6 marzo

1866

CASTAGNETO Carducci – Nasce Pasquale Fancelli, bracciante, socialista poi anarco/comunista. Sorvegliato fino alla fine del fascismo, nonostante la veneranda età ( vedi biografia r/esistente ).

 1872 

SIENA – Nasce il giornalaio anarchico Guglielmo Boldrini. Schedato fin dal 1897, fiero oppositore del fascismo, viene arrestato il 17 novembre 1926 e confinato (Ustica e Ponza) per 4 anni. A Ustica è arrestato il 10 ottobre del 1927 per “ricostituzione di partito disciolto“, deferito al Tribunale Speciale del Fascismo e prosciolto per insufficienza di prove. Liberato l’1 febbraio del 1932, due anni dopo muore (CPC).

1883 

FOLLONICA – Nasce Gino Ottorino Spagnesi. “Consigliere comunale socialista, molto influente, nell’anteguerra“. Ammonito nell’ottobre 1941 per disfattismo politico, prosciolto nel novembre 1942 in occasione del ventennale del fascismo (CPC). Gino sarà cacciato dai fascisti a bastonate, come altri antifascisti, da Follonica (RMR).

1884 

CASOLE D’ELSA –  Nasce Remigio Cucini. Sarà riconosciuto come partigiano combattente con grado di sergente nel Comando Militare Regionale Ligure -C.M.R.L. dal 1° marzo 1944 (ILSREC).

1890

LIVORNO– Nasce Pietro Cavallini, facchino e anarchico iscritto in Rubrica di Frontiera per attività antifascista in Francia. Fermato al rimpatrio, nel gennaio 1936, viene condannato a 5 mesi di reclusione per espatrio clandestino, a fine pena poi ammonito (CPC – RLL).

1893

PONTEDERA – Nasce Lincoln Catoni, facchino. Anarchico poi comunista, Ardito del Popolo nel 1921-1922, nel 1921 viene condannato a 2 mesi, 15 giorni di carcere per porto abusivo d’arma. Espatria in data imprecisata e, al rimpatrio, è fermato (20 marzo 1927) e confinato ad Ustica per 2 anni. In appello la pena gli viene commutata in diffida, ma i fascisti lo vigileranno fino al 1942 (CPC).

1903

LIVORNO–  Nasce Athos Ricci. Imbianchino, attivista anarchico dall’immediato dopoguerra, nel settembre 1927 è condannato a 6 mesi di reclusione e diffidato per tentato espatrio; per analogo motivo condanato nell’aprile 1928 a 6 mesi di reclusione, 2.150 lire di ammenda. Iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze, nel 1930 è in Tunisia, condannato in contumacia a 2 anni di reclusione, 20.000 lire di multa. Ammonito al rimpatrio nel maggio 1935, quindi prosciolto l’anno successivo in occasione della proclamazione dell’impero. Vigilato almeno fino al 1942 (CPC).

1905

VOLTERRA – Nasce Lino Barbafiera, bracciante e comunista. Nell’autunno 1930 viene arrestato per organizzazione comunista, quindi prosciolto e subito diffidato. Nel 1934 è radiato dal casellario (CPC).

1907

VOLTERRA – Nasce Mazzetto Gronchi, falegname e segantino, comunista, condannato nel 1930 a 2 anni per “Costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda” (Sentenza n.53 del 20/12/1930 Pres. Tringali – Rel. Buccafurri). Rifiuta di associarsi alla domanda di grazia presentata da un familiare. Sarà vigilato dai fascisti fino al 1942 (CPC).

1909

SIENA – Nasce Fernando Falchi. Di professione fornaio, viene arrestato nell’agosto 1928 per scritta offensiva per il capo del governo. Pur assolto per insufficienza di prove, i fascisti lo vigileranno sempre e tale è ancora nel 1942 (CPC).

1916

LIVORNO – Nasce Giovanni Spagnoli. Con il nome di battaglia «Nelson», in Liguria, sarà un partigiano combattente nella IIIª Brigata Jori- IIIª Divisione Garibaldi Cichero (ILSREC).

1918

FOLLONICA – Il sindacalista Bruno Buozzi tiene una conferenza organizzativa alla Casa dei Socialisti (DFDF).

1921

PISA– I° Congresso provinciale del Partito Comunista (FAR).

1922

BUTI – I fascisti invadono il circolo socialista del paese (SQU).

CASCINA – I fascisti invadono e distruggono il Circolo L’Avvenire nella frazione di Ripoli (SQU).

1924 

LIVORNO – Nasce Luciano Bonomo, nome di battaglia “Zoi“, partigiano combattente in Liguria nella Brigata Briganti – Iª Divisione Garibaldi Bevilacqua (ILSREC).

1925

CASTELL’AZZARA – Nasce Marsilio Gavini, di Settimio e Bianca Rossi, partigiano della Banda di Montebuono. Sarà uno di cinque partigiani fucilati dai tedeschi nei pressi della località Filiberto (Manciano), la mattina alle 8,30 del 14 marzo 1944 (AGA-BAM).

