Rocco Antonio GUALANDRI

Figlio di Antonio e Amabile Palumbo, nasce a Portolongone (LI) il 4 aprile 1890. Portato in Argentina dai genitori, a 4 anni di età, diventa anarchico “acceso” e convinto e si mantiene facendo il commerciante di commestibili. Segnalato come “fomentatore e eccitatore di disordini” e arrestato, dopo l’atto terroristico, di cui è stato vittima il colonnello Falcón il 15 novembre 1909, viene espulso e deportato in Italia.

Sbarcato a Genova, è tradotto coercitivamente a Portolongone, dove arriva il 9 gennaio 1910. Membro della Pubblica assistenza locale e lettore assiduo dei fogli anarchici, viene chiamato alle armi nel 1911 e incorporato nell’88° Reggimento di fanteria. Schedato dalla Prefettura labronica il 27 dicembre, riesce ad avere un passaporto valido per l’America Latina e il 24 dicembre 1912 parte per l’Argentina. Fissata la propria residenza a Buenos Aires, apre uno studio commerciale in Calle San Martín, insieme ad un socio, e negli anni successivi rimane fedele ai principi anarchici, anche se non svolge attività politica. Nel 1929 viene inserito dai fascisti nella «Rubrica di frontiera» e nel «Bollettino delle ricerche» e nel 1936 “continua a mantenersi lontano dai locali centri sovversivi ed antifascisti, pur professando sempre idee libertarie e sentimenti di avversione al Governo nazionale” di Mussolini.

Il 20 febbraio 1940 è ancora in Argentina, dove conduce vita appartata, occupandosi principalmente del suo lavoro.

 

Scheda di Simonetta Carolini e Michele Lenzerini