28 marzo

1870

LIVORNO – Nasce Dante Nardi, anarchico, condannato per diserzione, coinvolto in molti moti nel “biennio rosso” (RLL).

1885

CASTELNUOVO BERARDENGA – Nasce Casimiro Casucci, socialista. Iscritto al Psi dall’anteguerra, residente in seguito a Bologna, nel 1932 viene diffidato ed iscritto nell’ elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Era ancora vigilato dai fascisti nel 1942 (CPC).

1889

CAMPIGLIA Marittima– Nasce Abdon Cini, operaio antifascista. Nel 1936 chiede di essere arruolato nell’esercito abissino; diffidato, insiste nella sua richiesta per cui nell’ ottobre 1936 è internato nel manicomio di Volterra fino al 1942 (CPC).

1895 

GABBRO – Nasce Amleto Giusti, di Giovanni. Muratore antifascista, schedato e vigilato dal 1929 al 1940, poi radiato dal casellario politico (PVQ,39).

1898

PISA – Nasce Jago Chiaverini, da Alfredo e Primetta Scuffielli. Segnalato come emigrato in Francia nel 1925. Si arruola in Spagna nelle Brigate internazionali il 10/11/1936 ed è inviato quasi immediatamente a Monte Pelato (secondo alcune fonti è arruolato nella Colonna Ascaso). Dopo la Spagna, secondo la testimonianza di Galliano Panicucci, è internato in Francia. Muore a Pisa il 4/1/1943 (AICVAS).

1901

FAUGLIA – Nasce Silvio Mondini. Partigiano in Emilia dal 20/01/1945 al 25/04/1945 con la XXVIª Brigata Garibaldi (UBO).

1903

VOLTERRA- Nasce Giuseppe Batistini da Domenico. Elettricista, scalpellino, comunista, combattente in Spagna nella XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi). Attivo nell’organizzazione giovanile comunista di Volterra nel primo dopoguerra. Espatriato in data imprecisata, svolge attività antifascista in Belgio e in Francia. Segnalato come combattente nelle formazioni antifranchiste nel 1938, forse nella Brigata Garibaldi. Nel settembre 1939 è internato in Francia a Gurs. Nel 1942 sarebbe in Germania (ISGREC).

1913

FAUGLIA – Nasce Luigi Bacci. Tipografo-libraio, residente ad Asti. Partigiano combattente nel periodo dal 22.08.1944 all’8.06.1945 con la 45ª Brigata della 8ª Divisione Garibaldi (IRT).

1920

ABBADIA di Montepulciano – Nei locali della Casa del Popolo di Abbadia di Montepulciano si tiene il primo congresso circondariale del P.S.I., aperto a tutte le organizzazioni economiche aderenti alla succursale della Camera del Lavoro, a tutte le sezioni del Partito Socialista, alle sezioni della Lega Nazionale Proletaria e a quelle dei Mutilati e Reduci di Guerra. Ogni organizzazione ha il diritto di partecipare con un loro rappresentante. Dalla Martinella: “ Più di 70 furono le organizzazioni rappresentate: degno di nota e di lode il fatto che fino i paesi della montagna – Abbadia San Salvatore e Pian Castagnaio – inviarono compagni al Congresso che percorsero in bicicletta la lunga e faticosa strada ”. (Punto paas).

FOLLONICA– Ancora un congresso provinciale socialista, il XXVII°, è ospitato nella Casa dei Socialisti, qui più organizzati che altrove. Nell’ambito di questo, si dà spazio anche ad un comizio pubblico di solidarietà con i comunisti ungheresi nel quale parlano Grilli e Mariotti (DFDF). Viene eletto il comitato federale che comprende Tagliaferri, Palazzi, Francesco Agresta, Picchetti, Nesti, Longobardi e i follonichesi Spagnesi e Santini.

PALAIA – Nasce Arturo Passerotti, nome di battaglia Saetta, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 105ª Brigata Garibaldi (IRT).

1922

LIVORNO – Il corteo funebre  del ferroviere Carlo Gonnelli, deceduto sul lavoro a Potenza, viene assalito, nei pressi di Piazza del Cisternone, da una cinquantina di squadristi che sparano sulla folla: il loro stomachevole obiettivo sono i vessilli rossi che accompagnano alla sepoltura il compagno (RLL).

1931

TRIBUNALE SPECIALE – Il TSF Speciale si occupa di alcuni livornesi per i quali viene emessa sentenza di “non luogo a procedere“: Pasquale Cacciari, portuale nato a Tunisi nel 1903, il carrettiere Sirio Cavallini, i portuali Maruzzo Nardi e Mario Perossini, il muratore Gino Niccolai. Tutti sono però riconosciuti come individui pericolosi con l’invito alla polizia a procedere nei loro confronti con severi provvedimenti amministrativi: l’accusa era stata quella di appartenenza al Partito Comunista e di propaganda sovversiva (MdAL).

1933 

LIVORNOPer avere approfittato dei funerali del compagno di fede Mario Camici, organizzando una manifestazione antifascista, viene arrestato lo scaricatore di porto comunista Nello Malacarne che subirà una delle sue varie condanne, questa volta a 5 anni di confino (CPC). Arresto del meccanico comunista Oreste Lenzi per “Organizazione comunista“: subirà un primo confinamento per 3 anni (CPC).

