1 maggio

1882

CASTELNUOVO di Val di Cecina – Nasce Igino Serenari, antifascista comunista, tra i fondatori del CLN locale (PBA).

1885 

LIVORNO – Nasce Ferdinando Tucci Veneziani. Di professione fonditore, è in Francia dal 1912 e, nel 1938, è iscritto in Rubrica di Frontiera per attività antifascista svolta all’estero. Fermato al rimpatrio nel maggio 1941, viene diffidato dopo un mese di carcere. Muore il 29.11.1942 (CPC).

SIENA – Nasce Ezio Francioni. Industriale repubblicano, trasferitosi a Milano, nel maggio 1939 sarà ammonito per offese al capo del governo (CPC).

1888

TORRITA di Siena– Nasce Giuseppe Brandini, operaio. Residente a Sinalunga, già socialista passato al PCI nel 1921, il 17 febbraio 1927 viene arrestato per organizzazione comunista, condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione (Parma) dal Tribunale Speciale. Liberato il 3 giugno del 1928, 4 anni dopo viene radiato dal Casellario Politico, evidentemente non ritenuto più pericoloso o riconciliatosi col regime (CPC).

1889 

RADICONDOLI – Nasce Manfredo Castellini, futuro patriota “Lince“, collaboratore della Brigata Sap Ivrea dall’ 1.11.1944 al 7.06.1945.

1890

LIVORNO – Arresto di Pietro Gori con l’accusa di aver organizzato gli scioperi nella città labronica. Sarà condannato a un anno di reclusione.

MASSA Marittima – La zona mineraria massetana è una delle prime in Toscana a festeggiare il 1° Maggio, seguendo così le indicazioni fornite pochi mesi prima dai due congressi internazionali di Parigi (MDM).

1891

CAMPIGLIA Marittima – In conseguenza dello sciopero nazionale, scoppiano incidenti fra i dimostranti e le forze dell’ordine (ALS).

PIOMBINO – Anche a Piombino gli scioperanti si scontrano con le forze dell’ ordine (ALS).

VALDELSA – Tra i primi in Italia, i lavoratori di Colle, S.Gimignano, Castelfiorentino e delle campagne, si ritrovano a celebrare  la festa internazionale del Lavoro (BPA).

VICOPISANO – Rilevanti astensioni dal lavoro per lo sciopero generale (ALS).

1893

PISA– Esce il numero unico “Primo Maggio” con motto ” Abbrutimento ed ignoranza dal prete. Patibolo e servaggio dal despota – La patria del lavoratore è dove si trova il pane “. Viene stampato dalla tipografia Matteucci, redattore responsabile ne è Valentino Misuri (ALS).

1896

PISA – Nasce Gabriella De Cori, ebrea arrestata a Prunetta presso Pistoia, deportata dai nazifascisti e deceduta ad Auschwitz (EIT-CDE).

1897 

PISA – Nasce Cesare Salvestroni, co-fondatore del Partito d’Azione a Pisa e responsabile militare del CLN della Provincia di Pisa dall’8 settembre 1943. Catturato dai nazisti nel maggio 1944 e deportato prima a Mauthausen e poi a Ebensee, dove muore il 2 marzo 1945. Azzurro della Nazionale di tiro a segno nella categoria di pistola libera, da giovane era stato anche portiere di calcio del Pisa e canottiere della Società Arno.

1899 

MASSA Marittima – Numerosi socialisti e alcuni repubblicani festeggiano il 1° Maggio nelle campagne massetane, essendo vietate dal Prefetto le manifestazioni nei centri abitati: ma i lavoratori di Tatti, Boccheggiano, Roccatederighi e Massa Marittima si vedono negare anche questa possibilità allorchè iniziano, dopo il pranzo popolare, a raccogliere fondi per gli scioperanti di Molinella. Il maresciallo dei carabinieri disperde la riunione, sembra affermando ” Vi darò io la repubblica, il socialismo e l’anarchia; silenzio e  avanti, quattro alla volta, altrimenti faccio volare le palle !” (Etruria Nuova del 8/5/1899- MDM).

1901

MASSA Marittima – I minatori massetani che lavorano nelle miniere di rame di Fenice Capanne e Poggio a Guardione e in quella di ferro della Valdaspra, si riuniscono all’aperto per approvare il regolamento della Lega di Resistenza approntato da un comitato provvisorio (MCN).

