Zaccaria Orbatti

Nato a Massa Marittima il 3 ottobre 1880, fa il tessitore e l’operaio e, in epoca imprecisata, emigra nell’America settentrionale, dove milita intensamente nei gruppi anarchici di lingua italiana attivi negli U.S.A. e in special modo in quelli antiorganizzatori, collegati a Luigi Galleani e alla «Cronaca sovversiva». Dopo sette anni di permanenza oltre oceano, fa ritorno in Italia, ma lo squadrismo (che si macchia di gravissime atrocità nella Maremma grossetana) e l’ascesa al potere di Mussolini lo costringono a prendere la via dell’esilio, riparando in Francia. Stabilitosi nella regione rodaniana, nel ’23 abita a Vienne (Isère), da dove fa pervenire, in maggio, 5 franchi al “Comitato nazionale di difesa libertaria”, insieme a Attilio Copetti e Egisto (forse Gemisto) Groppi. Nella primavera del ’24 sottoscrive 6 lire per il settimanale libertario «Fede!» di Roma e in settembre ne manda al periodico altre 84, insieme a Raffaele Schiavina, Attilio Copetti, Giuseppe Rossi e altri compagni di fede, che si sono rifugiati oltr’Alpe. Nel settembre del ’25 versa 74 lire per il giornale anarchico «Il libero accordo» di Roma, insieme a vari militanti libertari, e offre una piccola somma al “Comitato anarchico pro figli dei carcerati”. Nel ’27 (?) riceve, a Vienne, la visita di uno dei maggiori esponenti del movimento anarchico italiano, il prof. Camillo Berneri, con il quale discute della sorte dell’antico redattore della «Cronaca sovversiva», Luigi Galleani, che è stato arrestato e assegnato al confino per tre anni dai fascisti italiani: “A Vienne – scriverà Berneri a Raffaele Schiavina in una lettera priva di data – si è parlato di te… assente ma presente, della Filodrammatica, del discorso dell’oratore comunista, ecc. C’è Nino e la sua… metà: buon figliolo lui, antipatica lei. Zaccaria si è sfogato a parlarmi di Galleani. Groppi mi è piaciuto. Insomma, ho passato delle belle giornate…” Nell’estate del ’28 Orbatti offre 5 franchi a «La Diana», l’astioso foglio redatto da Paolo Schicchi in Francia, e nel ’31 fonda a Vienne il Circolo Sacco e Vanzetti, al quale aderiscono alcune decine di anarchici: gente d’azione, fa sapere – e trapela preoccupazione – uno spione dell’O.V.R.A., decisi a impartire una dura lezione al console fascista di Lyon. Segnalato per l’assiduità alle riunioni del circolo Sacco e Vanzetti di Lyon (più importante di quello di Vienne), Zaccaria frequenta gli anarchici più temibili del capoluogo rodaniano, tanto che il Ministero degli esteri fascista telegrafa agli Affari generali e riservati: “L’Orbatti Zaccaria è effettivamente un acceso sovversivo e un prepotente. Egli è amico del noto anarchico Groppi Gemisto di Abramo, nato a Castelnuovo Val di Cecina nel 1883, il quale tempo fa dette uno schiaffo ad una certa Di Sacco residente a Vienne, per aver costei domandato al sacerdote Don Paolo che risiede a Grenoble e che si era recato a Vienne, quali pratiche fossero necessarie per far venire dall’Italia una sua parente. L’Orbatti approvò l’operato del Groppi, aggiungendo che fosse stato lui presente, avrebbe preso a calci il sacerdote, chiamandolo “carbonaro”, “spia del fascismo”, ecc.” Nell’aprile del ’31 il nostro è vittima di un terribile infortunio sulla linea ferroviaria, dove faticava per l’impresa Jobert. Rimasto paralizzato, muore, dopo una straziante agonia, a Vienne il 7 agosto 1931, come scrivono i compagni di ideale su «Il risveglio anarchico» di Ginevra alla fine del mese. Anche il Ministero degli esteri fascista dà notizia del suo decesso il 14 dicembre, unendo alla comunicazione l’estratto del registro di stato civile del comune di Vienne a conferma – non sorprendente – di una forma di collaborazione fra le autorità francesi e gli agenti consolari di Mussolini. Il sovversivo massetano – recita l’atto di morte – abitava in rue V. Faugier, n.43.

