1 ottobre

1885 

S.MINIATO – Nasce Nello Lari. Contadino e comunista, residente a Ponte a Elsa, nel settembre 1931 viene arrestato per diffusione di volantini comunisti. Liberato previa diffida, tuttavia nel 1934 è radiato dal casellario politico, evidentemente non ritenuto più pericoloso per il regime (CPC).

1889 

ASCIANO PISANO – Nasce il bracciante comunista Ranieri Bonaguidi “Ovidio“, volontario delle Brigate Internazionali. di Domenico. E’ segnalato come combattente delle Brigate Internazionali nel gennaio 1937 e incaricato del servizio postale ad Alicante. Forse alla fine della guerra si trasferisce negli USA (ISGREC – CPC ex AICVAS).

1892

S.GIULIANO Terme – Nell’allora Bagni S.Giuliano, nasce Italo Cardelli, meccanico e militante comunista. Attivo nell’immediato dopoguerra, si trasferisce a Sestri nel genovese e nel novembre 1926 subisce 3 mesi di carcere per omessa denuncia d’armi. Il 27 gennaio 1928 è arrestato ” appartenenza al PCI, diffusione di notizie tendenziose all’estero ” e condannato dal Tribunale Speciale a 4 anni di reclusione scontati a Civitavecchia e Sulmona. Dopo aver rifiutato di associarsi a una domanda di grazia inoltrata dal padre, viene liberato a fine pena il 26 gennaio 1932 (CPC).

1896 

CASTELNUOVO della Misericordia – Nasce Lesbo Cusco Morelli, di Jacopo. Facchino anarchico, residente a Livorno, per la sua attività politica è sorvegliato dal 1915 al 1939, anno della sua radiazione dal casellario Politico (PVQ,49).

1897 

LIVORNO – Nasce Lanciotto Bini, militante anarchico molto attivo, tenace oppositore sule in Francia dal 1924.

1899

ASCIANO Pisano – Nasce Ranieri Bonaguidi, combattente in Spagna nelle Brigate Internazionali (OSR).

LIVORNO – Nasce Dina Bona Attal, ebrea deportata dai nazifascisti e deceduta ad Auschwitz (EIT).

1920

GROSSETO – Ucciso dai carabinieri un socialista che con alcuni compagni cantava ‘Bandiera Rossa’ dinanzi alla caserma, in segno di solidarietà con un arrestato (SQU).

1927

PIOMBINO – Seguendo l’esempio dello stabilimento Ilva, anche la Società Anonima Populonia riduce i salari operai del 10% (FAR).

1930

LIVORNO – Nasce Elios Natale Levi, ebreo deportato dai nazifascisti e deceduto ad Auschwitz con il padre Adamo e la madre Amelia Caden Bardavid (EIT).

1943 

CECINA – A Marina, un ufficiale tedesco estrae la pistola per allontare persone che sostano davanti a un automezzo in manovra ed uccide Pierina Ferretti di 43 anni  ( SNFT ).

COLLESALVETTI – Si costituisce il nucle partigiano che opererà tra Parrana, Nugola e Colognole come 2° Sezione del Distaccamento di Gello della 3a Brigata Garibaldi  (CRT).

PROCCHIO – Sulla spiaggia, i tedeschi del tenente Cheburek – «…per ragioni ignote anche alla Direzione degli Stabilimenti Penali di Pianosa…» – fucilano 14 ergastolani dello stabilimento penale di Pianosa, seppellendoli poi nella solita fossa comune ( SNFT ). Per altre fonti il fatto avvenne il giorno 14.

1944

AUSCHWITZ – Nel lager nazista  dove è deportato, muore l’ebreo livornese Arnoldo Pesaro (1900) (LXX).

Luogo non indicato – Arresto del fascista follonichese Lidio Cipolli: accusato di far parte del rastrellamento che catturò e fucilò a Maiano Lavacchio 11 renitenti alla leva disarmati, verrà assolto per insufficienza di prove, mentre per il reato di collaborazionismo con l’invasore tedesco, usufruirà della c.d. amnistia Togliatti [Sentenza del 18/12/1946 e successive].

PITIGLIANO – Si ricostituisce il CLN pitiglianese con il socialista Pietro Bocini come presidente e, come membri, il comandante partigiano Pietro Casciani, Gino Servi in rappresentanza del PCI, Elio Desideri del PSI e Silvano Casarosa per la DC (BAM).

S.GIULIANO TERME– Nel territorio comunale, Irmo Bedini è vittima dei nazifascisti (Progetto Memoria – Regione Toscana ).

1945 

RIBOLLA – Il grisù fa strage di minatori: perdono la vita Ugo Nesi, Lino Bianciardi, Ferruccio Bortoli, Giovanni Tortoli, Edo Baldanzi, Giuseppe Vegliò, Mario Spano, Carlo Babboni, Donato Andreani, Argenio Menichetti, Alfredo Martinelli e Giorgio Montagnani. Nella stessa occasione muoiono anche Adelmo Santi, colpito dalla fune dell’arganetto, e Andrea Lagi, caduto nella discenderia (LEL).

1975

PISA – Sono condannati a 6 mesi di reclusione, con i benefici di legge, il capitano e l’agente di Ps che avevano testimoniato il falso sulle circostanze della morte di Franco Serantini.