10 maggio

1869 

FAUGLIA – Nasce Orazio Romboli. Facchino trasferitosi a Livorno (padre dell’antifascista Natalizia), è consigliere comunale socialista a Livorno nel 1920, nonché animatore dell’occupazione delle fabbriche. Nel novembre 1926 è diffidato e incluso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Vigilato fino al 1943 (CPC).

1878

PISA – Due cortei con 600 operai guidati dagli Internazionalisti, provenienti da Porta a Piagge e da Piazza S.Caterina, si incontrano sotto la prefettura intorno alle 12,30 al grido di “pane e lavoro” e consegnano al Prefetto una memoria per chiedere l’interessamento del governo alle condizioni disagiate dei lavoratori (ALS).

ROSIGNANO Marittimo – Nasce Umberto Lorenzini, di Giuseppe. Barrocciaio residente a Genova, anarchico schedato e sorvegliato dal 1902 al 1935, anno della sua radiazione (PVQ,42).

1890

NAVACCHIO –500 donne lavoranti a domicilio formano un corteo che, lungo la via Fiorentina, incita le operaie delle varie fabbriche ad uscire ed unirsi allo sciopero. L’invito viene raccolto nelle fabbriche Pacchianti, Ciucci, Pozzolini, Brusik, Fratelli Remaggi. Seguono, dopo vari scontri con la forza pubblica, anche alcune devastazioni delle abitazioni dei proprietari con numerosi danni. Nonostante 10 arresti, lo sciopero porta  alla concessione di seppur minimi aumenti salariali (ALS).

1903

PISA – Nasce Gino Bellini, bracciante, schedato sia come anarchico che come comunista. Espatriato nel 1931, entra in contatto con l’ambiente dei fuorusciti in Francia; fermato al rientro in Italia nel settembre 1938. Ammonito nell’aprile 1941, poi richiamato alle armi (CPC).

1919

ABBADIA di MONTEPULCIANO – I socialisti organizzano una manifestazione di simpatia al capopopolo di quella zona prof. Viciani (Stria del fascismo senese – Chiurco).

1922

PIOMBINO – In piazza Dante, fascisti e sovversivi si affrontano a revolverate. La sede del fascio viene perquisita infruttuosamente dai carabinieri (RLL).

S.ROMANO – Fonte del ‘ventennio’ segnala che lo squadrista Elio Lapi ha la peggio in uno scontro: sarà successivamente decorato dal regime potendo vantarsi del riconoscimento di ”Ferita Fascista”.

VOLTERRA – Inizia il processo a Aurelio Becherini ed altri campigliesi accusati di aver aggredito, il 5 e 6 giugno del 1921, Aristide e Ugo Biagi e Guido Guidi, di aver ferito a bastonate l’avv. Giovanni Bussotti e di avere tentato di uccidere l’esponente fascista Pietro Pelamatti. Quasi tutti gli imputati, nove giorni dopo, saranno condannati a pene che variano dai 3 ai 13 mesi di galera (RLL).

1927

LIVORNO – Il Tribunale labronico condanna a due mesi di reclusione l’operaia antifascista Ada Francini (Livorno, 4/4/1905) e la casalinga anarchica Ermelinda Pratesi (Livorno 1/6/1898) per grida sediziose (RLL).

1936

PORTO AZZURRO – Il bracciante portolongonese Aladino Frangini emigra clandestinamente in Corsica, partendo dalla spiaggia di Naregno (o da quella del Lido) sulla barca a vela ”San Francesco”, insieme al pescatore Carmine Fiore e ai braccianti Giuseppe Cecconi e Umberto Matacera. Al loro fermo in Corsica i quattro dichiarano di essere espatriati perchè antifascisti e disoccupati (RLL).

1944

ABBADIA S.SALVATORE – (Data presunta indicata come “verso il 10  maggio”). Inviati dalla Federazione del PCI senese, al VII° distaccamento Ovidio Sabatini di “Faro” si aggiungono alcuni partigiani, tra i quali Francesco Pipitone ( Cecco il Tunisino ) e Sestilio Pedani ( Carbonaro o Kiro ) che rivestirà il ruolo di commissario politico (AOC).

