25 maggio

1843

PISA – Nasce il sovversivo Alamanno Cantoni (CSP).

1876 

PONTEDERA – Nasce Lavinio Magnani. Di professione sarto e di idee anarchiche, viene ammonito per propaganda antifascista nel gennaio 1927, poi prosciolto nel gennaio di un anno dopo e diffidato. Almeno fino al 1942 continua la vigilanza dei fascisti su di lui (CPC).

1879

SIENA – Nasce Mosè Davide Valech. Di religione ebraica, nel novembre 1943 sarà arrestato da mano fascista con la moglie Livia Forti, i figli Alba, Ferruccio e Morosina e deportati ad Auschwitz, da dove solo Alba farà ritorno (EIT).

1902

MASSA Marittima – Nasce Ilio Baroni, meccanico e anarchico. Residente a Torino come il fratello Giuseppe, è con lui arrestato nel 1937 quale maggiore responsabile del movimento anarchico nelle “ferriere piemontesi”. Confinato alle Tremiti per 5 anni, è liberato il 6 dicembre 1942 (CPC). Si unisce alla Resistenza come Comandante di Brigata nella 7ª SAP De Angeli, nome di battaglia ”Moro” e resta vittima durante un’azione il 26 aprile 1945 (IRT).

1905

RIPARBELLA – Nasce Azelio Tori, operaio, attivista anarchico condannato nel 1928 dal Tribunale Speciale del Fascismo a  1 anno per “Cospirazione”- Sentenza n. 98 del 21-9-1928  Pres. Saporiti – Rel. Buccafurri. [N.B. Nella schedatura del Casellario Politico Centrale, Azelio Tori risulterebbe nato a Cecina il 24 maggio 1905, data confermata anche dalla fonte RLL].

1907

BUTI – Nasce Rodolfo Bacci, antifascista processato dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).

1918 

GROSSETO – Il Tribunale processa in contumacia Curzio Iacometti, anarchico e disertore di Monterotondo Marittimo, per incendio doloso e apologia di diserzione, condannandolo a sei anni e sei mesi di carcere e a tre anni di vigilanza speciale (BFS).

1919 

LIVORNO – Fonti fasciste livornesi parlano di una conferenza organizzata dall’ Associazione Nazionale Mutilati cui avrebbe dovuto partecipare Mussolini come oratore. Alcuni ”sovversivi’ con alla testa Modigliani” disturbano “con improperi, urli ecc. ed invasero il palcoscenico dove vennero ricacciati a pugni …. Fra i sovversivi …. vi erano Bargagna, Piccinetti, Rosellini, Pagliai e tanti altri …” (LXX).

1920 

LIVORNO – Nasce Alberto Banchetti. Con il nome di battaglia “Gim“, sarà partigiano combattente il Liguria nel I° Battaglione Brigate- Sap (ILSREC).

1922

MANCIANO – Guidati dal fascista Arturo Romboli, gli squadristi di Manciano e Pitigliano si scontrano con i ”sovversivi” dando luogo a feriti e contusi: 2 comunisti restano colpiti da arma da fuoco mentre lo stesso Romboli è ferito all’inguine da una coltellata (SCA-BAM).

PIOMBINO – Il Prefetto di Pisa dà notizia del rinvenimento, dentro il cimitero di Piombino, di bombe e rivoltelle: sembra una delle classiche scuse architettate ad hoc per dare forza alla montante marea fascista (FAR).

1927

LIVORNO –Nuovo arresto del comunista Dino Frangioni per “propaganda contro i poteri dello Stato” (LDIIR). Intanto, al pastaio anarchico livornese Augusto Consani, i 5 anni di confino vengono commutati in ammonizione (LXX).

MONTOPOLI Valdarno – Per la sua attività politica, arresto del calzolaio comunista Angelo Fornai che subirà una condanna a 3 anni, 4 mesi di reclusione (CPC).

1928

Tribunale Speciale del Fascismo –  Il Tribunale Speciale condanna il sovversivo livornese Menotti Gasparri per propaganda comunista (RLL).

