18/11 A PONTEDERA: CONTRO I NUOVI FASCISTI e IN SOLIDARIETA’ AI BAMBINI ITALIANI FIGLI DI MIGRANTI

DOMENICA 18 NOVEMBRE ORE
15.00 –

PIAZZA CAVOUR, PONTEDERA

Manifestazione
delle forze politiche e delle associazioni  antifasciste per rispondere agli
attacchi di Forza Nuova che sabato 10 hanno fatto irruzione nel Teatro Era
durante l’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale, per consegnare la
cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia.

Sarà
presente anche l’ANPI di Pisa.

Di
seguito il comunicato stampa diffuso.

 

L’ANPI provinciale di Pisa esprime tutta la sua
solidarietà e vicinanza alle bambine e a ai bambini che in così gran numero si
erano presentati per ricevere, da parte dell’Amministrazione Comunale di
Pontedera, il titolo della cittadinanza onoraria sabato 10 novembre presso il
Teatro Era.

Ancora una volta i neofascisti di Forza Nuova hanno
mostrato la loro faccia più ignobile e razzista intervenendo forzatamente per
interrompere questa iniziativa attaccando, come loro costume, la parte più
debole della società.

La nostra associazione ricorda alle Istituzioni e alla
Magistratura che esistono due leggi: la Scelba del 1952 e la Mancino del 1992
che praticamente attuano il titolo XII della Costituzione che vieta la
riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista e la sua apologia.

Troppo spesso da parte di coloro che devono attuare
queste leggi e vigilare su certe iniziative, vi è sottovalutazione e questo ha
fatto sì che ormai non si contano più movimenti fascisti quali Forza Nuova e
Casapound che, tra l’altro, hanno anche collegamenti a livello europeo.

Sotto silenzio è passata anche la manifestazione in
camicia nera del 28 ottobre a Predappio e gli atteggiamenti di aperta apologia
fascista durante i funerali del repubblichino Rauti.

Tutto questo dimostra che non abbiamo mai fatto i
conti con il nostro passato, non abbiamo mai analizzato e fatto conoscere a
fondo il fascismo trascurando, non di rado, la nostra storia e di essa le pagine
più belle come la liberazione dai nazifascisti e dai fascisti. Infine, siamo
stati troppo tiepidi di fronte al negazionismo e al revisionismo.

Si è diffusa la falsa idea di un fascismo “buono e
mite” contro la verità e la realtà che fu di assassini tanto che nel periodo dal
1921 al 1925 furono 3000 gli antifascisti uccisi e 30 condannati a morte. Non
dobbiamo dimenticare le leggi razziali e la guerra a cui sono stati mandati al
massacro decine di migliaia di giovani e distrutto il paese. La questione
dell’antifascismo è necessario che diventi una vera questione nazionale e non ci
sia più spazio per un passato tragico e doloroso che mai deve tornate in nessuna
forma nel paese.

Come partigiani ci appelliamo in particolare alle
nuove generazioni perchè rinneghino questi movimenti e perchè si viva in un
Italia antifascista, democratica e nel rispetto della Carta Costituzionale nata
dalla Resistenza.

 

Giorgio Vecchiani, Presidente Provinciale ANPI
Pisa