1939 

TRIBUNALE SPECIALE – Sono 6 gli anni di galera inflitti al falegname comunista livornese Rodolfo Franchini, residente a Bagno a Ripoli, che sconterà la pena nel carcere di Castelfranco Emilia.

1944

BAGNORE – In questa frazione di Santa Fiora, sull’ Amiata, i partigiani requisiscono denaro e indumenti ( Questura GR telegramma 1775 ).

Località imprecisata – Alle ore 8,30 il partigiano ‘Brandano’ Cavicchioli, aggregato alla Lavagnini e ritenuto una spia, viene eliminato, dopo interrogatorio e processo, con questa motivazione “ Cercava di disertare, trafugando armi e munizioni e proponendosi di eliminare i suoi superiori. Elemento losco, a suo tempo si presentava a nome dei partigiani a rapinare fattori e contadini. E’ stato mandato al campo di concentramento col pieno consenso di tutti i membri della Brigata “. Brandano era stato arrestato una prima volta dai partigiani dopo essere stato sorpreso in Val di Cecina a razziare contadini a nome della Brigata; in considerazione della giovane età e delle origini proletarie, Carbonaro quella volta gli aveva salvato la vita. Con lui viene fucilato anche un complice, per qualche fonte il partigiano ‘Primo‘ di Follonica, trovato in possesso di un documento tedesco da cui risultava la sua vera identità ed il suo collaborazionismo con le forze di occupazione (PVM). Un’altra fonte parla del 26 marzo.

MANCIANO – In località Montauto, per non meglio precisati “eventi bellici”, muore il partigiano Serafino Lupi (BAM).

MONTEMAGGIO – In un rastrellamento di sorpresa , tedeschi e fascisti ( BPA rivela che a guidarli sul posto sono la spia fascista Bramante Lisi ed il figlio Cuset ) accerchiano una squadra partigiana di 21 uomini accampati al podere Giubileo costringendoli alla resa: i partigiani Enzo Busini di Colle V.E. ed Ennio Nencin di Certaldo tentano di fuggire ma sono uccisi. Durante lo spostamento fuggono Walter Bianchi ed è ferito Vittorio Meoni, poi arrestato, che rimarrà invalido nel tentativo di sfuggire al plotone di esecuzione. Gli altri 17 sono trucidati barbaramente in località Porcareccia. Le vittime sono: Angiolo Bartalini, Piero Bartalini, Emilio Berrettini, Enzo Busini, Giovanni Cappelletti, Virgilio Ciuffi, Franco Corsinovi, Dino Furiesi, Giovanni Galli, Aladino Giannini, Ezio Grassini, Elio Lapini, Livio Levanti, Livio Livini, Fulco Martinucci, Emilio Nencini, Orvino Orlandini, Luigi Vannetti, Onelio Volpini (RMAA ed altre).

 RADICONDOLI – Nel bosco di Cornocchia, una squadra partigiana comandata da Vasco Turchi cattura e giustizia sul posto il portalettere di Casole D’ Elsa, Luigi Pini,  nota spia repubblichina (RGB – TDP  e altre fonti). Per (RMAA) tale fatto avverrebbe il 30 marzo.

 S.VINCENZO – In località Cancellini viene costituita la sezione partigiana intitolata al partigiano caduto Silvano Benedici (CRT).

SUVERETO
– Sempre in località Caglio si ritrovano per riorganizzarsi partigiani provenienti dal grossetano: nelle settimane seguenti formeranno le sezioni Fidanzi, Gattoli e Meoni, che con la già costituita sezione Benedici, portano tutte i nomi di 4 dei 5 partigiani uccisi e seviziati al Frassine  (CRT).

1945

Luogo non indicato – Arresto del fascista Siro Mori di Torniella. Accusato di aver fatto parte di vari rastrellamenti cruenti, verrà assolto per insufficienza di prove, mentre per il reato di collborazionismo con l’invasore tedesco, usufruirà della c.d. amnistia Togliatti [Sentenza del 18/12/1946 e successive].

1952 

ROMA – Storie di ordinaria burocrazia … La Procura Militare della Repubblica ordina il “recupero delle spese di giustizia dovuto da Cerboni Elvezio” massetano, Medaglia d’oro della Resistenza, fucilato dai tedeschi a Pisa il 21.6.1944. Le spese di £ 1.257 si riferiscono ad un processo che lo stesso Cerboni sostenne nel 1937 e nel quale fu condannato, per il suo antifascismo, ad una lunga detenzione a Forte Boccea (LPP).

 1953

PISA – La Corte d’Assise manda assolti dall’accusa di omicidio i partigiani Sante Danesin (comandante III Brigata Garibaldi di Castellina Marittima), Ulisse Bongini, Aldo Dallari, Paolo Pannocchia, Giordano Giaconi (‘Vasco’), Nicolai Sizov, Elia Gambicorti, Eligio Benincasa, Sestilio Macedoni, Adeodato Bianchi, Balilla Biagi, Palermo Bacci e Santino Tonelli (PBA).