2 novembre

1872 

CALCINAIA – Nasce l’anarchico Silvio Betti Carboncini. Trasferitosi a Campiglia marittima, viene arrestato nel 1898 per le proteste contro lo stato d’assedio. Vi muore nel 1918.

1875 

LIVORNO – Nasce Leopoldo Gennari. Venditore ambulante, residente a Milano, è arrestato il 18 agosto 1936 anche per la sua imprecazione “Fascisti imperialisti, dateci da mangiare”: confinato per 5 anni a Bianchi in Calabria. L’amnistia concessa per la nascita del principe lo libera il 5 marzo 1937. Diffidato, viene vigilato dai fascisti fino al 1942 (CPC).

1884 

PORTO S.STEFANO – Nasce ” De Pirro Eaco fu Vincenzo, residente in Francia, marittimo [ e repubblicano ] – Responsabile diserzione clandestina a scopo politico, vilipendio bandiera nazionale e altri reati – Connotati: statura alta, olivastro, capelli e occhi castani, naso gibboso, zigomi sporgenti ” ( Questura di GR – 18/10/1932 e 29/05/1934 + BDR pag.8 e 11 – Vedi Biografia R/esistenziale )

1902 

PIOMBINO– Nasce l’anarchico Marino Ripoli, esule in Francia.

1913

FOLLONICA – Appresa la vittoria, nel ballottaggio, del candidato socialista Merloni contro il conservatore Pallini … “il nostro Spagnesi viene fatto salire sopra un tavolo e costretto a parlare a oltre 800 persone invase da un indicibile entusiasmo. Di poi si formò un imponente corteo che al canto dell’ Inno dei Lavoratori percorse le vie principali del paese …”. (DFDF).

1917

CASTEL di PIETRA – Dopo un mese di convalescenza per l’ennesima ferita riportata nella Grande Guerra, l’anarchico Primo Menichetti decide di disertare e di unirsi alla Banda del Prete ( Vedi Biografia R/esistente ) .

1921

LIVORNO – Un ordigno esplode davanti alla casa dello squadrista Nazzareno Andrea Giovannucci ed un’altra bomba davanti al portone del fascista Vasco Fiorini, lesionando l’edificio (RLL).

RIO Marina – Squadristi di Piombino e di Livorno devastano la Casa del Popolo di Rio Marina: i carabinieri si guardano dall’ intervenire pur trovandosi la loro caserma nello stesso stabile (RLL).

1923

PIOMBINO – I fascisti aggrediscono il farmacista cattolico Silvio Mina (FAR).

1926

FOLLONICA – Varcato il cancello dello stabilimento Ilva per entrare al suo lavoro, il socialista Sergio Santini viene ignobilmente aggredito e percosso da 22 fascisti [tra di loro Gelli, Vanzi, Parlanti, Orlandini, Temperini, Gallo, Lorini, Paradisi]  che si accaniscono bestialmente anche sulla sua bicicletta e sull’ombrello sotto cui si riparava per la giornata piovosa. Santini ne avrà per circa 20 giorni di letto, al termine dei quali sarà costretto a fuggire da Follonica per ben 18 anni, senza poter mettere radici da nessuna parte, sempre inseguito dalle informazioni del fascio follonichese che lo faranno licenziare ovunque si occupi (MPL-RMR).

LIVORNO – Di notte, i fascisti vanno a prendere il vetraio Adolfo Minghi, sindacalista socialista reo di non piegarsi ai ricatti del “sindacato” fascista, nella sua abitazione in via Borra. Lo trascinano a forza in strada, nel tratto oscuro degli Scali Finocchietti cercando di spingerlo dentro un portone. Ma non fanno i conti con la sua reazione di uomo robusto e convinto ed il trambusto – dovuto anche alle grida del figlio Gaetano che si getta tra le ginocchia del padre piangendo ed urlando – svegliano il vicinato che accorre: troppi testimoni dunque ed i fascisti si rendono conto di non poter eseguire la loro turpe “sentenza“. Se ne vanno ma prima di abbandonare la loro preda, la bastonano selvaggiamente. A distanza di quanlche giorno, nel medesimo posto, viene trovato morto per una pugnalata il “sovversivo” Natale Betti, presidente dell’ Associazione tra scaricatori portuali (MdAL).

VADA – Verso le 21, in località Polverone, due fascisti chiedono conto al tabaccaio Destito Destri, davanti al suo negozio, delle critiche che avrebbe mosso al governo Mussolini. Interviene il figlio Mario armato di una rivoltella e padre e figlio riescono ad impossessarsi anche di un’arma dei militi che sono costretti ad allontanarsi, ritornando due ore dopo con altre cinque camicie nere. La stampa fascista riporta che a questo punto qualcuno spara dall’abitazione dei Destri facendo stramazzare feriti i picchiatori Ferdinando Cecchetti, Edoardo Zani e Zeffiro Vierucci. Da Vada arrivano altri fascisti che circondano la casa ingaggiando una sparatoria che si protrae fino all’una di notte, cioè fino al momento dell’arrivo dei Carabinieri. Solo allora i Destri si arrendono e vengono arrestati. Inizia la rappresaglia con l’incendio dell’abitazione. Nella notte muore in ospedale il fascista Ferdinando Cecchetti, precedentemente ferito alla testa (RLL). Fonte fascista, naturalmente riporta il fatto presentandolo scevro delle prepotenze provocatorie degli squadristi. ” Cecchetti Ferdinando, nato a Vada (Livorno) 5.2.1904 –[è] ucciso a Rosignano (Livorno), con un colpo d’arma da fuoco sparato da un antifascista“.

1942

SIENA – Per minacce a fascisti in un locale pubblico, è arrestato il falegname antifascista Lorenzo Burroni, poi confinato (CPC).

1943 

CASTAGNETO Carducci – Opportunatamente avvisati in tempo, alcuni membri della famiglia nobile Della Gherardesca riescono a sfuggire all’arresto da parte delle SS tedesche. I fratelli Guelfo e Ugolino si uniranno per diversi mesi ai partigiani nella zona del Berignone (PBA).

GRECIA – In un lager nazista, da deportato, muore il militare livornese Mario Soranzo (LXX).

GROSSETO – La Federazione dei fasci repubblicani si lamenta in una relazione perché ” … L’opera intrapresa da noi viene quotidianamente smantellata dal contegno arrogante e prepotente dei camerati tedeschi. Si svaligiano case e botteghe [ … ] si asportano merci, viveri, stoffe dai paesi”.