3 aprile

1888 

POMARANCE – Nasce Guglielmo Spinelli. Boscaiolo, socialista, si trasferisce a Genova e nel 1921 viene condannato a 10 anni di reclusione (Asinara) per l’uccisione di un fascista. Liberato per amnistia nell’ottobre 1925, è successivamente internato a Ustica, Pisticci e Tremiti dal giugno 1940 all’agosto 1943 (CPC).

1892

COLLE di Val d’Elsa – Nasce Ferruccio Nencini. Operaio anarchico attivo dall’anteguerra, in seguito trasferitosi a Roma, viene arrestato il 25.1.1937 per diffusione di stampa antifascista ed esaltazione della Repubblica spagnola: confinato per 5 anni a Tremiti e Aprigliano, a fine pena viene trattenuto come internato e liberato nel giugno 1942 (CPC-MAC).

1897 

CASTAGNETO Carducci – Nasce Giuseppe Neri. Operaio, in seguito residente a Livorno, è arrestato nel marzo 1921 per l’uccisione di un fascista e condannato a 17 anni, 7 mesi di reclusione. Liberato per amnistia nel febbraio 1934, ma costretto a soggiorno obbligato fino al novembre stesso anno, allorché viene arrestato e confinato a Potenza per 2 anni. A fine pena riassegnato al confino per 3 anni tra Cittanova, Ustica, Ponza, Tremiti e Ventotene. Ultimato il periodo, i fascisti si accaniscono riassegnandolo ancora al confino a Pisticci per 3 anni. Liberato nel luglio 1943, decede nel 1952 (CPC).

1899

PISA – Nasce Italo Bargagna, commesso e repubblicano. Nel 1925 è segretario sella sezione giovanile repubblicana. Diffidato nel 1928, dal 1930 è incluso dai fascisti nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze (CPC).

1902

LIVORNO – Nasce Oreste Belli, manovale, attivista anarchico ripetutamente fermato per la sua ostilità al regime. Nel 1929 viene iscritto nel novero delle persone da arrestare in determinate circostanze, nell’agosto 1931 è denunciato per tentato espatrio clandestino, poi assolto nel 1932 e diffidato. Nel 1937 viene radiato dal Casellario (CPC).

1908

LIVORNO – Nasce Eustacchio Calvanico, calderaio comunista condannato nel 1936 a 2 anni di detenzione per “Costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda“.

1912 

PIOMBINO – Nasce Lino Tasselli, nome di battaglia «Francis». In Liguria, sarà partigiano combattente con grado di capitano nella Brigata Garibaldi Gramsci -Iª Divisione Liguria Monte Picchiara (ILSREC).

1913

LIVORNO – Nasce Renzo Toaff, internato in quanto ebreo come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1917 

PIOMBINO – Nasce Filiberto Mussio, nome di battaglia «Abete». Lattoniere di professione, in Liguria sarà partigiano combattente con ruolo di capo squadra nella IIIª Brigata Bacigalupo-6° Divisione Garibaldi Bonfante (ILSREC).

1920 

PISA – Nasce Leonardo Santi, nome di battaglia «Giancarlo». Sarà partigiano combattente e comandante «gappista» con i grado di capitano nelle G.A.P. liguri  (ILSREC).

1922

LA LECCIA – Il Fascio di combattimento di Castelnuovo di Val di Cecina, con la squadra ”Alfredo Musi”, organizza l’ennesima ‘gita’ nella frazione de La Leccia ”dove ci risultava esserci una sezione comunista, e dove convenivano elementi sovversivi della zona partecipanti ad adunanze e ad azioni vandaliche”. Dopo violente colluttazioni, i neri hanno la meglio e si dirigono verso l’ abitazione di Sollecito Nardi, un quattordicenne cui era stata affidata momentaneamente in custodia la bandiera della sezione comunista: Nardi fugge precipitosamente dalla finestra salvando il ‘vessillo dei lavoratori’ dal fuoco fascista. Dopo aver issato il tricolore sulla torre del borgo, i fascisti se ne vanno. All’azione partecipano gli squadristi Gino Cappellini, Leonida Grassini, Alfiero Menichelli, Pietro Serri, Francesco Pierattini, Giuseppe Rossi, Giovanni Andrea Bruscolini, Piramo Ovidi, Salvadore Collaveri (Cronaca del fascista Gino Cappellini).

PISA Bastonature fasciste in varie località della provincia (SQU).

1929 

VOLTERRA – Nel Maschio, il famigerato carcere locale, muore l’antifascista sardo Raffaele Marras [Monserrato -Ca, 25.3.1894], bracciante che sta scontando la somma di due condanne inflittegli dai fascisti per “offese al re e al governo” (CPC).

