6 novembre

1863 

SIENA –  Nasce Enrico Bianciardi, militante anarchico attivo nelle provincie di Siena, Livorno e Grosseto dove fonda il movimento anarchico. Condannato e arrestato più volte.

1876

ABBADIA S.SALVATORE – Nasce Divina Emma Berni,  antifascista processata dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).

PISA – Nasce Giovanni Marraccini, antifascista condannato a 5 mesi di reclusione, 500 lire di multa nell’ottobre 1927 per offese al capo del governo (CPC).

1886

 LIVORNO– Nasce Gino Carpita, facchino anarchico. Emigrato in Francia dall’ immediato dopoguerra al 1931, anno in cui viene espulso. E’ arrestato il 14 dicembre 1938 per offese al capo del governo e dichiarazioni contrarie al regime, quindi confinato (Tremiti, Fabrizia, Sumeri) per 3 anni. A fine pena trattenuto come internato e liberato nel settembre 1943 (CPC).

1893

GROSSETO – Nasce Bruno Cappelli, di professione barrocciaio, comunista schedato. Noto per i suoi principi sovversivi, in data imprecisata è condannato per omicidio politico commesso nel 1921. Liberato il 16 febbraio 1930 e iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nel 1940 risulta ancora vigilato dai fascisti (CPC).

1897

SIENA – La Prefettura di Siena scheda il libertario Giuseppe Matteucci: “Di carattere franco e risoluto, non gode buona fama per le sue idee politiche, ha mediocre cultura generale, ma molta intelligenza e facile la parola. Ha compiuto le scuole secondarie… Vuolsi che abbia collaborato ai giornali sovversivi nel 1890, quando si trovava a Grosseto… Fa propaganda delle idee sovversive fra operai e contadini traendo però poco profitto. È capace di tenere conferenze, ma non risulta che ne abbia tenute. Tiene un contegno indifferente verso le autorità… È ritenuto capace di cooperare in caso di azione contro l’ordine pubblico” (AFB/BFS).

1898

LIVORNO – Nasce Giuseppe Coen, ebreo deportato dai nazifascisti e deceduto ad Auschwitz (EIT).

1889

LIVORNO – Nasce Gino Beccai, muratore antifascista. Schedato come anarchico prima dell’avvento del fascismo, viene arrestato il 16 aprile 1943 per aver annunciato l’imminente sconfitta dell’ Asse, quindi ammonito e prosciolto il 27 luglio dello stesso anno. Nel gennaio del 1944 è fermato ma rilasciato nell’aprile successivo per gravi motivi di salute (CPC).

1899

LIVORNO – Nasce Ernesto Ertesini, contadino, socialista. Attivo nell’immediato dopoguerra, emigra in Francia nel 1923 da dove, poi, verrà espulso. Arrestato nel 1938 per propaganda antifascista, viene confinato per 3 anni a Cerzeto e Acerenza (RLL). Liberato il 18 agosto 1941 (CPC).

1904

VOLTERRA– Nasce Piero Bulleri, alabastraio, comunista, condannato nel 1930 a 6 anni per “Costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda” (Sentenza n.51 del 18/12/1930 Pres. Tringali – Rel. Buccafurri).

1905

VOLTERRA – Nasce Gino Bianchi, alabastraio comunista. Arrestato il 23 ottobre 1930 per organizzazione comunista, è deferito al Tribunale Speciale dove viene prosciolto per insufficienza di prove e soltanto diffidato. Continua però la sorveglianza fascista su di lui almeno fino al 1942 (CPC).

1910

VOLTERRA– Nasce Elio Bardini, alabastraio comunista. Arrestato il 6.11.1930 per organizzazione comunista e deferito al Tribunale Speciale, condannato a 2 anni di reclusione (Volterra) ridotti a 1 per la minore età. Liberato il 15.11.1931 e diffidato, viene arrestato un mese dopo perché “continua a frequentare elementi comunisti” e confinato quindi per due anni a Lipari (CPC).

1919 

SIENA – Nasce Stelio Albi, nomi di battaglia “Alby” e “Elio“. Iscritto all’Univerità di Napoli alla facoltà di Scienze Naturali, è riconosciuto partigiano in Emilia dal 30/10/1943 al 28/4/1945 con la Brigata Montesanto col grado di tenente (UBO).

1921

LIVORNO – Nasce Bruno Gambini,  antifascista processato dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).

1925

PIOMBINO – Quale complice del presunto attentato di Zaniboni a Mussolini, è arrestato il pubblicista Ulisse Ducci che si vedrà infliggere una condanna a oltre 12 anni di reclusione, scontati fino all’amnistia del 1932 (CPC). N.B. Il ruolo di Ducci nell’antifascismo è ambiguo in quanto il suo nome risulta anche nell’elenco di delatori di regime nella zona piombinese (RMR).

