5 marzo

1848

MONTEROTONDO Marittimo – Disordini e scontri in paese con la forza pubblica: alcuni carabinieri restano feriti e solo l’intervento della Guardia Civica a baionetta spianata  impedisce conseguenze più gravi. Nell’ occasione viene arrestato il còrso Vittorio Franchi (RAF).

1892 

SIENA – Nasce Alberto Sensi. Meccanico socialista, attivo dall’anteguerra, segretario della Camera del Lavoro nel 1920-1922, espatria in Francia nel 1923 ed ha contatti con la Concentrazione antifascista. Fermato al riompatrio nel giugno 1931, ammonito, prosciolto nel febbraio 1932. Dieci anni dopo risulta ancora essere sotto vigilanza (CPC).

1897

PISA– Nasce Vittorio Eulogi. Operaio anarchico, emigra in Francia nel 1922 e dal 1932 lo troviamo in Spagna. Iscritto in Rubrica di Frontiera, combatte nelle formazioni antifranchiste dell’esercito spagnolo e resta ferito in combattimento. Dal marzo 1939 i fascisti lo segnalano in Algeria (CPC).

1901 

SIENA – Nasce Vittorio Nonni. Operaio, comunista attivo nell’immediato dopoguerra, espatria nel 1923 e viene iscritto in Rubrica di Frontiera per propaganda antifascista in Francia e in Belgio. Fermato al rimpatrio, nel settembre 1941 è condannato a 5 anni di confino a Ventotene, fino alla liberazione dell’agosto 1943 (CPC).

1906 

GROSSETO – Nasce Silvestro Querci. Di professione muratore, nel marzo del 1942 viene diffidato per la sua partecipazione a riunioni tenute dai comunisti della sua città (CPC).

1914

PONTEDERA – Nasce Athos Deri, meccanico residente in seguito a Fornacette. Antifascista ammonito nel febbraio 1942 quale autore di una lettera in cui cui “manifesta accesi sentimenti comunisti“. Prosciolto condizionalmente nel novembre 1942 per l’amnistia del ventennale’ e richiamato alle armi (CPC).

1915

PALAIA – Nasce Livio Campani, colono antifascista. Nell’ ottobre 1938 sarà arrestato dai fascisti per canto, con altri, di Bandiera Rossa. Ammonito, sarà condizionalmente prosciolto (CPC).

1920

PIOMBINO – Risultato positivo dello sciopero: viene raggiunto un accordo col quale gli operai qualificati ottengono un aumento giornaliero di 4 lire e tutti gli altri operai della Magona (piazzali, pontile, acciaieria) un aumento di 3 lire (MOP).

POGGIBONSI – Nasce Terzo Bartalini, nome di battaglia “Me ne frego”, bracciante. Partigiano combattente e comandante di squadra nella 1ª Divisione Autonoma Langhe, nel periodo dal 4 settembre 1944 all’ 8 giugno 1945 (IRT).

1922

RIO Marina – I locali dei Sindacati Minatori, rimessi a nuovo dopo l’ultima devastazione fascista, ospitano un veglione danzante di solidarietà: l’utile di 73 lire viene mandato all’anarchico massetano Bixio Sorbi, ” detenuto nella casa di pena di S.Teresa a Firenze, per scontare una feroce condanna di classe, inflittagli dal tribunale di Portoferraio” (RLL).

1924 

PISA – La Federazione provinciale pisana del Partito Liberale delibera di invitare le sezioni della provincia a votare la lista nazionale fascista, nella quale sono confluiti loro candidati. Questo, nonostante il ripetuto susseguirsi di azioni squadristiche omicide (RMAA).

1926 

POGGIBONSI – Mentre, con altri 18 compagni, sono tradotti al carcere mandamentale di Poggibonsi, Giuseppe Braccagni con Enrico Santarnecchi e Amos Valacchi – su contrordine del fascista Sergio Caponi – sono riportati a Colle Val d’Elsa e sottoposti ancora una volta a violente percosse con l’accusa di aver ricostituito una cellula del Partito Comunista in località Motrena. Al pestaggio sono presenti il tenente dei carabinieri ed il Questore di Siena (ACV,192).

1930

S.CROCE sull’Arno – Arresto del conciapelli anarchico Angiolo Buti per aver proferito frasi antifasciste tra cui ” Stavamo meglio con i rossi …” (CPC).

1932 

IMPERIA – Già condannato a 2 anni di reclusione per organizzazione comunista, il minatore Benedetto Visconti di Abbadia S.S. viene liberato condizionalmente e diffidato: seguirà almeno un decennio di stretta vigilanza fascista (CPC).