Appendice

“Deve essere uno dei capi del movimento…”

37
Lione li 3 agosto 1931
Da qualche domenica abbiamo notato fra gli anarchici di qui un individuo tenuto in una certa considerazione e che deve essere uno dei capi del movimento. Dalle nostre indagini lo abbiamo identificato per l’operaio tessitore Zaccaria Orbatti, lombardo, residente a Vienne Isère, di anni 40 circa, capelli neri, sbarbato. L’Orbatti ha organizzato a Vienne una sezone anarchica “Sacco e Vanzetti” che conta oltre 40 membri e vi svolge un’enorme propaganda. Non ha intenzione di recarsi in Italia, ma sembra però che gli anarchici vogliano dare una lezione prossimamente al console italiano di Lione.

Partecipa alle riunioni del Circolo Sacco e Vanzetti
Ministero degli Affari Esteri Servizio corrispondenza ed archivi – Ufficio Iº
Riservato
Telespresso N.319675 Indirizzato a R. Ministero dell’Interno Direnzione Generale della P.S. Divisione Affari Generali e Riservati…
Roma, addì 16 ottobre 1931
Oggetto: Orbatti Zaccaria, anarchico
Riferimento Nota 441/020629 del 27.8.31
In relazione alla nota suindicata si ha il pregio di trascrivere quanto comunica in merito all’individuo in oggetto il R. Consolato generale a Lione, pure a suo tempo interessato al riguardo: “Secondo informazioni fiduciarie un tale Orbatti Zaccaria dall’accento lombardo si farebbe saltuariamente vedere alle riunioni di questo circolo anarchico “Sacco e Vanzetti”. Il fiduciario fornisce del predetto i seguenti connotati: capelli neri, occhi scuri, corporatura regolare, fisionomia simpatica. Sarebbe nativo della provincia di Milano. Il predetto sarebbe in rapporti di amicizia con i dirigenti il movimento anarchico di Lione. Non è stato possibile identificarlo”. D’ordine del Ministro

E’ morto
Etat – civil
Décès de M. Orbati Zaxharie
Extrait des Registres de l’Etat – Civil
République française Maire de Vienne (Isère)
Le sept août mil neuf cent trente un a dix sept heures est decédé à Vienne, rue Chanteloupe 2 M. Zacharie Orbati né à Massa Marittima – Italie le 3 octobre 1880 profession de manoeuvre, domicilié à Vienne, rue V. Faugier 43 fils des parents inconnus et de célibataire. L’acte a été enregistré à la Mairie, le 8 août 1931 sous le N.390… Vienne, 28 novembre 1931. Le Maire

1 Spia dell’O.V.R.A.
2 ACS, Roma, Div. pol. pol., fasc. personali, b.920, ad nomen.
3 ACS, Roma, Min. Int., Dir. Gen. p.s., D.a.g.e r., 1930-1931, b.432, K1A: Movimento anarchico. Francia.
4 ACS, Roma, CPC, b.3599, fasc.98367.

 

FONTI: ACS, CPC, ad nomen; ACS, Min. Int., Dir. Gen. p.s., D.a.g.e r., 1930-1931, b.432, K1A: Movimento anarchico. Francia; «Il libero accordo», n.73, 31 mag. 1923; «Fede!», n.29, 6 apr. 1924; ivi, n.50, 7 set. 1924; «La Diana», n.7, 1 ago. 1928; Berneri, C. Epistolario inedito, Pistoia: Archivio famiglia Berneri, 1980, 1 / a cura di A. Chessa, P. C. Masini, p.37.

[ Scheda di Fausto Bucci, Gianna Ciao Pointer e Andrea Tozzi, 22 gennaio 2002].