1931

RAVI – Arresto del manovale antifascista Edo Bonacchi per offese a Mussolini: non si conoscono lo sviluppo e l’esito del processo (CPC).

TRIBUNALE SPECIALE del FASCISMO – Presieduto da Saporiti, il TSF si occupa di 19 arrestati accusati di aver progettato la creazione di una squadra armata, come da rapporto della Questura labronica del dicembre precedente. Divisi in due gruppi, il primo giorno sono condannati i livornesi Rosolino Pelagatti, verniciatore, Fernando Ferrari, portuale, ed il lattaio marsigliese Oreste Baldi a 4 anni; Arturo Scotto, portuale, e Alcide Lotti, fornaio, a 5 anni; l’ operaio Pilade Lascialfari ed il ramaio Leonetto Ciolli a 2 anni. Assolti il pescivendolo livornese Giuseppe Ciabattini insieme ad un ceramista di Certaldo (MdAL).

1942

LIVORNO – La Commissione provinciale manda al confino per due anni  l’operaio Pierino Alessi di Rio d’Elba per “propaganda antifascista” e “offese a Mussolini” e il calzolaio Elfego Mannari di Rosignano Marittimo per “propaganda antifascista e disfattista” (RLL).

1944

Alta Maremma – Giungono in formazione presso la IIIª Brigata Garibaldi 6 nuovi elementi che vengono assegnati alla nuova sezione intitolata al martire Oberdan Chiesa, fucilato a Rosignano (RAM).

Alta Maremma – I partigiani delle bande del Gruppo Tirli distruggono un autocarro tedesco, uccidendo due soldati germanici (RGT).

CASAL di PARI – Il V° Distaccamento della Lavagnini sequestra e giustizia quattro militanti fascisti tra i quali il segretario del partito fascista repubblicano (PVM). Nei pressi del paese viene poi attaccata una colonna tedesca: 19 nazisti rimangono uccisi (PVM). Altre fonti: Catturati il segretario della sezione locale del PFR ed il suo vice (CRT). Un nucleo di gappisti del 2° Distaccamento della Brigata d’ Assalto “Spartaco Lavagnini” cattura il segretario ed il vice segretario politico del fascio repubblichino di Casal di Pari, passandoli per le armi per la loro attività e per essersi resi colpevoli dei rastrellamenti verso bande partigiane (RSL).

CASTELNUOVO di VAL di CECINA – La 2a squadra di Lupo e la 4a di Alioscia Bini della Brigata Boscaglia mitragliano e incendiano presso il ponte Campomurato un camion tedesco carico di materiale vario: l’autista riesce a fuggire (RGB – CRT – ACG ).

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Attaccato e distrutto un camion tedesco (CRT).

CECINA – Il SAP recupera armi dalla caserma dei carabinieri (CRT).

CIVITELLA PAGANICO – Partigiani della Lavagnini fanno saltare un ponte sul fiume Farma (PVM).

COLLE di VAL d’ELSA – I GAP della Val d’Elsa sabotano le linee telefoniche e telegrafiche (CRT).

GROSSETO – Alla mezzanotte scade il termine ultimo “concesso” ai ribelli per presentarsi presso le autorità fasciste o tedesche: tutti gli altri ” saranno considerati fuori legge e passati per le armi mediante fucilazione alla schiena ” (TMeS).

MASSA MARITTIMA – La Banda di Montoccoli e alcuni nuovi renitenti alla leva si uniscono alla Banda Camicia Bianca (CRT).

MONTALCINO – «Il 25 maggio u.s., alle ore 20, circa 1.500 banditi armati di mitragliatrici, fucili mitragliatori, mitra, moschetti, pistole e bombe a mano, dopo aver occupato le alture della zona “Pian dell’Asso” del comune di Montalcino, si presentarono nell’azienda agricola Meocci, asportando grano, formaggio e vino. I banditi, inoltre, obbligarono il colono a consegnare un cavallo con finimenti e tre agnelli. Poco dopo la banda abbandonò la zona, allontanandosi in direzione di Grosseto» (NGNR del 8/6/1944).

MONTEFOLLONICO – Passato per le armi un frate di un convento locale (CRT).

