchini, già sottotenenti del disciolto esercito italiano, per ” Organizzazione di banda armata, propaganda antifascista ed opera di sabotaggio contro le forze armate tedesche “. I due partigiani verranno in seguito catturati e rinchiusi nelle carceri di Grosseto prima ed Arcidosso da cui riusciranno ade evadere ( REL. 7G ). A seguito di una delazione, i tenenti Lucchini e Canzanelli sono arrestati perché, secondo le autorità, sono in contatto con la cellula comunista di Campospillo, comandata da Tullio Mazzoncini, più volte segnalato a Saturnia (BAM).
MONTEROTONDO Marittimo – Attacco partigiano della Banda Camicia Rossa alla caserma dei carabinieri del paese, con bottino di armi e attrezzature poi caricate su tre carri. L’allarme scattato produce l’arrivo di un pullman di una dozzina di carabinieri che viene intercettato e catturato a un paio di chilometri dall’ingresso in paese. In questa azioni, in totale, sono catturati 18 carabinieri, 3 brigadieri, 2 marescialli ed un tenente, nonché recuperati 22 moschetti, 8 pistole ed un fucile mitragliatore. Tutti i catturati, ridotti scalzi e con le sole mutande, vengono graziati e, con la promessa di non riprendere le armi, rimandati alle loro case. (RNV,17 – RMR – CRT – ACG – LPP – RAM). Il partigiano Velio Menchini resta ferito ad un sopracciglio (RAM).
PITIGLIANO – Attacco notturno della banda partigiana di Montauto per catturare il segretario politico fascista Corsi e il capitano della milizia Mario Nardi che erano in procinto di organizzare un rastrellamento. Nello scontro a fuoco che ne deriva il fascista Nardi resta ucciso (AGA).
1944
LIGURIA – Fucilato a Calice Ligure (SV), muore il partigiano cecinese Osvaldo Cartei “Freccia“ [ILSREC].
PONSACCO– Ritenuto capo di partigiani, viene ucciso nella sua abitazione Augusto Domenico Trento Vanni (29) da soldati tedeschi (SNFT).
1977
LIVORNO – Muore l’anarchico Nello Malacarne, sovversivo coraggioso e più volte condannato e internato, partecipante attivo alla lotta armata contro i nazifascisti (RLL).