Arduino Palmieri

Nato a Colle Val d’Elsa (Siena) il 3 ottobre 1869, fa il bracciante e milita inizialmente nel P.S.I., che lascia per passare nel movimento anarchico. Nel 1892 viene arrestato a Genova per misure di pubblica sicurezza e “rimpatriato” a Colle Val d’Elsa con foglio di via.

Nell’ottobre 1896 si trasferisce ad Avigliana (Torino), dove fa il ferrazzuolo nella ferriera Vandel, ma il sei dicembre 1900 viene licenziato per aver partecipato ad uno sciopero ed essersi dimostrato – recita il suo fascicolo – “elemento facinoroso”. Schedato l’undici gennaio 1901 dalla Prefettura di Siena, viene descritto come individuo spavaldo, che frequenta altri anarchici e che è indifferente nei confronti delle autorità; lavoratore assiduo, – continua il “cenno” – si comporta bene in famiglia.

Segnalato nei tre decenni successivi a Milano, a Vicenza, a Torino e a Udine, viene “riservatamente” sorvegliato fino alla morte, che lo coglie a Roma l’11 marzo 1930.

(Scheda di Manlio Gragnani e Michele Lenzerini)