19 maggio

1883

PISA– Nasce Pietro Camilli, antifascista poi trasferitosi a Genova. Nell’ aprile 1937 processato e proposto per il confino per aver esaltato la Repubblica spagnola, gli viene comminata solo un’ammonizione (CPC).

1884

LIVORNO– Nasce Ferruccio Ferro, ebreo deportato dai nazifascisti e deceduto ad Auschwitz (EIT).

1893

LIVORNO – Nasce Franco Nunes, internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1894 

VICOPISANO – Masce Ranieri Taccola. Antifascista, risiede a Pisa dove fa il facchino. Condannato a 3 mesi di reclusione nel settembre 1936 per tentato espatrio a fini politici, per analogo motivo viene ammonito nel maggio 1937 ma prosciolto nel novembre stesso anno. Continua su di lui la vigilanza, almeno fino al 1941 (CPC).

1895

BIBBONA – Nasce Albino Zazzeri, anarchico, antifascista irriducibile, esule in Francia dove collaborerà con la Resistenza antinazista (Vedi Biografie R/esistenti).

1898

ORBETELLO – La polizia perquisisce la sede della Società Operaia di Orbetello e, pur non trovandovi nulla, ” Si fecero prelievi per i denari inviati tramile “l’ Avanti! ” agli scioperanti inglesi; circa azioni prese per la fonderia dei tipografi di Firenze; Circa certe spese fatte per la morte di Cavallotti ” (MDM).

1902

VOLTERRA – Nasce Guido Biondi, fuochista e comunista. Residente a Genova, viene diffidato nel 1932 per attività comunista. Dieci anni dopo, nel 1942, viene però radiato dal casellario politico, evidentemente allontanatosi da tempo dall’attività politica (CPC).

1903 

LIVORNO – Nasce Albino Superbi, nome di battaglia “Legrin“. Residente a Finale Emilia, muratore, già soldato mitragliere, è partigiano dal 1°/4/1944 al 30/4/1945 con la Brigata Remo. Ha funzioni di staffetta, di collegamento coi distaccamenti di Camposanto, di porta ordini ed informatore (UBO).

1904 

PIOMBINO – Nasce Ferrio Damiani, partigiano Furia, combattente con la Resistenza piemontese nella  20ª Brigata Casana (IRT).

1913 

CASTELLINA in Chianti – Nasce Enzo Mori, schedato anche sotto il nome di Ezio Mori. Risiede a Castelnuovo Berardenga  e fa il carabiniere. Viene arrestato il 17.9.1941 per disfattismo politico ed offese al capo del governo: condannato a 5 anni di confino che sconta tra Tremiti e Latronico fino al novembre 1942, quando è liberato in occasione del ventennale (CPC).

1915

FOLLONICA – Nell’imminenza dell’entrata in guerra dell’ Italia, una grande manifestazione pacifista si svolge a Follonica: gli oratori socialisti Spagnesi e Santini parlano del “più grande delitto che la borghesia italiana si accinga a commettere in danno del proletariato” (DFDF).

ROCCATEDERIGHI – Contro l’intervento italiano in guerra, la provincia di Grosseto è la più generosa di iniziative insieme a quelle di Pisa e Forlì. Il 19 maggio Il prefetto segnala disordini ed astensioni dal lavoro ” per direttive P.S.I. ” di minatori di Ribolla, Tatti, Gavorrano, Massa Marittima. A Sassofortino, per protesta, si arriva a tagliare i fili del telegrafo.  A Roccatederighi, invece, un corteo di circa 500 persone ( secondo la ricostruzione prefettizia )  disarma i carabinieri locali, li percuote, ne lacera le divise fino a che a stento i militi riescono a barricarsi all’ interno della caserma. L’indomani rinforzi da Grosseto portano all’arresto di 4 dimostranti, 3 dei quali sono Antonio Gamberi, Torello Salvestroni e Samuele Passeri (MDM).