PISA – Al Velodromo Stampace, comizio di inaugurazione della nuova Camera del Lavoro cui partecipano migliaia di lavoratori. Tutta la città è bloccata dallo sciopero. Parlano il vecchio internazionalista Pilade Fantasia e Virgilio Mazzoni (ALS).

1902

S.MARIA a MONTE – Nasce Anchise Carli, da Pietro e Maria Giovannetti. Emigrato nel 1923 in Francia, risiede ad Ollioules (Var). Iscritto in Rubrica di frontiera per attività comunista. Nell’ottobre 1936 si arruola in Spagna, prima nel Battaglione Garibaldi (con cui partecipa a tutti i combattimenti) poi come sergente della Brigata Garibaldi. E’ ferito al braccio destro durante un combattimento sull’Ebro il 5/9/1938 a Sierra Cabals. Rientrato nel il 17 gennaio 1939 in Francia con un convoglio di feriti. Ospedalizzato a Marsiglia fino al 1/4/1939, in seguito ritorna a Ollioules. Arrestato una prima volta il 20/10/1940, è rinchiuso nel forte di S. Catherine a Tolone ma liberato già il 28/10/1940. E’ arrestato una seconda volta il 20 gennaio 1943 e internato a Vernet (settore C, baracca 62, n. di matricola 10490). Motivo dell’internamento: militante comunista e notorio propagandista che diverrebbe pericoloso in caso di disordini interni; si dichiara antifascista e simpatizzante socialista. Trasferito sul confine per la consegna alle autorità italiane il 18/7/1943, riesce presumibilmente a fuggire; viene arrestato nuovamente a S. Jeanne de Maurienne in Savoia il 27/11/1943 ed è internato una seconda volta a Vernet (settore B, n. di matricola 11578). Chiede di essere assegnato a una CTE ma è invalido per la ferita al braccio del 1938. Il 30/6/1944 è consegnato alle autorità tedesche: viene deportato in Germania con il “”train fantome”” partito da Bordeaux il 9/8/1944. Imprigionato a KL Dachau (n. di matricola 94206) è liberato il 29/4/1945.” (AICVAS-OSR).

1904

FOLLONICA – Durante le celebrazioni del 1° maggio, sotto la regia del socialista Franco Caramelli, licenziato dalle fonderie per aver chiesto un aumento salariale, i carabinieri si danno ad un’infruttuosa caccia all’anarchico con l’unico risultato di interromperne il comizio. Per i socialisti, parla nel pomeriggio Gio Batta Santini (DFDF).

1905

SIENA– Inaugurazione della Casa del Popolo senese: sebbene fosse stata salutata come un “monumento” del socialismo senese, in realtà la sua costruzione fu effettuata esclusivamente in virtù della volontà politica e del supporto finanziario dei ferrovieri (Camera del lavoro-CGIL di Siena).

1906 

LIVORNO – Nasce Alberto Gabbrielli, “Lupo“, partigiano combattente nella Resistenza piemontese, con il compito di comandante di brigata, nella 99ª Brigata Garibaldi (IRT).

1907

GROSSETO– Comizio tenuto dall’ anarchico Enrico Marcucci.

1908

PISA – Nasce Giangiacomo Gallico, antifascista internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1912

FOLLONICA – Le autorità proibiscono il corteo proletario ma i socialisti riescono comunque a far svolgere un comizio in piazza con l’on. Giovanni Merloni (DFDF).

SIENA – Corteo di associazioni sindacali e politiche per protestare contro la spedizione militare italiana in Tripolitania (Libia) (CLS).

1914

ABBADIA S.SALVATORE – Con una grande festa, viene inaugurata la sezione socialista del paese (Consultacultura 2003).

FOLLONICA – “Per uno dei soliti ingiustificabili arbitri della polizia” il corteo per celebrare il 1° Maggio va all’aria ma le forze che si richiamano al mondo del lavoro, almeno il comizio riescono a tenerlo nella centrale Piazza Sivieri dove parlano Idalberto Targioni e l’avvocato Magrassi (DFDF).

1915

RIBOLLA – Per protestare contro la guerra in corso, i minatori di Ribolla si riuniscono approvando il seguente o.d.g.: ” I lavoratori (…) convenuti a convegno campestre nella data del 1 maggio, mentre protestano altamente contro le velleità interventiste del governo di Calandra, riaffermano il diritto alla vita e mandano un grido di esacrazione alla guerra maledetta che da oltre 8 mesi funesta i campi d’Europa ” (MDM).

