Gennaro Barboni, “Feroce”

Nato a Matelica (MC) il 16 Gennaio 1924, figlio di un cantoniere comunale.

Al momento dell’Armistizio, Gennaro, con il suo gruppo di amici, “visita” la caserma del paese lasciata incustodita dai militari italiani in fuga procurandosi notevole scorta di viveri ed attrezzatura (tra cui una decina di bombe a mano ) utile al loro progetto di “darsi alla macchia” ed iI 12 Settembre quegli 11 giovani si recano in montagna, nella Zona Casa Laga, trovando momentaneo rifugio presso la famiglia di Sante Pocognoli , un compagno mezzadro comunista.

Dopo 8 giorni, saputo dei primi gruppi partigiani, decidono di prendere contatti spostandosi al rifugio presso la Abbazia di Roti dove stazionano militari slavi, evasi dal campo di concentramento fascista di Sforzacosta, ex prigionieri inglesi, somali e una quindicina di italiani, fra essi il maestro Giuseppe Baldini, loro comandante fino alla cattura, e il prete don Enrico Pocognoni poi trucidato dai nazisti.

L’assenza di truppe nazifasciste nella zona cui contrapporsi ( si sarebbe dovuti arrivare al 9 Dicembre 1943 per registrare uno “scontro” importante ) provoca un ripensamento: questo primo gruppo si scioglie e, dopo 40 giorni di “non storia”, i giovani della zona ritornano alle proprie case.

Gennaro ed altri si ripresentano in montagna a fine febbraio, in un periodo di più frequenti scontri e rastrellamenti che vedono la perdita di alcuni partigiani in combattimento ed il freddo massacro di quasi cinquanta giovani renitenti alla leva ( ma, come dice Gennaro, di queste cose “ Pansa non parla mai ” ). Dopo una nuova pausa, “Feroce” inizia la terza ed ultima fase della sua esperienza partigiana nella formazione garibaldina “1° Battaglione Mario” comandata dal comunista triestino Mario Depangher, 230 partigiani in maggioranza slavi, e contribuisce alla liberazione di San Severino Marche il 2 Luglio 1944.

Gennaro si mantiene politicamente attivo tutta la vita. Più volte segretario di sezione del Partito Comunista per il quale sarà anche eletto deputato al Parlamento e Sindaco del suo paese natale.

Vive a Follonica da oltre 25 anni dove si occupa, tra l’altro, della locale sezione ANPI.

N.B. Su richiesta diretta, il compagno Barboni [ gennarobarboni@alice.it ] può inviare notizie sulla lotta partigiana nella zona di Matelica/S.Severino Marche.

 

( Scheda di Aldo Montalti sulla base di appunti autobiografici di Gennaro Barboni )