2 aprile

1886

CAMPIGLIA Marittima– Nasce Fernando Benedetti, comunista, residente in seguito a Genova dove fa il tramviere. Già segretario di una sezione del Partito Socialista nell’immediato dopoguerra, passa poi al Partito Comunista. Diffidato nell’aprile 1937 e poi ammonito per sottoscrizione in favore della Spagna repubblicana. Prosciolto per Natale 1937, iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Il 12 maggio 1940 viene internato a Manfredonia e solo dopo oltre 2 anni, nel novembre 1942, liberato in occasione dell’amnistia concessa per il ventennale del fascismo (CPC).

1887 

GROSSETO – Nasce Amedeo Pecci. Meccanico, è segretario del gruppo anarchico Germinal. Risiede a Roccastra ed è arrestato nel giugno 1921 per l’uccisione di un fascista, condannato a 21 anni di reclusione e vaga per numerosi carceri: Portolongone, Firenze, Imperia, Viterbo, Soriano del Cimino, Sulmona, Procida, Augusta, Turi e Civitavecchia. Dimesso dal carcere nel 1936 ma internato in casa di lavoro fino al giugno 1940, poi diffidato (CPC). Commissario politico della Brigata Gramsci nell’alto grossetano (RMR).

1888 

ROSIGNANO Marittimo – Nasce Alessandro Guelfi, di Guelfo. Falegname e anarchico, le polizie lo sorvegliano dal 1915 al 1935, anno della sua radiazione (PVQ,39).

1900 

CASTELNUOVO BERARDENGA – Nasce Giuseppe Massai. Residente in seguito a Siena, calzolaio e comunista, è attivo politicamente già dal primo dopoguerra. Nel novembre 1926 è condannato a 7 mesi, 15 giorni di reclusione per offese al capo del governo; a fine pena confinato (Ustica, Lipari) per 3 anni e sconta 6 mesi di carcere per violazione del regolamento. Liberato il 20 gennaio 1931, viene ripetutamente condannato nel periodo 1931-1938 per minaccia a mano armata, oltraggio, resistenza a forza pubblica. Arrestato il 24 ottobre 1938 per l’ennesimo alterco con i fascisti, viene confinato (Gasperina, Tremiti) per 3 anni, ridotti a 2 in appello. A fine pena, ancora trattenuto come internato a Monteforte Irpino. Probabilmente viene liberato nell’agosto 1943 (CPC).

1908

LIVORNO – Nasce Eustacchio Calvanico, calderaio e comunista. Arrestato il 20 gennaio 1935 per la sua appartenenza all’organizzazione comunista fondata da Scotto. Condannato a 2 anni dal Tribunale speciale, espìa interamente la pena a Roma e Civitavecchia. Arrestato di nuovo il 20 ottobre 1939 per attività comunista e di Soccorso Rosso, viene di nuovo condannato dal Tribunale Speciale a 5 anni di reclusione. Detenuto a Fossano, viene rilasciato solo dopo il 25 luglio 1943 (CPC + RLL).

PISA – Nasce Marino Fornaroli. Operaio antifascista, nel 1925 emigra in Francia e, nel febbraio 1937, viene segnalato tra i combattenti nelle formazioni antifranchiste fino al 1938, allorché rientra in Francia. Iscritto in Rubrica di Frontiera (CPC).

1912 

MONTICIANO – Nasce Ideale Tacconi. Di professione lattoniere, comunista, espatria col padre Angelo nel 1922 e viene iscritto in Rubrica di Frontiera per attività antifascita in Francia. Fermato al rimpatrio nel 1942, è internato a Monteforte Irpino. Liberato nell’agosto 1943 (CPC).

1922

CASTELDELBOSCO – Alvaro Fantozzi, segretario della Camera del Lavoro di Pontedera, mentre si reca a Marti ad un’adunanza della Lega Mista Operai, nei pressi di Casteldelbosco, viene affrontato da una squadra nera e freddato da tre colpi di pistola. Nel giorno del suo funerale, il prefetto Malinverno autorizza un forte concentramento di fascisti a Pontedera, dimostrando ancora una volta l’acquiescenza dell’autorità governativa al disegno eversivo fascista (RMMA-OSR).