1917

FOLLONICA – La Festa dei Lavoratori è celebrata con un comizio tenuto dal deputato socialista Merloni (DFDF).

1919

FOLLONICA – I socialisti Ottorino Gino Spagnesi e Gio. Batta Santini tengono una conferenza per ricordare la Festa internazionale del Lavoro. Alla fine i giovani compagni presenti sottoscrivono 71 £ per L’Avanti! : Mameli Agresta, Torquato e Milziade Bicchi, Gino Buonomini, Gino Bartoli, Pirro Bartolini, Raffello Ieri, Angiolino Pecchia, Adolfo Pedani, Pellegrino Gasperini, Ottavio Rossi, Sergio Santini, Garbato Garbati, Alvaro Gesi, Luigi Benini, Umberto Banti, Gino Castelli, Fiore Carapelli, Aristide Chiappelli, Silvio Ferri, Fedele Nicoletti, Romano Romagnani, Alfredo Pierini, Bruno e Aldo Montalti, Curzio Bencini (RMR/fb).

LIVORNO – Nasce Fernando Scano, nome di battaglia Gigo, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 100ª Brigata Garibaldi  (IRT).

1920

RIO nell’ Elba – Viene inaugurata una lapide dedicata a Pietro Gori (A).

1921

PIOMBINO– I fascisti feriscono l’operaio Mario Casini che, seppur individualmente, aveva reagito ad un’aggressione squadristica. Sarà per questo condannato. Nella vile azione, i fascisti feriscono anche una giovinetta (FAR).

PISA – I rari treni che viaggiano durante l’imponente sciopero sono vigilati da fascisti armati e spesso bersagliati da fucilate esplose da ”sovversivi”. Sulla linea Pisa – Viareggio vene colpito il fascista diciannovenne Pacino Pacini che morirà l’indomani. Per ritorsione è bastonato il deputato socialista Modigliani che viaggia sullo stesso treno (SQU).

1922

CAMPIGLIA Marittima – Giuseppe Mussio, sindaco di Campiglia, rende omaggio, in un manifesto, allo spirito rivoluzionario dei lavoratori e denuncia la ”caligine fosca di persecuzione e di luce sinistra, ma sfolgorante dell’ umano martirio”. E’ messaggio sgradito ai fascisti che lo accusano di aver violato il patto di pacificazione e gli ricordano tracotanti che solo la ”generosità” dei loro camerati gli ha risparmiato la distruzione del negozio e la bastonatura (RLL).

COLLE di Val d’Elsa – La mattinata inizia in una piazza Arnolfo, animata da cittadini muniti del tradizionale garofano rosso, con i fascisti che cominciano a fare evoluzioni ed a far scoppiare petardi per impaurire. Dopo che iniziano a colpire con i manganelli (ACV,183). Contrariamente alle pretese fasciste, i colligiani compatti si astengono dal lavoro. I fascisti allora radunano un gruppo di crumiri di Siena e decidono, in segno di sfida, di mettere in funzione il treno che, assolutamente vuoto, viaggia in su e in giù. Poi in seguito a scaramucce avvenute al Caffè Garibaldi nella mattinata in cui i “neri” hanno la peggio, schiere fasciste arrivano dai paesi vicini trovando una grande folla armata ad aspettarli. Intervengono al solito i carabinieri in difesa delle Camicie Nere e sparano sulla folla provocando alcuni feriti leggeri  ( MAC ). Sciopero antifascista con dimostrazione di circa 600 persone: negli  scontri che ne seguono, resta ferito il fascista Nepi. Conseguenze peggiori per i fascisti vengono evitate per l’arrivo di camicie nere di rinforzo da Poggibonsi (FSC).

FOLLONICA – Ad onta delle minacce fasciste, l’astensione dal lavoro per omaggiare la Festa mondiale dei lavoratori riesce (DFDF).

GROSSETO – La Festa del lavoro anche in Maremma diventa un’occasione per minacciare, bastonare, purgare gli operai che scioperano. A Grosseto vengono aggrediti il segretario della sezione comunista Giovanni Nannini e il repubblicano Raffaello Nocchi, poi un altro comunista, Luigi Franchi, si difende e respinge l’attacco per la sua prestanza fisica, infine colpi di pistola vengono sparati contro l’abitazione di Manfredo Magnani ( Aristeo Banchi – Si va pel mondo ).