1939 

LIVORNO – Militanti del Partito Comunista compilano e diffondono”manifestini sovversivi“: tra loro Rosolino Pelagatti, Bruno Gigli, Danilo Conti, Umberto Andreucci, Aramis Guelfi (LXX).

1944

BOCCHEGGIANO – I partigiani attuano un sabotaggio alla miniera e tentano l’assalto alla caserma dei Carabinieri. (Pref.GR telegr.0071 del 5.4.44)

CASTIGLIONE d’ORCIA –  Rastrellamento nei pressi di Castiglione d’ Orcia tra le località di Spazzavento e Fossolupo, senza rintracciare alcun partigiano.

MONTE BOTTIGLI – Si costituisce la Banda omonima sotto la guida del carabiniere Fiorenzo Pellicci (RMAA).

MONTEROTONDO Marittimo – La GNR dà notizia di un rastrellamento che porta alla cattura di “3 ribelli e 3 mitragliatrici” (LDIIR).

MURCI – Combattimento con i fascisti durante un rastrellamento presso la località dove sono accampati i partigiani del ten. Canzanelli. Vengono inflitte perdite imprecisate ai fascisti in morti e feriti, ma resta sul terreno anche un partigiano ( REL. 7G ).

PRESELLE – La Questura di Grosseto, sfollata in questa frazione di Scansano, viene attaccata dal 7° Gr. Bande che la occupa asportandone tutte le armi. (CRT).

RADICONDOLI – Il caposquadra Vasco Turchi e altri partigiani assalgono, tra Radicondoli e Belforte, una pattuglia della milizia fascista uccidendo il milite Giovanni Bellini di Castiglione d’Orcia e ferendone un altro (RGB e altro).

SAN DALMAZIO – Per una delazione, il partigiano comunista Elvezio Cerboni  ( il Capitano Mario ) di Massa Marittima “ capo di una banda di partigiani responsabile dell’omicidio di 3 carabinieri” ( così lo definiscono alla Questura di Pisa ) viene catturato in un podere presso cui si era riparato in seguito ad una malattia e viene condotto al carcere di Pisa. Con lui altri 2  favoreggiatori (PBA + varie fonti). “Il 3 Aprile 1944, nella zona di S. Dalmazio, elementi della G.N.R. catturarono il capo della banda ribelle operante nel territorio del comune di Pomarance e Monte Castello, identificato in certo Elvezio Cerboni, denominato  “Capitano Mario”. Vennero inoltre arrestati due favoreggiatori.”(NGNR del 18/04/1944).  Per ‘ACG’, invece,  l’arresto avverrebbe il giorno precedente, 2 aprile 1944.

SAN ROSSORE – “Nella notte del 3 Aprile 1944, in S. Rossore, aerei nemici lanciarono alcuni manifestini di carattere sovversivo.“(NGNR del 17/04/1944).

SARTEANO – La SIMAR-Sarteano blocca un’autocorriera della linea Radicofani-Chiusi e cattura 4 militi della GNR e 3 carabinieri che avevano partecipato ad un rastrellamento contro i partigiani (CRT – BPA -Not. Gnr del 9/4/1944).  “Il 3 corrente, in località Poggio Sarteana di Siena, una banda di circa 150 ribelli aggredì di sorpresa una pattuglia di 7 elementi della G.N.R., in servizio di perlustrazione, riuscendo a disarmarla e catturarla. Si ritiene che l’azione sia stata effettuata per rappresaglia in seguito all’arresto avvenuto il giorno precedente di un disertore ritenuto colpevole di atti di sabotaggio alle linee telefoniche. In corso azione di rastrellamento nel territorio da parte di reparti della G.N.R.” (NGNR del 9/4/1944).

TRAVALE – Accusato di essere una spia, in un bar del paese, viene giustiziato dai partigiani il fascista Pietro Achille Pacieri (GNR e altre fonti). Mentre in un’altra nota si legge che “Il 3 aprile 1944, alle ore 23, in Travale di Montieri, elementi ribelli armati si presentarono nell’abitazione dell’ex fascista Giuseppe Orlandini, rapinando questi di Lire 600.”(NGNR del 14/04/1944).

VOLTERRA – Arresto degli antifascisti volterrani Alfineo Becuzzi e Giovanni Batistini (ANPI Volterra).

1945 

MAUTHAUSEN – Nel lager tedesco, da deportato, muore Gino Pacini, di Augusto, nato a Poggibonsi nel 1920 [EDM].

1953 

PIOMBINO – Di fronte alla minaccia di espulsioni in massa dalla Magona, gli operai occupano la fabbrica: dopo dieci giorni le forze di polizia irrompono con manganellature e bastonature al grido “Reagite ora, eroi!“. Decine gli arresti ed 84 le denuncie. Il tracollo della fabbrica getta sul lastrico 1.600 lavoratori (PRO).