24 novembre

1884 

LIVORNO – Nasce Garibaldo Tevenè. Fratello di Alfredo e di Cesare, maestro elementare, è iscritto al Pri dall’anteguerra. Viene arrestato il 16.7.1941 per diffusione di un libello antifascista e diffidato dopo un mese di carcere (CPC).

1892

LIVORNO – Nasce Filippo Filippetti, di Adriano, muratore anarchico membro del Gruppo Antireligioso “Pietro Gori” : sarà ucciso ai primi d’agosto del 1922 in uno scontro tra sovversivi e squadracce fasciste (RLL).

1896 

Isola d’ ELBA – Nasce Tullio Lombardi. Di professione meccanico, trasferitosi a Firenze, nel maggio 1942 è arrestato per organizzazione comunista e condannato dal Tribunale Speciale a 18 anni di reclusione nel carcere di Civitavecchia. Liberato nell’agosto 1943, diviene partigiano nel 1943-1944 (CPC).

1901

MONTEFOLLONICO – Nasce Edvino Fantacci. Operaio di idee comuniste, segnalato quale avversario del regime e residente a Roma, viene arrestato nel novembre 1926 allorchè, nel vedere lo scontro tra due vagoncini, commenta “Peccato non ci fosse in mezzo la testa di Mussolini“. La condanna è a 6 mesi di reclusione e 500 lire di multa. Nel 1942 risulta essere ancora vigilato (CPC).

1914 

LIVORNO – Nasce Ercole Luciano. Impiegato civile, con nome di battaglia «Formica», in Liguria sarà partigiano combattente con grado di maggiore nel “Comando di Zona” (ILSREC).

1919 

LIVORNO – Nasce Marino Rugi. Con il nome di battaglia “Otto“, sarà partigiano con grado di maresciallo nella Brigata Zelasco-Divisione Garibaldi Coduri, formazione per la quale cadrà nella lotta di Liberazione il 23 aprile 1945, combattendo a Lavagna (GE) (ILSREC).

1924

GAVORRANO – Nella frazione di Potassa, nasce Ennio Orsacchioli, partigiano “Ennio” combattente in Piemonte con la 4ª Divisione Autonoma Alpi, Brigate Val Tanaro e Val Casotto (IRT).

1925 

ASCIANO Pisano – L’anarchico Gino Guidi detto “il Magrino” ed il comunista Argentino Frediani, mentre si trovavano a bere all’osteria gestita da certa Ida, presso il Ponte di San Rocco, vengono insultati da una squadra proveniente da Agnano. I due antifascisti, estratte le rivoltelle, iniziano uno scontro a fuoco e ne fa le spese il fascista Duilio Cordoni, interventuto come paciere. Gli antifascisti riescono a sottrarsi alla furia delle camicie nere nonostante la profonda ferita ad una gamba del Guidi che il giorno seguente è arrestato e percosso dai carabinieri. Al processo, nonostante la dimostrazione che il proiettile che aveva ucciso il Cordoni fosse di un calibro diverso dalle rivoltelle degli antifascisti, il Guidi subisce una condanna a 11 anni. Solo in seguito si appurerà che il colpo era partito da un’arma dei fascisti (RMAA).

1928

LIVORNO – La Commissione per il Confino infligge al facchino Pio Coli, militante anarchico, 5 anni di estradizione da Livorno per avervi svolto attività politica contraria al regime. Coli sconta la condanna a Ponza (MdAL – RLL – CPC-LXX).

PORTOFERRAIO – Il muratore anarchico Armando Ridi viene ammonito come “oppositore del regime” (RLL).

1943 

GROSSETO – Il “capo della provincia” fascista Alceo Ercolani rende nota l’ istituzione di un campo di concentramento per ebrei nel Seminario vescovile di Roccatederighi. 2 giorni dopo un suo rappresentante stipulerà un contratto privato di locazione col vescovo Galeazzi (Prefettura di Grosseto – prot. 04874 Gab.).

MAIANO Lavacchio – In seguito ad una perquisizione domicilire nella quale viene rinvenuto materiale antifascista, Tullio Mazzoncini, Giuseppe Scopetani e Albo Bellucci sono arrestati e quindi deportati in Germania da cui solo il Mazzoncini ritornerà (MCN-RMAA).

POMARANCE – Arresto del dott. Salvatore De Jacovo, sfollato con la famiglia da Pisa a Pomarance, noto propagandista antifascista. Sarà trattenuto per 6 mesi (LAP).

1944 

CARMAGNOLA (TO) – Catturato, viene fucilato dai nazifascisti Trento Vannini, partigiano senese combattente in Piemonte nella 43ª Divisione De Vitis – Brigata Nebiolo (IRT).

GROSSETO – Il Tribunale condanna a pene variabili, fra i 21 mesi ed i 3 anni e 4 mesi di reclusione, 11 fascisti che nel febbraio del 1923 avevano obbligato 4 antifascisti a bere olio di ricino (CFC ).