19 ottobre

1872 

MASSA Marittima – Nasce Luigi Marti. Antifascista trasferitosi a Torino, di professione magazziniere, il 26.3.1939 viene arrestato per offese al capo del governo, confinato a Mirabella Eclano per due anni, pena poi commutata in ammonizione in concomitanza del Natale del 1939 (CPC):

1887 

CASTELNUOVO BERARDENGA – Nasce Baccio Migliorini. Di professione “fabbricante di reti“, prima di risiedere a Siena espatria ed è segnalato quale aderente a Giustizia e Libertà in Francia, per cui viene iscritto in Rubrica di Frontiera. Arrestato al suo rimpatrio, nell’agosto 1938, è ammonito dopo 3 mesi di carcere, quindi prosciolto in ricorrenza del nalate 1938. Risulta ancora vigilato nel 1942 (CPC.

S.LUCE – Nasce Biondo Biondi, bracciante antifascista. Residente a Genova, è arrestato l’ 11 aprile 1937 per canto di Bandiera Rossa e confinato 4 anni (Tremiti). Prosciolto condizionalmente per il Natale dell’anno successivo, risulta ancora vigilato nel 1941 (CPC).

1910

S.CROCE SULL’ARNO – Gli anarchici organizzano uno sciopero generale, riuscito e partecipato, contro una processione religiosa (A – rivista anarchica).

1921 

CASTELL’AZZARA – Nasce Calvino Gagliardi, futuro partigiano della Banda di Montebuono e caduto a Montevitozzo il 20 maggio 1944 (BAM).

SIENA – Nasce Sergio Balsimelli, partigiano combattente in Francia con le Ffi/Forze francesi dell’Interno (ANPI Roma).

1922 

LIVORNO – Nasce Pietro Pecorini, nome di battaglia “Milli“, partigiano combattente con grado di sottotenente, in Liguria, nella Brigata Borrotzu- Divisione Giustizia e Libertà Matteotti. Assumerà il ruolo di Comandante di distaccamento (ILSREC).

1924

LIVORNO – Alessandro Iacoponi viene arrestato mentre cerca di riorganizzare, insieme a un gruppo di giovani antifascisti, la sezione giovanile comunista e durante la perquisizione della sua casa vengono sequestrati timbri, tessere e circolari del partito, indirizzate a lui e al fratello Natale Vasco, anche lui “accanito comunista” (Vedi Biografia R/esistenziale).

S.GIULIANO Terme – Nasce il partigiano Luigi Salani della Formazione Nevilio Casarosa (RMAA).

1925

PIOMBINO – “Il Telegrafo” riporta soddisfatto la visita del Re in Piombino e la sua passeggiata in una città pacificata con la violenza, quella stessa città che aveva ” forse gli operai più rossi d’Italia “, quella città dove ” su tutte le pareti delle officine, negli spogliatoi, nei refettori, spesso sulle machine stesse, non si leggeva che una scritta: Viva Lenin ! …” (FAR).

1926 

GROSSETO– Iniziato ad insegnare matematica e fisica al Liceo Ginnasio Carducci-Ricasoli, la dott.ssa Battistina Pizzardo ( compagna di Altiero Spinelli ) per un anno curerà, insieme ad Assunto Aira, l’organizzazione comunista grossetana prima di essere arrestata e detenuta per un anno (Aristeo Banchi – Si va pel mondo).

1927 

PISA – Nasce Natalino “Lino” Franceschi, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la Brigata Val Vermenagna della 1ª Divisione Giustizia e Libertà. (IRT).

1931 

FRANCIA – Adducendo motivi politici, il paese transalpino espelle l’anarchico Bernardo Mastioni, nativo di Sinalunga e già residente a Ribolla, lì rifugiatosi dopo la marcia fascista su Roma. Mastioni troverà rifugio in Belgio (BFS).

1935

PISA – Arresto dell’antifascista Marrigo Benedetti, comunista del gruppo clandestino diretto dal livonese Gori che viene tradotto nelle carceri di Don Bosco. La Commissione per l’Assegnazione al confino lo condanna a 5 anni, insieme a Giuseppe Fogli di Cascina (OSR).

Nello stesso giorno, per opposizione alla guerra di Abissinia e offese al capo del governo, è arrestato il calzolaio comunista Luigi Citella, conseguentemente confinato per 5 anni (CPC).

1940

BOLOGNA – La Commissione provinciale felsinea assegna al confino per 4 anni il venditore ambulante anarchico livornese Alfredo Cerreti per attività antifascista svolta all’estero (RLLL).

1943 

GROSSETO – Il Commissario straordinario fascista per la provincia, Alceste Ercolani, scrive al segretario nazionale del PFR perorando l’invio di un reggimento di paracadutisti tedeschi per “soffocare questi pericolosissimi focolai antifascisti e antitedeschi” sparsi per la Maremma. E’ soprattutto il nucleo che si nasconde nelle macchie di Montauto a preoccuparlo: secondo i  suoi calcoli, sono stimati in 500 tra militari italiani sbandati e partigiani nella zona tra Capalbio e Manciano, cui vanno aggiunti 60 inglesi e 9 russi ex prigionieri di guerra che collaborano con loro. Individuati come loro comandanti il capitano fiumano Curini ed il tenente Pirro (TMV-BAM).

MANCIANO – I fascisti tentano l’arresto di Sante Gaspare Arancio, coordinatore e capo del gruppo di partigiani del luogo, che riesce a sfuggire rocambolescamente con la moglie Virginia Cerquetti, incinta, ed il figlio di otto anni, rifugiandosi in località Poggialti (BAM).

SORANO – Nella notte tra il 19 ed il 20, un reparto motorizzato tedesco occupa la caserma dei carabinieri, sequestrando armi e materiali e arrestando i 4 o 5 militi presenti (BAM).

1944 

BOBBIO (PC) – Combattendo contro i nazifascisti con la IVª Brigata “Cattaneo“, resta ferito il partigiano pisano Ranieri Salvestroni, nome di battaglia “Rino” (UBO).

ROCCALBEGNA – In seguito al ferimento subito a Roccalbegna il 9 giugno ad opera dei militi repubblichini che cercavano di riprendere il paese dal controllo dei parigiani, decede Paolo Pollini che, pur iscritto PFR, come risulterà dal processo svoltosi a Grosseto nel 1945-1946, viene ferito da un milite fascista per motivi personali (BAM-SNFT ).