LAIATICO – La lista dei decorati per ”ferita fascista” segnala lo squadrista Pugi Minelio, ferito da sovversivi in questo giorno senza descriverne le circostanze.

LA ROTTA – I fascisti saccheggiano il circolo socialista (SQU).

LIVORNO – Le organizzazioni operaie tutte affiggono numerosi manifesti in città. Il comizio unitario è seguito da tantissima gente ma, quando è la volta dell’orazione del comunista Ugo Arcuno, la piazza si divide per le sue argomentazioni giudicate ‘settarie’ sul tema dell’ Alleanza del Lavoro. Interviene anche Ilio Barontini per ripotare la calma. Nel pomeriggio una squadraccia fascista capitanata da Marcello Vaccari scorrazza in via Speroni, piazza Carlo Alberto, via Vittorio Emanuele, esplodendo ‘molti colpi di rivoltella’, con l’evidente proposito di ‘festeggiare un Primo Maggio di sangue’ (RLL).

PIOMBINO – ” Solo dopo la mezzanotte, mentre gli operai tranquillamente dormivano, i fascisti si recavano al Cotone … a sfogare la mal digerita giornata. Si misero a percorrere tra i caseggiati operai sparando dei colpi di rivoltella, senza, naturalmente, che i tutori … dell’ ordine si accorgessero di nulla… ” (FAR).

PISA – Sfidando le violenze fasciste, in città si svolge normalmente la manifestazione del 1° maggio. Al comizio parlano l’on. Armando Bussi per i socialisti, l’on. Remondino per i comunisti, Loperti per la Camera Confederale del lavoro, Petracchini per i sindacati anarchici, Augusto Castrucci, anarchico, per il Sindacato Ferrovieri e Scoccimarro per la Gioventù Comunista (RMAA).

PONTEDERA – I fascisti distruggono ”sedi di sinistra” (SQU).

SORANO – Squadristi neri del comune organizzano una ”gita” punitiva nel vicino comune di Onano (Vt) dove, in combutta con elementi locali, aggrediscono ”una pacifica e disarmata comitiva di antifascisti”: colpito da arma da fuoco, viene assassinato l’operaio Turindo Zannoni (BAM).

1923

LIVORNO– Un giovane antifascista è ripetutamente bastonato da una squadraccia in Via del Leone (RLL).

1924 

PIOMBINO – Nasce Elio Zucchelli, nome di battaglia Elio, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la Brigata Val Maira della 2ª Divisione di Giustizia e Libertà (IRT).

1925

LIVORNO– Al Cisternino, i compagni sfidano la repressione fascista organizzando segretamente la Festa del Lavoro cui partecipa tantissima gente: tutto è previsto, anche la possibilità di qualche infiltrato che possa avvertire la polizia. E’ così che una squadra di una trentina di Arditi del Popolo vigila con il mandato di sparare sui fascisti, qualora fossero arrivati. Parla l’onorevole Lo Sardo, deputato comunista di Messina che solleva ondate di entusiasmo. Mezz’ora dopo la fine del discorso il Cisternino è deserto: i fascisti che sopraggiungono a bordo di camion non possono far altro che prendersela con qualche raro e ignaro passante (MdAL).

1929 

CASTELNUOVO di Val di Cecina – Giuseppe Pierattini, fascista, incontrato per strada l’artigiano antifascista Gino Cascinelli lo attacca verbalmente accusandolo di ”aver fatto festa perché è il Primo Maggio”: avuta risposta negativa, lo colpisce lo stesso con un pugno al petto (ACG).

1935 

SANTA FIORA – Beffando l’apparato repressivo fascista, viene issata una bandiera rossa per ricordare la Festa dei Lavoratori (MCN).

1936

PIOMBINO – Sorpreso a proferire parole ingiuriose contro Mussolini, il cittadino straniero Edgardo Cimino, nativo del Cairo in Egitto, viene denunciato al Tribunale speciale che, in seguito, rinvierà  l’imputato alla magistratura ordinaria (RLL).

1938 

PIOMBINO – L’antifascista Aspromonte Garosi viene aggredito e colpito a bastonate da un gruppo di fascisti (RMR).