1919 

SIENA – Fonti fasciste “lamentano” che i sovversivi nella strada di Porta Ovile aggrediscono e bastonano a sangue due cittadini patrioti; presso al Casino dei Nobili vengono aggrediti il cassiere Comunale Nello Cesari ed il commerciante Guerrini Gino. L’agente daziario Giunti Francesco rimane miracolosamente incolume da un colpo di rivoltella sparato dal Cesari contro il bolscevico Brecchi.

1921

GROSSETO – Per il dilagare della violenza fascista e per impedire adeguate risposte dei lavoratori, con una lettera ai sindaci della provincia, il Prefetto vieta “pubblici comizi, riunioni e processioni pubbliche di qualsiasi natura” (PIA).

PISA – Da un telegramma riservatissimo del Prefetto di Pisa si ha la conferma del ruolo interessato del principe Ginori nella formazione del fascismo locale: “… gran parte delle azioni fasciste fiorentine nel volterrano era promossa e finanziata dal senatore principe Ginori Conti che ha larghi interessi agricoli e industriali da tutelare in quella plaga ove era abituato ad esercitare dominio a  tipo feudale “. In queste azioni, il principe si avvale della peggiore delinquenza comune (ACG).

1923 

PIENZA – Nasce Lorenzino Valentino, nome di battaglia Tino, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 1ª Divisione Langhe dal 4.9.1944 all’ 8 maggio 1945 (IRT).

1937

LIVORNO – Il facchino Alfredo Belli tenta di evadere dalla galera-Italia nascondendosi sul piroscafo sovietico ”Decabrist”, in partenza per Poti, Russia meridionale. Scoperto quando la nave è ormai al largo, il sovietico comandante lo consegna alle guardie fasciste di un motoscafo del Commissariato del porto livornese: Belli è arrestato per espatrio clandestino (RLL).

1944

 

Alta Maremma – Sei nuovi partigiani entrano nella IIIª Brigata Garibaldi e vengono assegnati alla sezione Meoni (RAM).

ARCIDOSSO – Partigiani del Distaccamento Arcidosso ( Formazione Alta Maremma ) sorprendono i militi GNR nella ” Colonia minori sfollati “: catturati 4 moschetti, 16 bombe a mano e 4 paia di scarpe (CRT).

BADIA S.QUIRICO – Alle ore 20, lungo la via Cassia, “circa 50 banditi armati” fermano un’autovettura con a bordo militi repubblichini, due dei quali vengono disarmati, spogliati e lasciati poi in libertà” (NGNR Gnr del 2/6/1944).

GERMANIA – In seguito ad incursione aerea su Braunschweig in Bassa Sassonia, muore il deportato Angiolo Fabiani (S.Giuliano Terme 10.04.1913), caporalmaggiore di fanteria, internato nello Stammlager XI B / Kommando 6226 – Matricola 197317 [DDS].

LIGURIA – In località Fontanafredda di Masone (GE), nella c.d. Strage del Turchino, i nazifascisti fucilano per rappresaglia 59 resistenti. Tra di loro anche il partigiano “Ivo” Giulio Cannoni, nato a Serre di Rapolano (ILSREC).

PAGANICO – I partigiani asportano armi dal comando della P.S.  repubblichina (CRT).

RADICOFANI – In loc. Contignano, disarmati 2 militari tedeschi dalla formazione Capecchi (CRT).

S.GIMIGNANO – Al podere Borghetto, i GAP della Val d’Elsa uccidono il commissario prefettizio di Poggibonsi che rivestiva anche il grado di aiutante della GNR (CRT).

S.QUIRICO d’ORCIA – In località Abbadia, assalita un’auto con 4 militi GNR a bordo (CRT).

SCANSANO Ribelli asportano dinamite sia dalla miniera di Baccinello che da quella di Cerreto Piano (CRT).

TREQUANDA – “Alle ore 18, circa 15 ribelli armati catturarono lo studente Mario Bruscoli, di anni 18, figlio dell’ex commissario politico del suddetto comune” di Trequanda: il giorno dopo il padre paga un riscatto ottenendo la liberazione del figlio (NGNR del 2/6/1944).