5 giugno

1856 

GUARDISTALLO – Nasce Carlo Lessi. Contadino, socialista attivo fin dal secolo XIX°, nel gennaio 1927 viene condannato a 4 mesi di reclusione, 600 lire di multa per offese al capo del governo. Muore il 21 novembre 1934 (CPC).

1871 

MONTERIGGIONI – Nasce Marsilio Vannini. Boscaiolo, socialista dall’inizio del secolo, assessore comunale nel 1920. Viene arrestato nel settembre 1935 per critiche alla preparazione della guerra d’Abissinia e confinato a Spezzano della Sila per 3 anni. Lo liberano nel maggio 1936 per l’amnistia concessa in occasione della proclamazione dell’impero. Viene così diffidato e vigilato a lungo, almeno fino al 1942 (CPC).

1875 

PISA – Arresto dell’anarchico Francesco Giuseppe Bertelli, nativo di Vecchiano, nel mentre distribuisce per le strade le copie di due sonetti contro la pena di morte (BFS).

1888

LIVORNO – Condanna ad 8 mesi di carcere, per resistenza a forza pubblica, al militante libertario livornese Menotti Garibaldo Camici (RLL).

1894

PIANCASTAGNAIO – Nasce Luigi Angelini, falegname socialista. Sindaco di Piancastagnaio nel 1920-1921, si trasferisce successivamente a Roma, dove è sottoposto a vigilanza. Nel 1939 diffidato per critiche al regime. Vigilato ancora nel 1942 (CPC).

1899 

MONTALCINO – Nasce Ugo Temperini, giornalista, politicamente attivo già dall’immediato dopoguerra. Il regime fascista lo ”diffida” nel agosto 1935 per attività antifascista (CPC).

1909

LIVORNO – Nasce Arrigo Catani, facchino e falegname anarchico. Fermato nel settembre 1933 per possesso di stampa sovversiva, espatria clandestinamente il mese successivo in Francia e poi in Belgio, paesi dove contunuerà la sua attività antifascista. Iscritto quindi in Rubrica di Frontiera, nel febbraio 1937 è segnalato come combattente nelle formazioni antifranchiste in Spagna (CPC).

VOLTERRA – Il Tribunale di Volterra condanna l’anarchico campigliese Giulio Papi per ”attentato alla libertà del lavoro” , avendo impedito ai crumiri di entrare in fabbrica durante uno sciopero (RLL).

1911 

S.MINIATO – Nasce Maria Turi. Operaia antifascista, ha problemi con la repressione perché accusata di oltraggio al capo del governo, fatto che le costa una ammonizione nell’agosto 1942 anche se, di lì a breve, in novembre interviene a proscioglierla l’amnistia concessa in occasione del ventennale del fascismo (CPC).

1920

S.VINCENZO – ” La Fiamma ” scrive con soddisfazione che ” Lo sciopero delle lavoratrici della terra, …  dopo tre giorni di lotta, si è risolto vittoriosamente. Ciò dimostra la bontà dei metodi della nostra organizzazione e la saldezza delle nostre campagne nella difesa dei loro diritti ” (FAR).

1921

CAMPIGLIA Marittima – Reduci da una cerimonia a Suvereto, diversi fascisti sostano a Campiglia marittima dove, in piazza Garibaldi, si danno a provocazioni di vario genere, sparando alcuni colpi di rivoltella prima di andarsene. Di lì a poco, circa 150 lavoratori, radunatisi, manifestano la loro indignazione. Ne nascono più colluttazioni che portano al ferimento di diverse persone, tra le quali l’ingegner (o geometra) Guido Guidi, l’avvocato Giovanni Bussotti, il capitano e mutilato di guerra Pietro Pelamatti che comunque fronteggiano gli antifascisti armati di pistole. Nella notte ci sarà una spedizione punitiva fascista (RLL).

1922

VENTURINA– Dopo che la forza pubblica ha arrestato uno squadrista che ha ”manganellato” un sovversivo, di notte i fascisti devastano le sedi della Lega e della Cooperativa colonica ”comuniste”, accusate di aver sparso ” a larghe braccia propaganda di odio e minacce di boicottaggi et similia”. Più volte minacciato, il segretario della Cooperativa, Emilio Montanari, è costretto ad abbandonare la località (RLL).

1923 

PISA – Fonte fascista riporta che lo squadrista Enrico Gambini, nato a S. Prospero (Pisa) il 6.1.1905, resta ucciso in città con un colpo d’arma da fuoco sparato alla fronte da alcuni sovversivi, mentre si stava recando ad una adunata per una manifestazione fascista in piazza.

1925

PISA – Nasce Marrico Vaghetti, nome di battaglia “Alamanno“. Già soldato, è riconosciuto partigiano in  Emilia per il periodo dal 12/10/1944 al 25/4/1945 nella Brigata “Santo Barbagatto” (UBO).

1937

S.CROCE sull’Arno – Arresto dell’operaio Germano Cambi per scritte antifasciste esaltanti l’Urss (CPC).

1941

LITTORIA – La Commissione provinciale infligge altri 2 anni di confino al comunista livornese Danilo Mannucci per la cattiva condotta da lui tenuta nella ”colonia”, dove era stato deportato dal settembre 1936 (RLL).

