13 settembre

1889 

SINALUNGA – Nasce Antonio Malfetti, Custode, attivo politicamente dall’ immediato dopoguerra, nell’ autunno 1926 è colpito da mandato di cattura per “Organizzazione comunista” e, latitante, assegnato al confino per 2 anni. Contemporaneamente, il Tribunale Speciale lo condanna in contumacia a 12 anni di reclusione. E’ segnalato in Francia (CPC).

1897 

LIVORNO – Nasce Alfredo Pastacaldi. Fa l’impiegato e, nel luglio 1941, incappa nella repressione fascista e viene diffidato per diffusione di un opuscolo antifascista (CPC).

1901 

CAMPIGLIA Marittima – Nasce Astorre Tagliaferri. Pittore, anarchico, Ardito del Popolo dal 1921, nell’agosto 1922 in uno scontro a fuoco [i c.d. Fatti di Ulceratico, presso Venturina, fatti avvenuti in risposta alle ripetute scorrerie fasciste ] uccide un fascista e ne ferisce altri due. Ripara in Francia ed è condannato in contumacia a 30 anni di reclusione (CPC).

RIBOLLA – Tre minatori muoiono carbonizzati per lo scoppio di una galleria satura di grisou in quella miniera che viene definita la “Cayenna di Maremma“: sono Antonio Maggi e Pietro Pisani di Roccatederighi e Luigi Toninelli di Sassofortino. Al corteo funebre, cui partecipano 4.000 persone, l’ oratore Ravagli pronuncia parole di fuoco contro l’amministrazione mineraria, invitando gli operai a “mettere finalmente a posto i potenti e i prepotenti” (LEL-MDM).

1902

PIOMBINO – Alla Magona il lavoro viene sospeso in solidarietà con un compagno ” ingiustamente colpito da una multa perché accusato di aver consumato troppo grasso per i cilindri del laminatoio“. Si pensi che spesso le multe per le mancanze ritenute gravi, potente arma ricattatoria in mano dei padroni, arrivavano spesso ad ammontare a 20 lire e che il salario medio di un operaio della Magona in quel periodo non superava le 3 lire giornaliere (CCO).

1905

LIVORNO – Nasce Attilio Cantini, manovale e comunista, successivamente anarchico. Obbligato a munirsi di cartà di identità quale “nemico del regime“, viene molestato ed arrestato varie volte. Arrestato nel novembre 1927 per diffusione di “Avanguardia Comunista“, è deferito al Tribunale Speciale ma assolto nel maggio 1928 e solo diffidato. Nuovo arresti nel giugno 1931 per tentato espatrio clandestino (condanna a 6 mesi di reclusione e 6.000 lire di multa) ed il 5 ottobre 1932 per espiare 60 giorni di arresto non avendo potuto pagare le 3.000 lire di multa. Nel novembre l’amnistia lo proscioglie, ma i fascisti continueranno a vigilarlo fino al 1942.  Morirà nel 1952 a soli 47 anni  (CPC-RLL).

1913 

PISA – Nasce Quinto Corsi, parrucchiere e comunista. Deferito al Tribunale Speciale per propaganda comunista all’inizio del 1931, viene prosciolto per la giovane età e soltanto diffidato. Nel marzo 1935 viene ammonito. Muore ancor giovane nel 1943 (CPC).

1920

PIOMBINO – 200 operai addetti all’ Impresa costruzioni edilizie Bianchi vengono licenziati ” perché l’impresario per diffida ricevuta Società Ilva non può prelevare calcina Alti Forni ” : qualsiasi sia la causa di qualunque tipo di crisi, a pagare sono sempre gli operai … (FAR).

1924

LIVORNO – A sera, un gruppo di giovani fascisti – per lo più studenti delle superiori – scorrazza per il borgo di Barriera Garibaldi fermandosi davanti agli avventori di una fiaschetteria che non sopportano le loro chiassate: ne nasce una colluttazione e, dopo alcuni colpi di rivoltella, tre giovani restano a terra feriti anche se non gravemente. I fascisti ritornano all’ alba del giorno successivo somministrando bastonate all’ ortolano Ardelio Luschi, al manovale Gino Novelli ed al calzolaio Vittorio Campari: sono accompagnati da carabinieri e uomini della Questura che arrestano il proprietario della fischetteria G. Spagnoli e conducono in carcere i figli Varese ed Alvaro (MdAL).

