29 aprile

1877

CASTAGNETO Carducci – Nasce l’anarchico Augusto Bonucci.

1886 

CALCI – Nasce Amerigo Lupetti, bracciante antifascista. Dopo essere espatriato subito nell’immediato dopoguerra è inserito in Rubrica di Frontiera per attività antifascista all’estero. Ammonito al rimpatrio nel gennaio 1939, viene vigilato fino al 1943 (CPC).

1888

LIVORNO – Nasce Gino Gasperini, antifascista internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

  1895

CALDANA – Nasce ” Signori Virgilio di Antonio residente a Aubouè, fonditore – Antifascista da vigilare e segnalare – Connotati: statura alta, roseo, capelli e occhi castani, cicatrice alla schiena podotta da ferita riportata in guerra ” ( Questore di GR – 31/03/1937 – BDR pag.46 ).

1898

LIVORNO – Nasce Bianchino Corsi, facchino anarchico. Nel novembre 1941 viene fermato per comportamento antifascista e diffidato (CPC).

1900

PISA – Nasce Menotti Chiaverini, operaio e comunista. Arrestato nel marzo 1927 per offese e minacce a un milite fascista, viene diffidato. Negli anni successivi è ripetutamente fermato per motivi politici fino al 1943 (CPC).

1903

COLLE VAL d’ELSA – Nasce Ruttone Giuseppe Braccagni. Operaio, arrestato nell’agosto 1925, nel marzo 1926 e nel marzo 1931, ma sempre prosciolto per insufficienza di prove sulla attività politica comunista. Sconta però mesi di carcere. Nel 1940 risulta ancora vigilato (ACV,107-CPC).

1906

GROSSETO– Nasce l’antifascista Ultimino Magini.

1908

LIVORNO – Nasce Giuseppe Ciucci, insegnante antifascista arrestato il 22 aprile 1942 per attività contraria al regime e confinato a Tornimparte per 2 anni. Liberato condizionalmente il 2 novembre 1942 per l’amnistia in occasione del ventennale del regime (CPC).

1920

PORTOFERRAIO – Le cronache locali riportano notizia del fermo di alcuni “sovversivi” elbani che provocano i carabinieri cantando “Bandiera Rossa“.

1923

LIVORNO– Una squadraccia si appropria dei vessilli rossi della sezione comunista e del gruppo socialista ‘Spartaco’. Il comunista Mentessi reagisce all’aggressione di un fascista: entrambi restano feriti (RLL).

1925 

CECINA – Il Pretore condanna l’anarchico Candido Chiellini a 5 giorni di arresto e Lire 100 di multa “per minacce gravi in persona del fascista Benvenuti Adolfo” (PVQ,45).

San PIERO a GRADO – Alla sera, un camion di fascisti giunto da Pisa circonda la casa di Oreste Bani, fratello di Egidio, già ucciso dai fascisti il 21 settembre 1922. Sono esplosi numerosi colpi di moschetto contro la porta, trapassandola e colpendo il Bani alla gola. Al processo contro gli assassini, la figlia quindicenne del Bani, Pia, presente ai fatti, ritratta il riconoscimento operato a causa di lettere minatorie. E’ così che gli imputati sono tutti assolti per … non aver commesso il fatto (RMAA).

1927

SIENA – Arresto del fruttivendolo comunista Foscolo Bonelli (Pescia 4.12.1889) per diffusione di volantini inneggianti al 1° Maggio. Sarà confinato ad Ustica per 1 anno e poi vigilato lungamente dai fascisti (CPC.)

1931

LIVORNO – La Commissione provinciale infligge la misura del confino ”per attività comunista” al meccanico Pasquale Cacciari ed ai facchini Maruzzo Nardi e Mario Perossini, deportati rispettivamente a Mamoiada (Nu), Lungro (Cs) e Oliena (Nu  (RLL).

1932

Tribunale Speciale – Sentenza n° 65 del 29/04/1932, imputati n° 10 per “Organizzazione comunista di Firenze scoperta nel novembre 1931; attive cellule di adulti e giovani. Ricostruzione P.C.d’I. e propaganda sovversiva “. Tra di loro figura Bruno Brunini, nato a Colle Val d’Elsa (SI) il 23-06-1900, tessitore ( MAC ).

1938

SIENA – La Commissione Provinciale fascista giudica per l’ accusa di ” Discorsi antifascisti ”  “Mearini Nello, nato a Colle Val d’Elsa (SI) il 07-03-1895, manovale comunista, 1 anno; prosciolto il 14-11-1938” ( MAC ).

1943

GROSSETO – Nel suo percorso di internamento a causa delle leggi razziali, si trova  a  Grosseto l’ebreo cecoslovacco Miroslaw Engel (1920) [WAP].