MONTIERI – Sui monti delle Carline, partigiani sbandati della nuova formazione  ” Dotto” si uniscono alla XXIIIa Brigata d’assalto Garibaldi “Guido Radi Boscaglia” (MOE). Elementi della IIIª Brigata minano e fanno saltare un ponte sulla rotabile Massa-Montieri (RAM).

MONTICIANO – Nella frazione di Tocchi, partigiani del 1° Distaccamento della Lavagnini  danneggiano con esplosivi il ponte sul torrente Gonna (BPA). “Nei giorni 25 e 26 maggio u.s., nelle frazioni Castello e Tocchi del comune di Monticiano, gruppi di banditi armati catturavano tutte le armi da caccia esistenti presso privati. Ilnumerocomplessivo delle armi sequestrate si ritiene che  ammonti a circa 20. I banditi si allontanavano in direzione di Grosseto“. (NGNR del 8/6/1944).

MONTISI – Il 4° Gruppo Bande penetra nella sede del PFR distruggendo la documentazione ivi conservata (CRT).

MONTORGIALI – Si costituisce la Banda di Montorgiali, operante nelle zone di Pancole, Montorgiali, Preselle, Polveraia. Al suo comando Domenico Corbelli. Numerose azioni pur in un breve periodo portano all’uccisione di 20 tedeschi ed alla cattura di 30 militari (RMAA).

NIBBIAIA – Partigiani della Oberdan Chiesa interrompono le linee telefoniche tedesche asportando 800 m di cavi (CRT).

PETROIO – Una squadra del 4° Gruppo Bande penetra nella sede del PFR distruggendone la documentazione (CRT).

RADICONDOLI – “Nella notte del 25 maggio u.s., numerosi banditi armati penetrarono nel magazzino ammasso cereali, sito in località Fornace del comune di Radicondoli, asportando circa 3.000 quintali di grano, che vennero caricati su autocarri e carri agricoli. Contemporaneamente altri banditi fecero macinare presso il molino di Corrado Pasquini 20 quintali di grano. I malviventi, nell’allontanarsi per ignota destinazione, lasciarono aperto il magazzino, dando così possibilità alla popolazione affluita diiompossessarsi di 20 quintali di grano, avena e attrezzi vari” (NGNR del 8/6/1944).

ROCCASTRADA – La Brigata Gramsci fa ingente bottino di armi e munizioni da un autocarro tedesco (CRT + PdR).

ROSIA – Partigiani della Lavagnini fanno saltare in aria il ponte sul fiune Feccia tra Rosia e Monticiano (BPA).

S.CASCIANO de’ BAGNI – I partigiani occupano gli ammassi granari vendendo grano alla popolazione e indennizzando il concessionario (CRT).

SEGGIANO – La Banda di Seggiano interrompe le linee telefoniche con Casteldelpiano (CRT).

SIENA – In coincidenza della scadenza del Bando di Chiurco con cui i fascisti imponevano alla popolazione la consegna delle armi da caccia, tutta la Brigata Lavagnini entra in azione con una serie di attacchi contro presidi e caserme, convogli e singole spie (PVM).

SUVERETO – La Formazione Comando della IIIª Brigata Garibaldi fa saltare un ponte a Montioni (CRT-RCR).

TORNIELLA – Il III° ed il VI° Distaccamento della Lavagnini minano la caserma della GNR di Torniella ma non riescono a conquistarla (PVM). Altri partigiani fanno saltare un ponte sul fiume Farma (BPA).

VOLTERRA – In un rastrellamento presso il paese, un milite fascista resta ucciso in uno scontro.

1946 

Luogo non indicato – Arresto del fascista grossetano Dino Papini: accusato di essere tra i fucilatori di Maiano Lavacchio, sarà scagionato da testimoni e quindi assolto per non aver commesso il reato [Sentenza del 18/12/1946 e successive].

1965

PIOMBINO – Sono processati e assolti ‘perché il fatto non costituisce reato’ alcuni ferrovieri denunciati in occasione degli scioperi dell’autunno 1964 ( CFC ).

1970

PISA – La polizia interviene con violenza contro famiglie che occupano alloggi sfitti (CFC).