1944

BOCCHEGGIANO – La XIª Banda Autonoma di partigiani entra a far parte del settore C del III° gruppo del raggruppamento “Amiata”(RBA).

CASTELLINA in CHIANTI – Sfidata la repressione fascista con la diffusione di volantini inneggianti al 1° maggio (CRT).

CHIANCIANO – Alla Tenuta La Foce, disarmati 2 militi GNR (CRT).

GROSSETO – Il Distaccamento Montemassi rinnova le azioni precedenti di asporto di materiale bellico dalla polveriera di Versegge e di taglio dei cavi telefonici tedeschi presso Braccagni (PdR).

LIVORNO – Partigiani della Oberdan Chiesa diffondono volantini per il 1° maggio e copie del giornale “Riscossa” in città, Antignano e Montenero (CRT).

MAGLIANO in Toscana – “Ribelli” fermano un’autocorriera e requisiscono armi a un milite GNR e a una Guardia di Finanza (CRT).

MOLINO d’ERA -In località Quercia al Chiodo , la squadra di “Alioscia” Bini uccide un milite repubblicano (RGB)..

MONTALCINELLO – Il capo squadra Marcello Vecchioni e i suoi partigiani si impadroniscono di un camion della Sepral carico di 60 quintali di grano diretto a Siena: il camion viene distrutto e il grano distribuito alla popolazione (RGB).

MONTALCINO – Partigiani, boscaioli e contadini festeggiano pubblicamente in allegria a Casa di Colle il 1° maggio , festa del lavoro che i fascisti anche qua proibiscono da 22 anni ( I. Caprioli ).  Nei boschi del Bugatto, i partigiani della Lavagnini, facendo seguito ad un loro progetto, celebrano con una certa solennità la Festa dei lavoratori. Vi partecipano molte persone appartenenti ai Comitati di Liberazione, staffette, vecchi capilega, anziani compagni socialisti di Montalcino, Murlo, Monticiano. Con loro il vecchio operaio Mario Aguzzi, già responsabile socialista di Vescovado, colui che custodì per 23 anni la bandiera rossa del partito sotratta alle perquisizioni fasciste del 1921 e nascondendola in un anfratto del suo banco di falegname. I giovani per la prima volta sentono parlare del significato di quella ricorrenza, dei martiri di Chicago, di Sacco e Vanzetti: le parole dell’ operaio-partigiano Sestilio Pedani (Carbonaro) pesano come macigni e fanno nascere in molti la speranza non solo di liberare la Patria, ma di aprire una strada alternativa economica e sociale (BPA).

MONTEPULCIANO – La Banda della Val d’Orcia cattura e giustizia 2 sottufficiali tedeschi (CRT).

PIOMBINO – Inizia a circolare la ” Riscossa “, organo del Fronte nazionale della Gioventù per la liberazione (CRT).

ROSIGNANO Marittimo – I tedeschi rinvengono in tempo una mina anticarro posta davanti alla sede del loro Comando (CRT).

SIENA – Il Capo della provincia decreta la confisca ” a favore della Repubblica Sociale Italiana dei beni del sig. Valech Davide fu Clemente appartenente alla razza ebraica ” con effetto immediato ( AdSSI, Fondo pref. b.295 ).

STICCIANO – Partigiani della Brigata Gramsci disarmano un milite GNR sulla provinciale per Sticciano (PdR).

SUVERETO – Disarmati 2 militi GNR per mano della Banda Camicia Rossa (RCR- CRT).

1945 

JUGOSLAVIA – In un lager nazista, da deportato, muore il militare livornese Mario Cerulli (LXX).

1946 

Luogo non indicato – Arresto del fascista Ivo Monaci di Castel del Piano: accusato di aver avuto parte attiva nel rastrellamento di Murci e della morte dei partigiani Canzanelli e Conti, viene assolto, mentre per il reato di collaborazionismo con l’invasore tedesco, usufruirà della c.d. amnistia Togliatti [Sentenza del 18/12/1946 e successive].

1955

PIOMBINO – A Piombino, in occasione della festa dellavoro la polizia carica gli operai di ritorno dal comizio sindacale, provocando incidenti. Tra gli arrestati,5 otterranno la libertà provvisoria il 4 luglio, per gli altri il processo è rinviato in attesa degli accertamenti delle ferite dichiarate da alcuni agenti di polizia ( CFC ).