1 agosto

1890 

LIVORNO – Nasce Pietro Neri. Scalpellino, socialista, è arrestato nel maggio 1928 per scritte antifasciste e diffidato. Arrestato il 16.4.1938 per offese al capo del governo, viene confinato per 2 anni tra Saraceno e Tremiti, pena interrotta dal proscioglimento in occasione del Natale stesso anno. Rinviato al confino il 25.6.1939 per scontare la pena residua, a fine pena è internato. Nel 1942 lo troviamo in manicomio (CPC).

1895

LIVORNO – Nasce Fortunato Garzelli. Rappresentante di commercio, repubblicano, nel 1927 viene diffidato per contatto con sovversivi e Soccorso Rosso. Vigilato a lungo, almeno fino al 1939 (CPC).

1898

MANCIANO – Nasce Andrea Graziosi. Antifascista residente a Genova dove fa il marittimo, è ammonito nel maggio 1937 per offese al capo del governo, poi prosciolto nel natale dello stesso anno. Ancora vigilato fino almeno al 1942 (CPC).

PISA – Nasce Giovanni Pacinotti, partigiano combattente a Roma nel Fronte Militare Clandestino di Resistenza / FMCR (Anpi Roma).

1900

BOCCHEGGIANO – Nasce Garibaldo Nannetti. Residente anche a Torino, fa il meccanico edè attivo in campo politico e sindacale dall’immediato dopoguerra al 1927, allorché espatria clandestinamente. Iscritto in Rubrica di Frontiera perché sospettato di svolgere missioni in Italia e per aggressioni a fascisti a Lione. Arrestato al rimpatrio il 16.11.1940 e confinato a Ventotene per 3 anni, fino alla Liberazione nell’agosto 1943. Poi partigiano e dirigente sondacale comunista (RMR-CPC).

1901

CHIANCIANO Terme – Nasce Amadio Chiezzi, bracciante e militante comunista. Attivo nell’ immediato dopoguerra, nel gennaio 1924 è arrestato con altri per sottrazione di armi e munizioni e condannato a 4 anni di reclusione. Liberato all’inizio del 1927 e ammonito fino all’ aprile 1930, viene diffidato nell’ ottobre 1938 per ascolto di radio straniere. Risulta ancora vigilato nel 1942 (CPC).

1902

ASCIANO – Nasce Agostino Ceccarelli, muratore. Arrestato il 18 novembre 1938 per organizzazione comunista e Soccorso Rosso, viene confinato per 4 anni a Vallo di Lucania e Pisticci. Liberato il 6 gennaio 1942 (CPC).

1905

PISA – Nasce Piero Chimichi, ebreo arrestato a Firenze, deportato dai nazifascisti e deceduto ad Auschwitz con la moglie Laura Prato(EIT).

1910

LIVORNO – Nasce Lionetto Santigli, combattente antifascista in Spagna (CPC ex AICVAS).

1912 

PIOMBINO – Nasce Nilio Barsanti. Con il nome di battaglia “Alessio“, sarà partigiano combattente in Liguria nella Vª Brigata Corradini – Divisione Garibaldi Sap Gramsci (ILSREC).

1915

S.MINIATO – Nasce Elio Donati. Di professione conciapelli, nel luglio 1938 viene arrestato per organizzazione comunista, anche se prosciolto poi dal Tribunale Speciale. Era ancora vigilato nel 1942 (CPC).

1918

PIOMBINO – Nasce Noris Petrini “Cesco“, partigiano combattente in Piemonte con la 2ª Brigata Gap, caduto in servizio di pattuglia (IRT).