1926

GRACCIANO – Arresto di Vasco Lapi e di altri 8 compagni. Il Lapi è accusato di essere il capo cellula della sezione PCd’I di Gracciano d’Elsa (ACV,108).

ORBETELLO – L’anti fascista amiatino di Castel del Piano, Angelo Bianchi, viene arrestato per “offese al capo del governo” Mussolini: la repressione lo condanna a 4 mesi di reclusione e 300 lire di multa (CPC).

1930

SIENA – Nasce Amiel Sadun. Quando avrà 14 anni i fascisti lo faranno arrestare a Firenze col padre Vittorio Emanuele, la sorella Lya e la madre Matilde Calò:  deportati dai nazifascisti, non torneranno da Auschwitz (EIT).

1936

TRIBUNALE SPECIALE – Secondo giorno di processo del Tribunale Speciale e secondo gruppo di comunisti livornesi processati per ” Appartenenza al PCI e propaganda “. Ecco l’elenco e le relative condanne:

Andreucci Renato (Livorno 8-9-1907, facchino, 3 anni di condanna), Calai Gino (Siena 6-12-1899, meccanico, 4 anni ), Ceccarini Mario (Livorno 4-8-1908, calzolaio, 3 anni), Filippi Adolfo (Livorno 30-7-1906, operaio, 1 anno), Giacomelli Dionisio (Livorno 10-11-1908, commesso, 3 anni), Nocchi Alcide (Livorno 24-4-1900, carpentiere, 6 anni), Pitto Angiolo (Livorno 26-8-1884, commesso, 3 anni), Pierotti Balilla (Livorno 21-4-1905, operaio, 5anni), Piccinetti Bruno (Livorno 20-8-1906, scalpellino, 3 anni), Piccinetti Giuseppe (Livorno 2-9-1902, trapanista, 1 anno), Pelagatti Rosolino (Livorno 1-1-1905, verniciatore, 7 anni), Stefanini Giuseppe (Livorno 30-9-1903, sarto, 1 anno) – (Sentenza n. 22 del 6-3-1936 Pres. Bevilacqua – Rel. Buccafurri).

1937

CASCINA – Arresto del falegname comunista Mandino Balagi per tentato espatrio clandestino a fini politici (CPC).

PIOMBINO – Dentro le acciaierie Ilva appare la scritta “Il Duce sarà il boia dell’ Italia” (FAR).

1944 

CASAL DI PARI – Scontri tra militi GNR e un “gruppo di ribelli“. In località S.Antonio ferimento di un milite della Forestale e di sua figlia (CRT-NGNR del 26/3/44).

CASTELL’AZZARA – Una squadra partigiana occupa il paese ma, circondata dai tedeschi, nello sganciamento perde ben 5 dei suoi uomini che restano prigionieri. Si tratta del comandante neozelandese Roderick Lawrence e di 4 russi. Mentre vengono condotti a Grosseto riescono a uccidere la scorta e raggiungere i partigiani (BAM).

CIVITELLA PAGANICO – “Il 6 corrente, verso le 19, in località S.Antonio del comune di Civitella Paganico (Grosseto), tre sconosciuti, presentatisi all’abitazione del milite forestale Pietro Casella, vennero con questi a colluttazione sparando poi colpi d’arma da fuoco andati a vuoto. Il milite rispose con 5 colpi di pistola, pure senza conseguenze, e, avendo sottratta a uno dei tre sconosciuti una bomba a mano, la lanciò. Disgraziatamente però la bomba ferì il milite stesso e la figlia di lui Maria di anni 8. Gli sconosciuti allora si appropriarono della pistola del milite allontanandosi quindi per ignota destinazione” (GNR del 11/3/1944).

GROSSETO – Non tutto va per il verso giusto, ai fascisti, se in rapporto segreto a Mussolini del 14 marzo, si informa che, al 6 marzo,  ” … Il decreto del Duce, del 18 febbraio, ha portato, come immediata conseguenza, la presentazione pressochè totalitaria dei richiamati alle armi e dei giovani delle classi di leva. Un minore afflusso si è avuto nella provincia di Grosseto ove l’ambiente risente in modo spiccato della propaganda contraria svolta dalle numerose bande dislocate nella provincia stessa. La presentazione dei giovani è ostacolata anche dalla popolazione, che è ostile a tale reclutamento. I rapporti con i comandi germanici sono improntati a esteriore cameratismo. E’ evidente nei tedeschi la diffidenza per le nostre truppe e palesemente fanno comprendere il loro disappunto per il generale comportamento della popolazione che non risponde, come dovrebbe, alla gravità dell’ora ed è assente all’impellente grido della Patria minacciata” (NGNR del 14/3/1944).

ROCCASTRADA –  Cinque partigiani rifugiati nella macchia del Belagaio ( Scorretto, Lena, Furioso, Guerrino e Fiore), inesperti del luogo, ingannati da una spia, bussano al podere S.Antonio dove è appostato un nucleo della Milizia Forestale fascista. Ne nasce un conflitto a fuoco nel quale resta gravemente ferito il partigiano ‘Scorretto’ (BPA).