1944

ABBADIA S.SALVATORE – Trenta partigiani entrano in paese tra l’entusiasmo della popolazione e disarmano le forze fasciste (BPA).

Alta Maremma – Cinque nuovi partigiani entrano nella IIIª Brigata Garibaldi e vengono assegnati alla sezione Filippi (RAM).

ARCIDOSSO – Nottetempo i partigiani liberano un detenuto politico dalle carceri del paese (CRT).

BACCINELLO – Il VII gruppo Bande – Settore B, dopo mesi di attesa, riesce a farsi paracadutare 58 fucili automatici ed altro materiale bellico in località Pian di Molo preso Baccinello: con queste armi potranno definitivamente occupare Montemerano, Saturnia, Pitigliano ed altre località ( REL. 7G + AGA ).

BAGNOLO – I partigiani disarmano alcuni fascisti presenti nella frazione (BPA).

CASAL di PARI – Nel centro del paese scontro con una colonna motorizzata germanica: sono tre i tedeschi uccisi mentre un partigiano, catturato, riuscirà poi a fuggire. Intanto la formazione Bracco, sulla Provinciale cattura un tenente tedesco in transito,  al Belagaio cattura un milite GNR, quindi intercetta e sequestra un camion di viveri e indumenti del PFR consegnandolo al 5° distaccamento della Brigata Lavagnini (CRT).

CASTELLINA Marittima – ” Per fucilata per mano tedesca “, muore Piero Santinelli, di Giorgio, in località Dispensa (www.microstoria.it).

CASTIGLIONE d’ORCIA – Il 4° Gruppo Bande Monte Amiata occupa il paese, disarma la caserma GNR, scioglie la sezione del PFR percuotendo alcuni fascisti. Prelevati generi alimentari dagli ammassi (CRT).

CHIANNI – Il Distaccamento Bucci attacca, disarma e rilascia alcuni militi fascisti della DICAT  (CRT).

ISTIA d’OMBRONE – 3 partigiani asportano armi e munizioni dal deposito tedesco (CRT).

MASSA Marittima – Gilberto Cerboni, antifascista e padre del comandante partigiano “Mario“, viene aggredito dal milite repubblichino Angelo Tosi e da alcuni fascisti. Portato poi di fronte al famigerato capitano Nardulli della GNR, il Cerboni riceve altre ferite col calcio di una pistola  e con quello di un moschetto. Anche Augusto Bindi, suo amico, nonostante una strenua difesa, viene sopraffatto a colpi di nerbo e portato, col Cerboni, dai carabinieri dove vengono deferiti all’autorità giudiziaria (LPP-EEN).

MONTALCINO – Azione del 4° Gruppo Bande: occupate le caserme della GNR e della Forestale, sequestrate armi e munizioni, distrutta la documentazione nella sede del PFR ed ucciso 1 fascista (CRT).

PIOMBINO – Il comandante della stazione dei carabinieri fa recapitare ai partigiani un moschetto, una pistola, 110 bombe a mano, 25 pacchetti di munizioni e mateiale vario (RAM).

POMARANCE – Su ordine del comando della XXIIIª Brigata Boscaglia, il dr. Enzo Merlini assume il comando della neo formazione partigiana ”Guido” che va a insediarsi nel bosco di Berignone con circa 45 uomini (ACG). Intanto, requisito un camion a Montebamboli e travestitisi con uniformi tedesche, partigiani delle sezioni Fidanzi e Chiesa della IIIª Brigata Garibaldi, comandati da Eros, si recano In località Lagoni Rossi per requisire circa 200 quintali di grano ammassato (RAM).

PRATA – I partigiani della XXIIIª Brigata fanno saltare un ponte (RCR-CRT). Per la fonte (RAM), i partigiani apparterrebbero alla IIIª Brigata Camicia Rossa ed il ponte saltato si troverebbe sulla rotabile per Siena.

ROCCASTRADA – Il Commissario prefettizio Di Paolo esterna in una lettera al capo della Provincia la sua preoccupazione per  “l’attività terroristica della Banda di ribelli nelle località di Aratrice e Bagnolo-Belagaio” constatando che “il funzionamento dei locali carabinieri sia diventato completamente nullo” e concludendo con la su aproposta di sotituirlo con un nucle della GNR che “sicuramente farà un servizio più oculato … ” (MAM).

ROCCATEDERIGHI – La Brigata Gramsci disarma i militi di guardia al campo di concentramento catturando 19 moschetti, 1 pistola mitragliatrice e varie bombe a mano (CRT + MAM).

SAMPRUGNANO  – Il 7° Gruppo Bande disarma la caserma dei carabinieri (CRT).

TIRLI – Si costituisce il gruppo Bande Tirli che riunisce partigiani di Castiglione della Pescaia, Vetulonia, Ravi, Scarlino, Buriano e Gavorrano e, nel corso del mese, annette anche 224 russi sfuggiti ai nazisti. I partigiani disarmano subito la caserma DICAT di Poggio Ballone (RGT-CRT).

VESCOVADO di Murlo – Il Distacc. Partigiano Pisacane ditribuisce olii e grassi alla popolazione (CRT).

1967 

ROCCATEDERIGHI – In seguito al cedimento del soffitto della sua abitazione, muore tragicamente il vecchio ed attivo anarchico Bernardo Mastioni (BFS).