Alta Maremma – Secondo incontro del comandante Chirici col maggiore Bruno Petriccioni del Comando del settore C del Raggruppamento Monte Amiata: viene estesa la zona di influenza della formazione diretta dal Chirici che, d’ora in poi, va da Castiglione della Pescaia a Bolgheri (RAM).

ARCIDOSSO – E’ rioccupata la loc. Fonte alle Monache da un gruppo di 40 partigiani sotto il comando di Porthos della Brigata S.Lavagnini (CRT).

CASTELLINA Marittima – Il Distaccamento Bucci attacca una pattuglia tedesca uccidendo un maresciallo delle SS (CRT).

GROSSETO – Nonostante lo sforzo propagandistico, i fascisti devono registrare un fallimento completo circa il reclutamento forzato di manodopera al servizio degli occupanti nazifascisti. Nel Comune di Grosseto, a questa data, su 5.342 precettazioni, si presentano solo in 981 dei quali 600 vengono esonerati per vari motivi, 311 risultano inabili alla visita medica e soltanto il ridicolo numero di 70 unità sono le persone reclutate per il lavoro in provincia, dei quali 22 vengono inviate in Germania (TMV).

MASSA Marittima – In località Poggetti, ritrovamento del cadavere del fascista cavalier Giacomo Marzano, detto Barbetta o Barba, fattore della tenuta Perolla, prelevato dai partigiani nel marzo precedente (EEN e altro).

MENSANO –  Nella notte, la squadra partigiana comandata da “Leone” blocca, sulla strada Radicondoli-Siena, l’autobus di servizio sulla quale la rete informativa aveva segnalato due fascisti (Ferdinando Naso e Ivo Andreaus) in missione per chiedere rinforzi. Proceduto al riconoscimento, i due repubblichini vengono giustiziati. La stessa corriera viene usata da uomini della compagnia di Stoppa per portarsi a Radicondoli ed aprire il silos dell’olio. Lo scontro a fuoco che ne consegue provoca la ritirata di carabinieri e militi fascisti: ben 8 quintali di olio vengono requisiti e, con carri, trasportati da Anqua sulle Carline (secondo altre fonti, episodio accaduto il il 27 maggio) (RGB – TdP – CRT).

MONTALCINO –  Attacco partigiano: “… verso le 21,30, in Montalcino (Siena), 10 ribelli armati tentarono di penetrare nella locale casermetta della Gnr, ma la pronta razione dei militi mise in fuga i malfattori. Nessuna perdita da ambo le parti” (NGNR del 14/51944).

MONTINGEGNOLI – Il tenente partigiano Stoppa, con la sua compagnia di 60 uomini, bloccate le quattro strade di accesso, occupa il silos di Montingegnoli da cui vengono asportati circa 3.500 quintali di grano. Una parte di questo, con un camion requisito, viene portato a Travale e nascosto in depositi predisposti. Circa 1.500 quintali sono consegnati ai contadini accorsi compatti con numerosi carri trainati da buoi per nasconderlo nei propri poderi e poterne usufruire nella misura del 50 %. In tal modo è possibile fare affidamento su forti quantitativi di grano sparpagliati in un gran numero di luoghi differenti, evitando la concentrazione in un magazzino unico. Il resto viene distribuito alla popolazione accorsa (RGB-SUP).

ROCCASTRADA – Requisita dai partigiani una fattoria di aderenti al PFR in località Torriana (PdR).

SAMPRUGNANO [Semproniano] – Il 7° Gruppo Bande espropria il locale silos distribuendo viveri alla popolazione (CRT).

TREQUANDA – Catturato un milite GNR dalla Banda della val d’Orcia (CRT).

1945 

Luogo non indicato – Arresto del fascista amiatino Sestino Ciacci. Accusato di collaborazionismo col nemico invasore, rientrerà nella c.d. Amnistia Togliatti  [Sentenza del 18/12/1946 e successive].

1945 o 1946 

Luogo non indicato – Arresto del fascista Francesco Butteroni di Cana. Accusato di aver avuto parte attiva nel rastrellamento di Murci e della morte dei partigiani Canzanelli e Conti, viene assolto, mentre per il reato di collaborazionismo con l’invasore tedesco, usufruirà della c.d. amnistia Togliatti [Sentenza del 18/12/1946 e successive].