PISA – Per disfattismo poltico è condannato a 1 anno di confino il pescivendolo anarchico Romolo Corucci (CPC).

1944

ASCIANO – Sconosciuti uccidono il brigadiere della GNR di Siena Osvaldo Bianciardi in località Madonna ( Archivi fascisti, RSI, GNR ). Quasi in risposta alla scritta fascista di Scalvaia che ironizza sulla fucilazione dei partigiani, sul cadavere del fascista Bianciardi viene lasciato il cartello ” Quest’altra volta è la vostra. Viva Stalin! ” (FTRS che però indica il fatto come avvenuto a metà maggio).

CASOLE d’ELSA – Nella miniera di Querceto, i partigiani della Boscaglia requisiscono esplosivi: “… alle ore 23,30, nella miniera di magnesite di Querceto di Casole d’Elsa, circa 40 ribelli armati imposero alla guardia giurata Giulio Cappellucci di aprire il deposito esplosivi, donde asportarono rilevante quantitativo di mine, detonatori, micce e vari attrezzi da lavoro, allontanandosi in direzione del bosco di Berignone” (NGNR del 9/5/1944 – CRT).

CECINA – In località La Ghinchia, gappisti attaccano un convoglio tedesco catturandone il comandante polacco (CRT).

EBENSEE – Nel lager tedesco, da deportato, muore Giulio Arzilli, di Stefano, nato a Castagneto Carducci (LI), il 18-6-1903 [EDM].

MASSA MARITTIMA – Al Lago dell’ Accesa viene disarmata dai partigiani una Guardia Campestre (CRT).

PIEMONTE – Cade in combattimento contro i nazifascisti il partigiano Giulio Arzilli di Castagneto Carducci della 7ª Brigata SAP De Angeli (IRT).

PIENZA – Fonte fascista conferma la corretta volontà delle formazioni partigiane di punire ogni requisizione di beni fatta al di fuori dell’interesse collettivo della lotta di Liberazione: “Giunge ora notizia che il 29 aprile u.s., in località Camprena di Pienza, l’ex carabiniere disertore Raspa, facente parte di una banda di ribelli, restituì al fattore di Cosona Leonardo Stricchi la somma di lire 5.000 e due fucili da caccia, che armati isolati, non facenti capo a nessuna banda, gli avevano asportato il 24 dello stesso mese. Il Raspa si è riservato di restituire il grano, non appena verrà recuperato, e ha detto che gli autori della rapina saranno giudicati e puniti dalla banda” (NGNR dell’11/5/1944).

POMARANCE – Dal bollettino informativo riservato al duce, si evidenzia che “Nei giorni scorsi, in Pomarance, elementi della G.N.R eseguirono un rastrellamento della zona, uccidendo un ribelle e catturandone 15. Inoltre venne recuperato un certo quantitativo di armi automatiche, bombe a mano e munizioni.” (NGNR del 29/04/1944)

ROCCASTRADA – “Scompare” un carabiniere recatosi in campagna (CRT).

S.CARLO
– Uccisione di Silvano Bertoletti, fascista, in San Carlo di San Vincenzo. ” Le indagini praticate hanno accertato che si trattava di ribelli che avevano agito a scopo di vendetta, avendo il Bertoletti denunziato la loro presenza nella zona al comando germanico che aveva disposto una battuta riuscita infruttuosa ” ( Questura di Livorno 29/04/1944 ).
Nella relazione però si indica anche che il Bertoletti, morente, dichiara alla moglie di essere stato ucciso dai tedeschi. In paese vengono attaccate sedi di istituzioni fasciste (CRT).

S.GIMIGNANO – “…in località Poggio Rosso di S.Giminiano, venne trovato ucciso lo scalpellino Pietro Signorino del luogo. Sul cadavere venne rinvenuto un biglietto dal quale si rileva che il Signorino era stato ucciso dai ribelli perché ritenuto traditore” (NGNR del 6/5/1944).

SOVICILLE – In località Orgia, una squadra del 2° Distaccamento della Brigata Lavagnini attacca un gruppo di tedeschi datisi al saccheggio ed alle rapine. Nello scontro restano uccisi 3 tedeschi e altri feriti in numero imprecisato, mentre i partigiani non hanno perdite (RSL).

SUVERETO – UN aderente al PFR è giustiziato dai partigiani nella sua abitazione (CRT).

1945

GENOVA – Muore il partigiano colligiano Aladino Alberti  (ACV,148-MAC).

MAUTHAUSEN – Nel lager tedesco, da deportato, muore Pilade Sonnino, di Amleto, nato a Livorno nel 1900 (EDM).

 1974

GROSSETO – A Grosseto, la polizia disperde i contestatori di un comizio del fascista Birindelli in piazza Dante e arresta Luciano Salvestroni e Franco Renzini di Lotta continua (CFC).