1930 

S.GIMIGNANO – Nel carcere, muore Il comunista lodigiano Ermenegildo Silvani mentre sta scontando una condanna a 21 anni e 6 mesi di reclusione inflittagli nel 1927 dal Tribunale Speciale per la missione politica affidatagli dal Pci che lo aveva fatto rientrare clandestinamente dalla Francia dove era rifugiato: malato di polmonite, gli vengono negate le cure dai fascisti(CPC).

VOLTERRA – Arresto del contadino comunista Giuseppe Giustarini: subirà una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione (CPC). Altri antifascisti sono arrestati e deferiti al Tribunale Speciale per associazione e propaganda sovversiva. Tra loro, l’alabastraio Dino Tertulliani (CPC). Per ”organizzazione comunista”, è arrestato anche l’alabastraio Manfredo Verdiani che vedrà infliggersi una condanna a 2 anni di reclusione, scontati interamente ad Alessandria (CPC).

1943

MASSA Marittima – Accompagnato dalla staffetta Vasco Bernardini, il capitano Mario Chirici ( Firenze 1895 – Follonica 1958 ), repubblicano, prende fisicamente il comando della Banda del Massetano in località Uccelliera, ricevendo le consegne dalle mani di Elvezio Cerboni che fino a quel momento ne era stato comandante ed animatore (LDIIR – PBA – ACG – LPP). 5 sono le sezioni della Banda, comandate da Viazzo Zazzeri, Elvezio Cerboni, Guido Mario Giovannetti, Velio Menchini “Pelo”e la Sezione Comando, sotto il controllo diretto del Chirici (LAP).  Per la fonte (RAM) l’organizzazione partigiana che, da Banda del Massetano passerà a chiamarsi Xª Compagnia Guardia nazionale G.Garibaldi, prevede come “capi squadra Velio Menchini, Guido Mario Giovannetti, Enzo Corbolini, Enrico Filippi, Goliardo Leoncini e “tale Milano non meglio identificato, addetto alle mitraglie”; ad Elvezio Cerboni vengono affidate due squadre “avendo in sottordine Giuseppe Martellini e Alessandro Bolognini” e l’incarico di vettovagliamento e della disciplina; a Viazzo Zazzeri il comando del distaccamento del Poggione; a Renato Piccioli il distaccamento di Montoccoli”. Inoltre “al comandante, a Elvezio Cerboni e a Duilio Maiorelli, a turno, il compito ispettivo; a Gilberto Cerboni, Ferrino Fedeli, Otello Gattoli, Mazzino Mazzei, Mario Bagnoli, Lepanto Piombini, Federico Domenichini i compiti di collegamento e staffetta ” (RAM)

RAPOLANO TERME – Su iniziativa di un gruppo di giovani antifascisti, compaiono sui muri scritte inneggianti alla Rivoluzione d’Ottobre (CRT).

SIENA – “Militari italiani e tedeschi rastrellano i cittadini di religione ebraica Adele Ajò (1878) col marito Gino Sadun (1872); Ubaldo Belgrado (1891); Livia Forti (1888) col marito Mosè Davide Valech (1879). i figli Morosina (1922) e Ferruccio (1930) e il cognato Michele (1875); Gina Sadun con le figlie Marcella (1923) e Graziella Nissim (1929); Ernesta Brandes;  Achille Millul (1903). Giorni dopo, da Firenze, saranno tutti deportati ad Auschwitz e nessuno di loro farà ritorno” (EIT). Altra fonte indica l’arresto di Livia Forti [figlia di Abramo Benedetto Forti e Albina Borghi, nata in Italia a Siena il 13 febbraio 1888. Coniugata con Mosè Davide Valech. Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz.(CDE)], Adele Ajò [figlia di Alberto Ajò e Ersilia Forti, nata in Italia a Siena il 3 settembre 1878. Coniugata con Gino Sadun. Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz], Graziella Nissim [figlia di Aldo Nissim e Gina Sadun, nata a Siena il 27 aprile 1929. Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz],  Marcella Nissim [figlia di Aldo Nissim e Gina Sadun, nata a Siena il 22 luglio 1923. Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz], Gino Sadun [figlio di Servadio Sadun e Vittoria Bemporad, nato in Italia a Siena il 22 febbraio 1872. Coniugato con Adele Ajò. Deportato nel campo di sterminio di Auschwitz]. Nessuno di loro sopravvivrà alla Shoah (CDE).

1971 

PISA – Polizia e carabinieri invadono il Cep, mercatino rosso e autogestito organizzato ogni sabato contro il carovita, con la motivazione che mancano le licenze: si registrano 10 feriti, mentre è arrestato uno degli organizzatori, Daniele Sbrana, e comminate multe (CFC).