1921

RIO Marina – Due barche a vela salpate da Piombino approdano a Rio Marina. Ne scendono Giuseppe Carducci, Roberto Austero, Angelo Albano, Giuseppe Bracci, Gino Albano, Armando Gianneschi, Mario Del Guerra, Vasco Palombo, Varese Porri e Corrado Arbulla, quasi tutti livornesi e piombinesi, che issano una bandiera rossa sul pennone e, percorso a passo militare il pontile di imbarco, fanno il loro ingresso in paese, gridando: “Hurrà ! Viva gli arditi del popolo !” e intonando “Bandiera Rossa” e “Rivoluzione  vogliamo far”. Alcuni fascisti li affrontano e nasce una zuffa alla quale mette fine l’arrivo dei carabinieri che, fatto ammainare il drappo rosso, perquisiscono i due natanti scoprendovi due bombe fabbricate con granate da 35 mm. Carducci e i suoi compagni (“tutti sovversivi, estremisti e rivoluzionari”) vengono arrestati con l’accusa di aver organizzato una “spedizione terroristica” per conto degli Arditi del Popolo. Con loro finisce in cella il riese Giuseppe Mazzi, denunciato per apologia di reato, avendo cercato di difenderli (RLL).

SORANO – Fondazione del fascio di combattimento nel paese, anche se un embrione esisteva già dal 1919 per opera dello studente Goffredo Pagni. Baldanzosamente, i fascisti ricorderanno che ” … varie furono le battaglie combattute a Grosseto, tra i [contro i, ndr] minatori di Castell’Azzara e Pitigliano … Sorano estirpò facilmente dall’animo dei suoi pazienti lavoratori l’eresia rossa ...” (BAM 17).

1922

ARDENZA – I fascisti distruggono il circolo socialista ”Il Germoglio” facendo a pezzi le suppellettili, stracciando ogni carteggio e ferendo un passante (RLL).

LIVORNO – Non tutte le categorie aderiscono allo sciopero: nel mentre spazzini, portuali e operai industriali scendono in lotta, gli elettricisti, i gassisti, gli operai delle acque potabili, molti vetrai ed altri lavoratori si recano sul posto di lavoro per paura delle rappresaglie fasciste che obbligano anche i tramvieri ad uscire con le vetture. Nel pomeriggio molti squadristi si radunano in piazza Goldoni. In via S. Martino, alle 16,30 circa, un ciclista spara ferendo l’agente agrario fascista Vittorio Rossi di Montopoli e, poco dopo, iniziano le scorribande fasciste su camion e auto. Nonostante l’inferiorità numerica (Piazza Carlo Alberto, Via Garibaldi, via della Pina d’ Oro, via dell’ Oriolino ecc.), in varie zone gli antifascisti resistono anche sparando. Resta a terra il fascista livornese Aldo Cherici (24 anni) colpito a un fianco, ma i neri non demordono. Viene devastato il circolo ricreativo socialista ‘Il Cigno’ in via della Pieve, quindi tocca ad un altro circolo ardenzino; si alza il tricolore sul duomo senza alcuna protesta vescovile, si bastona il facchino Francesco Bottai (57) sorpreso a strappare un manifesto fascista, si devastano le abitazioni dell’ operaio Sgherri e del deputato socialista Modigliani. Quindi l’episodio peggiore: la squadraccia venuta da Santa Croce e Volterra, abbattuto il portone dello stabile di via Santo Stefano 20, sale al primo piano in casa della famiglia Gigli dove colpisce a morte i fratelli Pilade e Pietro (quest’ultimo consigliere comunale comunista) e  ferisce gravemente la loro madre Giulia Cantini e più lievemente la sorella Annunziata. Si salvano nascondendosi da un parente il terzo fratello Manlio e il nipote Armando: Pietro e Pilade muoiono all’ospedale, la madre Giulia rimarrà per sempre cieca (RLL).
Dopo tutta questa violenza squadrista, la camicia nera Dino Rossi, restato ferito, avrà una decorazione per “ferita fascista”.

PISA – Nella notte tra il 1° ed il 2 agosto, i fascisti pisani distruggono la casa del ferroviere Augusto Castrucci, attivissimo sindacalista (Comu).

SIENA – I fascisti locali ”stroncano” militarmente lo sciopero e devastano la Camera del Lavoro (SQU).

1924

BUONCONVENTO – Nasce Amato Megliattini, nome di battaglia “Altezza“. Sarà impegnato nella resistenza del modenese dal 5/12/1944 al 30/4/1945 nella Brigata Dragone (UBO).

RIO Marina – Nasce Mario “Eros” Gherardini , partigiano nella Resistenza piemontese, combattente della 102ª Brigata Garibaldi  (IRT).

