19 gennaio

1887 

PISA – Manifesto degli anarchici pisani in occasione della morte, avvenuta nel carcere di S.Giorgio a Lucca, di Pirro Orsolini, il giovane ritenuto ingiustamente responsabile del lancio di una bomba, morto come ” san morire gli uomini dalle forti convinzioni, sdegnando i così detti conforti di una religione, venale più di ogni altra e bugiarda …” (ALS).

1891

LIVORNO – Nasce Alfredo Canessa, facchino. Socialista dall’anteguerra, comunista dal 1921, è arrestato in tale anno per scontri a fuoco coi fascisti. Nuovo arresto nel 1923 quale fiduciario del PCI. La schedatura risale al 1929 e la vigilanza dei fascisti su di lui si prolunga almeno fino al 1942 (CPC).

1893

BOCCHEGGIANO – Nasce Domenico Bertolini, operaio comunista, residente a Cagliari. Attivo nell’immediato dopoguerra, subisce vari fermi e nel 1923 viene denunciato per attentato alla costituzione dello Stato e prosciolto. Arrestato il 29 maggio 1930 per collocamento di un drappo rosso su una ciminiera della Fiat, è confinato per 1 anno a Lipari, liberato e diffidato il 31 gennaio 1931. Nel 1937 viene licenziato per motivi politici, poi il primo vovembre del 1941 internato a Buddusò, fino al proscioglimento in occasione dell’amnistia per il ventennale (CPC).

LIVORNO – Nasce Oreste Piram. Facchino, politicamente attivo già dall’anteguerra, nel giugno 1933 viene diffidato dal regime per propaganda antifascista. Vigilato a lungo, fino alla caduta del fascismo (CPC).

1897

PITIGLIANO– Nasce Guido Butteri. Trasferitosi a S.Benedetto del Tronto, comunista schedato, viene licenziato dal suo lavoro per motivi politici e, nel marzo 1937, diffidato (CPC).

1904

CHIUSI – Nasce Armando Natalini. Operaio aderente al Pci, viene diffidaro nel 1929 per propaganda comunista. La vigilanza su di lui prosegue a lungo, almeno fino al 1921 (CPC).

1905

ARCIDOSSO – Nasce Ilio Tommencioni, partigiano combattente a Roma nella formazione “Sette Colli” (ANPI Roma).

1906 

GROSSETO – Nasce Aurelio Lodovichi, “birocciaio” comunista residente a Scansano. E’ arrestato nella primavera del 1925 per correità nell’omicidio di un fascista e si prende una condanna a 21 anni di reclusione, parzialmente scontati tra Fossano e Civitavecchia. E’ liberato il 9 marzo del 1936 e subisce una vigilanza per altri anni, almeno fino al 1941 (CPC).

1908

PORTOFERRAIO – Nasce Arturo Ridi, internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1924 

LIVORNO – Nasce Salvatore Papi, nome di battaglia «Mileno». Operaio, civile, partigiano combttente in Liguria, con la IIIª Brigata Bacigalupo-6° Divisione Garibaldi Bonfante (ILSREC).

PORTOFERRAIO – Nasce Dino Bacci. Sarà partigiano combattente in Liguria nella IIª Brigata Valle Uzzone Lichene – Divisione Autonoma Fumagalli (ILSREC).

1931

LIVORNO – Il muratore comunista livornese Gino Niccolai viene assegnato al confino per due anni e deportato a Lipari (RLL-LXX; altri 2 scaricatori di porto, i comunisti Silvio e Vasco Tintori, sono diffidati (RLL).

1935 

LIVORNO – Con l’accusa di organizzazione comunista, viene arrestato l’operaio Cesare Nassi. Cinque giorni dopo viene trovato morto in cella, ”ufficialmente” suicidatosi (CPC).

1944 

ASCIANO – Nella notte, a circa due chilomeri dalla stazione, al passaggio di una locomotiva isolata esplode un ordigno che causa la rottura di una rotaia (NGNR del 31/1/1944).

LIVORNO – Con una retata in un appartamento di Via Trieste 24, la polizia fascista cattura 28 antifascisti, tra i quali alcuni delegati militari partigiani come Ervè Pacini, Otello Frangioni e Martelli il cui ruolo, nella IIIª Brigata, sarà subito preso da Aramis Guelfi (RAM). L’operazione dura fino al 21.2, cadono nella rete anche diverse donne [Stefano Gallo – La Resistenza e la tela di Penelope …].

MONTIERI – Relazione di parte della GNR sui sanguinosi tumulti del giorno: ” Il 19 corrente, in Montieri, numerose persone armate di randelli si adunarono davanti alla caserma dei carabinieri chiedendo il rilascio di 11 fermati, genitori di renitenti alla leva. I dimostranti tentarono di aggredire i carabinieri intervenuti per indurli ad allontanarsi e questi ultimi furono costretti a fare uso delle armi per vincere la resistenza opposta dai dimostranti fra i quali si lamentano un morto e un ferito ” (Notiziario Gnr del 25/1/1944 – TMV).

Lo stesso fatto, viene così riportato al giorno successivo ” … A causa del loro minaccioso atteggiamento, fu necessario fare uso delle armi, rimanendo ferito tal Miciacco Venanzio ed ucciso tal Gastrini Delio, d’anni 13 bracciante ” (Lettera del Questore di GR – LDIIR ).

Il ferito in realtà di chiama Venanzio Mecacci e decede dopo alcuni giorni. Resta colpita, ma sopravviverà, anche Maria Nardini. Il tredicenne ucciso invece si chiama Delio Giustini. Secondo la ricostruzione della Sezione Speciale della Corte d’Assise di Grosseto il fatto avverrebbe il 20 gennaio 1944 (Vedasi in Cronologia). Per il duplice omicidio viene condannato a 30 anni di reclusione (ridotti a 20 in appello …) e pene accessorie il segretario montierino del Fascio repubblicano, Engels Lambardi.

ROSIGNANO MAR. – 2 sconosciuti in bicicletta diffondono volantini sovversivi e riescono a sfuggire ai colpi di pistola sparati da un sergente della G.N.R. (CRT).

1945

DREGO (IM) – Sulla neve del passo Pizzo, cade il sergente partigiano Licurgo Bardelloni di Monterotondo Marittimo cui i nazifascisti sparano in bocca dopo averlo colpito un prima volta e fatto rotolare volutamente in un dirupo (testimonianza familiare).

1953

ROSIGNANO Solvay – Sciopero a larga maggioranza degli operai Solvay contro la “legge truffa”: reparti Celere caricano i manifestanti arrestando 34 persone che saranno precessate ed assolte (MSS).

1977

PISA – Il Tribunale di Pisa modifica la sentenza emessa dal pretore il 1 ottobre 1975, assolvendo il capitano di Ps Amerigo Albini e l’agente Giovanni Colantoni accusati di ‘falsa testimonianza’ per la morte di Franco Serantini.