1936

TRIBUNALE SPECIALE del Fascismo – Sentenza n. 21 del 5-3-1936 Pres. Bevilacqua – Rel. Buccafurri – Nel 1934 l’organizzazione comunista livornese è suddivisa in quattro settori, ognuno dei quali comprende numerose cellule. Funzionano anche vari comitati stradali, i fiduciari di fabbrica ed un Comitato sindacale. I rinviati a giudizio sono 28, ripartiti in due gruppi di cui questo è il primo ad essere giudicato. Ecco quindi le condanne per ” Costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda “:
Allegri Alfredo, Livorno 20-11-1898, falegname  5 anni (saranno espiati a Civitavecchia – RLL) ; Amorosi Alfredo, Livorno 10-8-1904, calderaio, 6 anni; Bacci Ferdinando, Livorno 27-5-1881, tipografo, 6 anni; Benassai Carlo, Livorno 19-7-1903, esercente,   assolto; Calvanico Eustacchio, Livorno 3-4-1908, calderaio, 2 anni; Citi Pietro, Collesalvetti (Li) 22-5-1894, manovale, 4 anni; Chiarugi Goliardo, Livorno 7-5-1911, muratore, 6 anni; Fulignati Angiolo, Certaldo (Fi) 28-1-1895, ceramista 5 anni; Giacomelli Arsace, Livorno 4-5-1904, meccanico, 5 anni; Giaconi Giordano, Castellina (Pi) 5-1-1904, calzolaio, assolto; Gori Alberto, Livorno 6-1-1900, disegnatore, 8 anni; Guelfi Aramis, Livorno 12-11-1905, carpentiere, 4 anni; Luschi Armando, Livorno 30-8-1897, ortolano, 3 anni; Niccolai Gino, Livorno 12-2-1887, muratore, 9 anni; Simoncini Dogali, Collesalvetti (Li) 19-3-1900, muratore, 8 anni; Valesini Emilio, Livorno 15-4-1903, fonditore, 7 anni.

1939

LIVORNO – Militanti del Partito Comunista compilano e diffondono “manifestini sovversivi“: tra loro Rosolino Pelagatti, Bruno Gigli, Danilo Conti, Umberto Andreucci, Aramis Guelfi (LXX).

1944 

ABBADIA S.SALVATORE – Per rappresaglia per la manifestazione di protesta delle donne del giorno prima, il fascista Chiurco invia una squadraccia con a capo il famigerato aguzzino Rinaldi che, con i suoi sgherri, occupa militarmente Abbadia facendo ampio uso di bombe e mitraglia e devastando le case di alcuni antifascisti. Oltre a sparare all’impazzata, i repubblichini arrestano una decina di donne (Adalgisa Sabatini e Olga Fabbrini tra le altre ) ed alcuni operai, padri e fratelli di antifascisti che non vengono rintracciati (TMeS -AOC-LSS).

BELFORTE – I partigiani di Stoppa occupano la frazione di Belforte asportando materiale vario di rifornimento ( vettovaglie, vestiario, munizioni ) dalle case dei fascisti (RMAA).

CHIUSDINO – “Ribelli armati, dopo aver interrotto le linee telefoniche, attaccarono il locale posto di avvistamento, ma furono posti in fuga dalla pronta reazione dei militari del presidio” (NGNR del 8/3/1944).

CINIGIANO – Rastrellamento fascista  (TMeS).

GROSSETO – “In seguito alle operazioniin grande stile, eseguite il 2-3-4 e 5 marzo u.s., da reparti della G.N.R., reparti della gendarmeria tedesca e fascisti, tutta la vasta regione del ”Friora” [Fiora, ndr], rappresentata dai territori dei comuni di Santa Fiora, Castellazzara, Sorano,Pitigliano, Manciano, Roccalbegna e Montebuono, è da ritenersi virtualmente ripulita dai ribelli. La nota banda che stazionava in località Montebuono, forte dioltre 200 uomini, abbandonò precipitosamente la zona per congiungersi, verso sud, con il grosso del così detto raggruppamento di ”liberazione nazionale” che trovavasi concentrato nella regione boschiva di “Montauto” in comune di Manciano e al confine con la provincia di Viterbo. Nel territorio rastrellato le azioni vennero accolte con sollievo dalle popolazioni,vittime di continue spoliazioni da parte dei ribelli. A Montebuono la popolazione potè recuperare buona parte del bestiame e dei viveri che erano stati loro rapinati. Inoltre le azioni di rastrellamento furono di monito ai giovani non presentatisi alle armi, i quali, in numero veramente notevole, ritornarono ai paesi d’origine, donde vennero immediatamente avviati ai centri di reclutamento” (NGNR del 2/4/1944).

LAGO dell’ ACCESA –  In loc. Morticiana, la Banda Caldana-Ravi danneggia un camion e 2 autoblinde tedesche provocando 3 morti e 2 feriti (CRT-RGT).

LURIANO – Per l’ingrossamento delle fila partigiane sul Monte Quoio, viene creato un altro accampamento presso Luriano: Franco e 22 uomini della Fil di Ferro vi si insediano (PVM).

PITIGLIANO – In località Porcarecce, i tedeschi incendiano la casa di Antonia Rotili per sospetti sui familiari ( SNFT ).

TATTI – La XXIIIª Brig. Boscaglia disarma la caserma della Guardia Forestale (CRT).

VOLTERRA – Arresto dell’ antifascista volterrano Aroldo Bernardeschi (ANPI Volterra). Intanto, in località Dispensa di Tatti, il Distaccamento partigiano “Velio” assalta la caserma della milizia forestale procurandosi buona scorta di armi e munizioni (RGB-SUP).

1945

MAUTHAUSEN – Muore da deportato il partigiano piombinese Mazzini Gherardini (IRT).

SANREMO – Catturato mentre è in missione in città nel febbraio ’45, con altri 15 partigiani rastrellati – e senza alcun processo – viene fucilato al Castello Devachan, in Corso Inglesi a San Remo, all’alba, il partigiano Guido Bendinelli di Perignano (ILSREC).