1930

MONTENERO – Convegno comunista clandestino cui partecipa il ”Colonnello” ( il dirigente nazionale del P.C.d’I. Vincenzo Bianco, poi combattente in Spagna nelle Brigate Internazionali col nome di battaglia di Colonnello Krieger ). Oltre ai livornesi ( tra gli altri Scotto, Frangioni, Pelagatti e Niccolai), sono presenti compagni  da Empoli come Remo Scappini, Rigoletto Marini, Rutilio Reali e Dino Magazzini (RLL).

1933

LIVORNO – Arresto dello studente Marte Corsi con l’imputazione di “Organizzazione comunista”: 1 anno di reclusione sarà la pena inflittagli dal Tribunale Speciale (CPC).

LIVORNO – Per lancio di manifestini in occasione della Giornata Internazionale contro la Guerra, viene arrestato il manovale comunista Otello Frangioni (CPC).

1940

PORTOFERRAIO – Per aver esaltato l’ Inghilterra, l’impresario edile Felice Gastaldelli viene internato in campo di concentramento (FAR).

1941

FRANCIA – Nel campo di concentramento di Caen, dove è stato internato durante l’occupazione nazista della Francia, sottoposto a torture e sofferenze di ogni genere, muore l’anarchico pisano Angelo Sbrana, precedentemente emigrato per non sottostare alla repressione fascista (RMAA).

1944

AUSCHWITZ – Deportato in quanto ebreo, muore il livornese Giacomo Augusto Hasdà, di 75 anni, arrestato a Siena dove aveva cercato rifugio (CDE).

ASCIANO Pisano – I tedeschi arrestano il comandante partigiano Luigi Franceschi, già a capo della Formazione Nevilio Casarosa. Trasportato e detenuto prima a Bagni di Lucca, poi a Modena e Bologna, sarà liberato quando le brigate partigiane occuperanno quest’ultima città (RMAA).

CALCI – Una squadra squadra del 1° Settore del Distaccamento Nevilio Casarosa giustizia un noto criminale fascista inviso alla popolazione (ANPI-CRT).

CASCINA – In località “Ansa d’Arno” le SS naziste catturano due uomini e li passano per le armi sul posto: sono Nello Tommaso Boschi (38) e Terzilio Boschi (30) (RegioneToscana.it).

CAMPIGLIA MARITTIMA – Il C.L.N. locale presenta al Sindaco Mussio i nominativi dei rappresentanti che dovranno formare la Giunta Comunale: Valentino Garosi e Raffaello Favilli per il Partito Comunista, Bruno Micheli e Nardino Nardi per quello Socialista, Alino Burattelli e Augusto Pieraccini per la Democrazia Cristiana (VAV)

PISA – Una pattuglia di SS naziste, su indicazione di un lurido repubblichino, irrompe nell’abitazione di Giuseppe Pardo Roques, Presidente della locale Comunità Israelitica. Una palazzina di Via S. Andrea. Sono con lui numerose persone, parte correligionari e parte amici cattolici. Le SS, fattisi consegnare dal Pardo-Roques le immense ricchezze di sua proprietà, consistenti in oggetti di antiquariato, in preziosi, in argenteria ed in valuta, rinchiudono i 12 infelici in un locale e li assassinano con il lancio di bombe a mano e con il fuoco dei mitragliatori. Quando le SS si allontanarono dal luogo dei delitto, alcuni frati dei vicino Convento di S. Caterina accorrono per prestare opera di soccorso ad eventuali sopravvissuti alla strage e, trovati alcuni feriti gravi, li trasportano all’ospedale, ma essi cessano di vivere senza poter proferire parola. Come indica la lapide:

Ebrei: DE CORI nei GALLICHI IDA, GALLICHI CESARE, GALLICHI Prof. DARIO, GALLICHI TEOFILO, LEVI CESIRA nei LEVI, LEVI Dott. ERNESTO, PARDO-ROQUES Comm. GIUSEPPE —

Cattolici BONANNI SILVIA, DEL FRANCIA EMILIA in POCHINI, OLIVIERI ALICE, OLIVIERI Ved. DUCCI GIOVANNA (queste ultime due, cameriere in Casa Pardo-Roques), RISTORI DANTE  (RegioneToscana.it-CRT-RMR-RMAA).