Frattanto altri giovani fascisti bastonano, in via del Cardinale, un gruppo di “popolani” che – secondo “il telegrafo” – avrebbero schernito un ragazzetto perché suonava la marcia reale: restano feriti Giuseppe Montauti (28), Wladimiro Furiosi (24) e la sua fidanzata Rosita Ramacciotti (18) che si fanno medicare in ospedale (RLL).

1931

PIOMBINO – Arresto del barbiere anarchico Nello Freschi, nativo di Pisa, ma residente a Piombino, perché ha detto: “Bisogna abbattere la borghesia che è la causa di questa terribile crisi” (RLL).

1939 

LIVORNO – Militanti del Partito Comunista compilano e diffondono “manifestini sovversivi”: tra loro Garibaldo Benifei, Medardo Tamberi, Osvaldo Del Rio … (LXX).

1943

 CEFALONIA – Nell’isola ionica, in seguito all’ Armistizio, la Divisione di montagna Acqui, isolata, inizia una tragica, impari battaglia contro le forze tedesche supportate dall’aviazione nazista. Dopo giorni di assedio in migliaia sono fatti prigionieri e interi reparti passati per le armi. Centinaia di altri annegano in seguito all’affondamento tramite mine navali di 3 battelli stipati di prigionieri italiani. Molti superstiti periscono nei campi di concentramento, i più fortunati continuano la Resistenza combattendo con i partigiani Titini, la Resistenza Greca o Albanese. Riportiamo qui i caduti pisani riconosciuti della provincia di Pisa periti a Cefalonia e Corfù, riportandoli senza distinzione di grado militare: la medaglia d’oro Antonio Cei (Pisa 1915), le medaglie d’argento Cesare Baldasseroni (Pisa 02.03.1919), Elio Fantini (Cascina 1921), Nello Fanucchi (Pisa 1897), Silvio Rugliani (Pisa 1912) e Coraggio Bernardini (Calci 1921), Bruno Chiarugi (Crespina 1920), Siro Filippi (Buti 1920), Sirio Fiaschi (Fauglia 1923), Gino Marinai (Cascina 1916), Adriano Mariotti (Pontedera), Corrado Masoni (Terricciola 1918), Vasco Berto Morroni (S.Giuliano T. 1920), Imos Turini (Cascina 1923), Rino Di Ciolo (Pisa 1916), Adelmo Sozzi (Micciano – Pomarance), Bruno Davini (Lari 1916) e Vasco Diara (Crespina) (OSR).

GIUNCARICO – Si costituisce il Distaccamento partigiano di Giuncarico che confluirà poi nella 21a bis Brigata Garibaldi “Gramsci” (CRT).

PISA – Il generale tedesco Guenther assume il comando militare della città (RMAA) e pone l’intera provincia pisana sotto la legge dell’oscuramento  e del coprifuoco. Sotto la firma di convalida del prefetto Flores, si minaccia di fucilazione chi detenga armi e munizioni di guerra, chi non si presenti alle chiamate alle armi, chi aiuti in qualche modo i ribelli, chi conceda alloggio a fuggiaschi ed ex prigionieri tedeschi (PBA).

PORTOFERRAIO – Manifestazione della popolazione che chiede armi per combattere i tedeschi: poi civili e militari rioccupano l’isolotto di Palmaiola da cui i germanici bombardavano il paese (CRT).

1944

CROAZIA – In un lager nazista, da internato, muore il militare livornese Sirio Bernardeschi (LXX).

1973

ROSIGNANO Solvay – Come quasi ovunque, alla Solvay si sciopera contro il “golpe” in Cile; la protesta viene ripetuta il 20 successivo (MSS).