PONTEDERA – Fonte fascista riporta il ferimento, presumibilmente ad opera di sovversivi, dello squadrista nero Vittorio Marroncini (o Marconcini) che sarà decorato per “ferita fascista” …

1923

LIVORNO – Un fascista bastona il sarto Rocco Rina perchè sorpreso a leggere L’Avanti! accanto alla propria casa, in via Vittorio Emanuele, procurandogli una ferita al braccio (RLL).

1924

LIVORNO – I fascisti costringono il comunista Ettore Ferrini a bussare alla porta del suo compagno operaio Narciso Chiellini nel popolare rione di Colline: la casa viene invasa così da energumeni che colpiscono Narciso Chiellini con 4 coltellate e lo bastonano riverso in una pozza di sangue sotto gli occhi della moglie. Chiellini, uomo robusto e deciso,  riesce a svincolarsi dalla morsa e salta dalla finestra con gli altri che gli sparano dietro. Ricoverato in ospedale, sopravviverà ai 30 giorni di degenza grazie alla sua forza fisica e d’animo straordinaria. Ma la sua sorte è ormai segnata: lo aspettano lunghi anni di emigrazione, carcere, miseria per lui e la famiglia (MdAL).

MONTEROTONDO Marittimo– Nasce Mario Cheli, partigiano che perderà la vita in un duro, lungo scontro coi nazisti proprio nelle campagne del suo paese natale.

1938 

LIVORNO – Arresto di Aramis Pavoletti, imputato di organizzazione antifascista. Per questo è condannato a 2 anni di confino. Troverà la morte in guerra a Creta nel 1941 (CPC).

1942 

SCORGIANO – Agostino Franchi, comunista nativo di Poggibonsi, viene attirato in un tranello durante una battuta di caccia, quindi circondato e preso sotto il fuoco da una decina di armi. Agostino, dopo decenni di persecuzioni cui aveva sempre opposto una forte reazione fisica, aveva giurato ai gerarchi fascisti di fargliela pagare definitivamente ( MAC ).

1944

BOCCHEGGIANO – Nella notte tra il 2 e il 3 aprile, come precedentemente concertato, i partigiani di Franco prima prelevano esplosivi indicati dai minatori, poi fanno saltare i compressori, l’argano ed il castello del pozzo di estrazione del Baciolo provocando danni che fermano l’attività per 20 giorni (TMV).

CASTIGLIONE d’Orcia –  “Il 2 corrente, alle ore 9, nelle località Spazzavento e Fossoluto del Comune di Castiglione d’Orcia (Siena), circa 30 ribelli armati, di sorpresa, disarmarono i [4] legionari della G.N.R. …” , rinchiudendoli in un vicino casolare. Altri tre militi sono disarmati. “I ribelli obbligarono il milite Quirino Romagnoli a seguirli, rilasciando in libertà gli altri“. Il conseguente rastrellamento operato dai fascisti dà esiti negativi (Notiziario GNR del 7, 8 e del 9/4/1944).

GERMANIA – Da internato militare nello Stammlager VI C con matricola 9918, in Nord Reno-Westfalia, muore per tubercolosi il soldato Liberto (o Liberato) Marcocci, nato a Trequanda il 27 maggio 1923 [DDS].

MONTIANO – ” Nella notte dal 2 al 3 Aprile 1944, ignoti asportarono da tre ponti della strada Montiano-Grosseto le tabelle indicanti la portata degli stessi.” (NGNR del 20 /04/1944).

MONTEPULCIANO – Alla Madonna della Quercia, la Banda della Val d’Orcia disarma 7 militi della GNR (CRT).

SAN DALMAZIO – Il capitano partigiano Elvezio Cerboni viene sorpreso nella casa della possidente Paolina Serafini Boscaglia, dopo una delazione: portato a Pisa, sarà fucilato il 21 giugno dai tedeschi (ACG-EEN67). Per altre fonti, l’ arresto avverrebbe il giorno successivo, 3 aprile 1944.

VOLTERRA – Arresto degli antifascisti volterrani Guglielmo Santi, Ezio Ciandri e Armando Benedici (ANPI Volterra).

1945 

MAUTHAUSEN – Da deportato civile nel lager nazista, muore il livornese Sergio Simonetti (LXX).