20 agosto

1874

PISA – Nasce Adolfo Casanova, commesso viaggiatore antifascista trasferitosi a Roma. Arrestato nel maggio 1927 per offese al capo del governo, è condannato a 10 mesi, 12 giorni di reclusione e 1.000 lire di multa. Muore il 3 giugno 1941 (CPC).

1886

ROCCALBEGNA – Nasce Luigi Pellegrini, antifascista processato dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).

1887

PISA – Nasce l’ “Associazione del Braccianti Socialista” con il contributo degli anarchici Vittorio Duè e dei fratelli Dante, Goffredo e Omero Poggi. Nel loro statuto si afferma ” … di fare quella resistenza atta a migliorare le condizioni dei lavoratori e a persuadere gli accollatori o i padroni che è finito il tempo dei servi della gleba e dei salari o mercedi irrisorie … ” (ALS).

1892

COLLESALVETTI – Nasce Macchiavello Macchi, importante figura dell’antifascismo labronico. Meccanico, socialista antimilitarista dell’anteguerra e consigliere a Collesalvetti nel 1920, dal 1921 passa al Partito Comunista. Il 6 maggio 1928 viene arrestato a Roma per organizzazione comunista e definito ” elemento pericolosissimo e il più attivo e influente membro del comitato federale della Capitale “. Condannato dal Tribunale Speciale a 4 anni di carcere da scontare a Castelfranco Emilia, è liberato il 5 maggio 1932 ed iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nel maggio 1938 è ammonito per non essersi alzato in piedi al suono di Giovinezza, quindi prosciolto per il Natale dello stesso anno. Ammonito anche nel maggio 1943 per aver detto di volere una società giusta. Sarà un comandante partigiano dopo il settembre 1943 (CPC).

1898

PISA – Nasce Giovanni Barsanti, negoziante residente poi a Venezia. Nel 1922, in uno scontro, uccide un fascista e per questo nel 1924 viene condannato a 12 anni e 6 mesi di reclusione. E’ liberato il 24 gennaio del 1927 e diffidato. Nel 1938 la polizia politica lo radierà dal casellario (CPC).

1905

LIVORNO – Nasce Bruno Piccinetti,  scalpellino comunista condannato nel 1936 a tre anni di detenzione per ” Costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda “.

LIVORNO – Nasce Ilio Antoni, parrucchiere, comunista. Ininterrotta attività antifascista, persona vigilata dal 1927 al 1943 (CPC).

1906 

LIVORNO – Nasce Bruno Piccinetti. Figlio del socialista Giuseppe, di professione è schedato sia come cameriere che come scalpellino ed è arrestato nel novembre 1926 per organizzazione comunista a Venezia mentre presta servizio militare, poi prosciolto dal Tribunale Speciale ma confinato a Ponza e Lipari per 3 anni, nei quali viene ripetutamente condannato per agitazioni collettive. Liberato nel gennaio ’32, è di nuovo arrestato, sempre per organizzazione comunista, nel gennaio 1935 e stavolta condannato dal Tribunale Speciale a 3 anni di reclusione a Civitavecchia. Liberato per amnistia nel marzo 1937, era ancora vigilato nel 1941 (CPC).

1908

PIOMBINO – Nasce Ernesto “Lorenzo” Franciolini, futuro partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 5ª Divisione Monferrato (IRT).

POGGIBONSI – Nasce Italo Giotti. Manovale antifascista, vigilato fin dal 1932 per le sue idee comuniste, è arrestato con altri il 22 novembre 1941 per diffusione di notizie apprese da radio straniere e confinato a Laurenzana per 4 anni. Liberato nell’agosto 1943 (CPC).

1914

S.MINIATO – Nasce Serrano Bagagli, muratore comunista, poi residente a Empoli. Politicamente molto attivo, subisce numerose condanne, l’ultima delle quali a 1 anno e 4 mesi per non aver voluto “salutare romanamente”. Vigilato fino al 1943 “essendosi dimostrato irriducibile” (CPC).

1921

LIVORNO – Nasce Gian Paolo Menichetti, partigiano combattente nella Brigata Val Pellice per la quale cade nell’ aprile 1944 (IRT).

PIOMBINO –Sciopero di 120 operai della Società Populonia per l’escavazione del ferro a Baratti a causa del licenziamento di un operaio che si era rifiutato di eseguire un lavoro ordinatogli (FAR).

1922

ROSIGNANO Marittimo – Una trentina di fascisti di Fauglia abbattono la porta del Circolo comunista della frazione di Colognole e ne devastano i locali facendo danni per 200 lire. Dodici squadristi vengono denunciati (RLL).

1925 

COLLE di Val d’Elsa – Da una denuncia del 1945, si viene a sapere dell’arresto e del violento interrogatorio cui i fascisti colligiani sottopongono l’antifascista Dino Bandini (24) – poi perito sotto un bombardamento aereo a Pisa nel 1944 –  che viene anche costretto a firmare un verbale non corrispondente a verità (MAC). In seguito agli arresti dei giovani comunisti del giorno precedente, i fascisti proseguono con il fermo di altri 25 comunisti, questa volta scelti tra gli ”anziani” (ACV,184).

SIENA – Per attività antifascista, vengono arrestati il fruttivendolo Gino Bonelli (Pescia 29.7.1896) ed il contadino Ricciardo Bonelli (Pescia 26.5.1892). Al processo per un secondo arresto avvenuto in Sicilia nel 1926, Gino dichiarerà fieramente di essere socialista dal 1920 e “di avere avuto poi l’onore di passare a quello comunista“: sarà condannato a 7 anni di carcere e vigilato almeno fino al 1942 . Confino e carcere anche per Ricciardo (CPC).

1930 

COLLE di Val d’Elsa – Il segretario politico fascista, Gastone Bottai, scrive ai Carabinieri lamentando che l’operaio colligiano Severino Bucci “si è ripetutamente lamentato con atti e parole, ostile al Regime, ha nuovamente dimostrato il suo malo animo, esprimendo frasi di disprezzo al Fascio e al Regime, in occasione di una riunione di operai disoccupati ed in presenza del locale ispettore dei Sindacati Fascisti“. Il segretario fascista afferma di non poter tollerare oltre il fatto e di aver preso già delle sanzioni oltre agli auspicabili provvedimenti di legge del caso (ACV,102).

1942

FOLLONICA – Sui muri dell’ Ilva, gli antifascisti locali dipingono la scritta ” Viva il Comunismo. E’ ora di svegliarsi ” (FAR).

1944 

PISA – A Porta S. Zeno militari germanici uccidono il civile Agenore Rocchi, di 72 anni (RMAA-ANPI Pisa-CRT).

TORINO – Sotto tortura da settimane, muore in carcere durante un interrogatorio delle SS tedesche il comandante partigiano livornese Renato Martorelli, nome di battaglia Renato Ferrero, medaglia d’oro al Valor Militare (IRT).