30 ottobre

1882

PITIGLIANO – Nasce Angelo Ajò, antifascista schedato e internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB – ANPPIA). Di religione ebraica, nel novembre 1943 sarà arrestato con la moglie Fanny Di Porto e insieme deportati ad Auschwitz, da dove non faranno ritorno (EIT).

1889 

PISA – Nasce Ottorino Lami. Operaio, socialista attivo dal 1910, viene condannato in contumacia per omicidio (politico), col fratello Mario, a 11 anni di reclusione, fatto avvenuto durante uno sciopero nel maggio 1921. Lo troviamo in Francia mel 1939, nell’emigrazione politica (CPC).

1892 

LIVORNO – Nasce Dino Pedini. Operaio anarchico, fratello di Attilio, è iscritto in Rubrica di Frontiera per attività antifascista in Francia. Nel dicembre 1940, al rimpatrio, è arrestato e diffidato dopo 2 mesi di carcere. Vigilato fino al 1943 (CPC).

1898 

MONTIERI– Nasce Giovan Battista Frati, antifascista comunista “nelle milizie rosse spagnole, da arrestare”, sopravvissuto a due guerre, morirà in Corsica dopo un’operazione chirurgica (BDR pag.70).

1899

LIVORNO – Nasce Leonildo Biasci, ferroviere, anarchico. Licenziato nel 1922 dalle ferrovie per la sua partecipazione allo sciopero generale antifascista, emigra clandestinamente in Francia da dove viene espulso nel 1928 per ribellione alla forza pubblica, misura che egli aggira sottraendosi al provvedimento. Nel 1938 è la Lega per i diritti dell’uomo che gli evita la seconda espulsione. Nel dopoguerra milita nel gruppo anarchico “Gilberto Catarsi” di Livorno (RLL).

MONTECATINI Val di Cecina– In seguito ad una nuova ondata repressiva, il medico socialista Goffredo Jermini viene licenziato dalla sua condotta medica presso il comune di Montecatini di Val di Cecina per disposizione del Commissario regio (CLP).

1906 

VOLTERRA – Nasce Mario Macchioni. Alabastraio come tanti altri sovversivi volterrani, comunista, viene schedato con la dicitura “Ha sempre dimostrato avversione al regime“. Nell’ottobre 1936 è arrestato per “organizzazione comunista” e condannato quindi dal Tribunale Speciale a 4 anni di reclusione a Fossano, pena da cui lo libera l’amnistia del novembre 1932. Resta comunque la stretta vigilanza fascista su di lui, almeno fino al 1942 (CPC).

1908 

VOLTERRA – Nasce Giulio Nencini. Contadino, è arrestato il 30.10.1930 quale capocellula dell’organizzazione comunista e condannato dal Tribunale Speciale a 4 anni di reclusione nel carcere di Alghero. Liberato con l’amnistia del 1932, risulta ancora vigilato nel 1942 (CPC).

1911

VOLTERRA – Processo agli operai scioperanti piombinesi arrestati a fine agosto per violenza e resistenza ai carabinieri, nonchè lesioni all’ ing. Brass: Domenico Venturini, Quirino Pepi, Duilio Dell’ Ira, Agostino Benvenuti, Adele Cerri e Narciso Chellini subiscono dure condanne a molti mesi di carcere nonostante il castello accusatorio sia puntualmente demolito dal collegio di difesa (RMR).

1921

FOLLONICA – Ancora “La Bandiera Socialista” relaziona su un nuovo raid squadristico su Follonica (FAR).

RIO MARINA – I fascisti devastano la sede della Camera del Lavoro (SQU).

1922

LIVORNO – Il fascista Gargano di Termoli viene gravemente ferito all’ occipite da un colpo di pistola. Qualche ora dopo, al cinema-concerto Margherita, uno sconosciuto fa cadere dalla galleria nella platea un ordigno, con il chiaro intento di fare una strage. La bomba resta inesplosa e il colpevole non viene individuato, l’attentato presenta le stesse caratteristiche di ambiguità della strage avvenuta al ‘Diana’ di Milano (RLL).

SIENA– Una fonte fascista riporta la composizione del Fascio ferrovieri di Siena che avrebbe dato l’assalto alla Casa del Popolo, nella notte del 30 Ottobre 1922: Pirandello Giovanni, Ciacci Luigi, Bini Luigi, Coppini Cesare, Mariottini Luigi, Mariottini Alterno, Boldrini Angelo, Neri Alfredo, Postiglione Mario, Morelli Pasquale, Michelagnoli Agostino, Guerrini Guerrino, Boscagli Anchise, Bucceri Enrico, Frenagioni Umberto, Meini Bernardino, Giannetti Attilio, Becatti Raffaele, Meucci Arturo, Consorti Luigi, Piochi Alfredo, Donnini Amedeo, Bianchi Umberto, Pucci Dino.

1924

PIOMBINO – Nasce Raffaello Fornaciari, futuro partigiano combattente nelle Formazioni Autonome della Resistenza piemontese , con la 78ª Brigata Garibaldi ed infine con la 102ª Brigata Garibaldi (IRT).

1925

Isola di GORGONA – Nasce Mario Urselli. Dalla sua isola prenderà il nome di battaglia “Gorgona“ con il quale sarà partigiano combattente in Liguria, con grado di sottotenente nella Iª Brigata Savona Sguerso-Divisione Autonoma Fumagalli (ILSREC).

1930

LIVORNO – Arresto di 19 militanti del Pci accusati di ”organizzazione comunista”. Tra loro Domenico Nenci che sarà condannato a 3 anni di reclusione (CPC).

VOLTERRA – Arresto di Giulio Nencini, contadino accusato di essere il capocellula dell’organizzazione comunista locale. Il Tribunale Speciale gli infliggerà 5 anni di reclusione (CPC). Nella stessa occasione, con l’accusa di organizzazione comunista, viene arrestato il meccanio livornese Tito Raccolti che, sempre dal Tribunale Speciale, subirà una condanna a 10 anni di reclusione (CPC). Arresto e stessa accusa per il  muratore comunista Guido Guidi: la condanna, per lui, sarà di 3 anni di confino (CPC).

1933

LIVORNO – La Commissione labronica assegna al confino per due anni il manovale comunista Otello Frangioni per “diffusione di volantini in occasione della giornata internazionale contro la guerra” del 1° agosto . Frangioni è deportato prima a Baronissi (Sa) e poi a Ventotene (RLL).

1937 

GROSSETO – Nella notte tra il 30 ed il 31 il federale di Grosseto ed altri intimano, come al solito, ad un gruppo di antifascisti “di andare a casa“: questa volta i compagni reagiscono e ne nasce una colluttazione per loro vincente. Per questo fatto il comunista Elvino Boschi sconterà 4 anni di confino; con lui erano presenti alla colluttazione Celso Checcacci, Guglielmo Marconi, Aristide Borroni, Adamo Innocenti, Bruno Bruni e Gasparo Menucci (ACS Roma).

1944 

COLLE Val d’Elsa – Solenne celebrazione dei funerali di 5 dei partigiani fucilati dai fascisti sul Montemaggio i cui corpi erano stati riesumati dalla fossa comune del cimitero di Strove. La partecipazione di diecimila persone, con picchetto d’onore partigiano, rende i funerali imponenti (ACV,141).