Pasquale FANCELLI

 

Figlio di Giuseppe e Marianna Rossi, nasce a Castagneto (LI) il 6 marzo 1866 e fa il bracciante.
Il 13 agosto 1894 viene schedato dalla Prefettura di Pisa come socialista: alto m.1.64, di corporatura tarchiata e viso tondo, non è ritenuto temibile. Qualche anno dopo passa nel movimento anarchico e nel 1902 viene segnalato perché diffonde il periodico libertario «La nuova civiltà» di Buenos Aires e altri stampati anarchici, che riceve dal Cairo. Nel 1910 è considerato pericoloso ed incluso dal Ministero dell’Interno in uno speciale elenco, al n.33939, come altri sovversivi. Nel 1912 fa parte del Gruppo anarchico “Pietro Gori”, costituito a Castagneto, e negli anni seguenti continua a dare attività libertaria, opponendosi agli interventisti.

Il 23 settembre 1917 viene arrestato, in seguito alla delazione di un certo Pellegrino, in un esercizio della Venturina, dove si svolgeva un convegno anarchico clandestino, ed è denunciato per il reato di cui all’art. 252 del C.P. e per contravvenzione all’art.3 del R. Decreto legge 23.5.1915, n.674.  Tradotto nella prigione di Campiglia Marittima e poi incarcerato nel tetro Mastio di Volterra, insieme a Emilio Ferri, a Giulio Bacconi, a Firmo Biagetti, a Eligio Pozzi, a Albino Zazzeri, a Ottavio Faleri e ad altri compagni di ideale, è rilasciato il 25 ottobre 1917, grazie a un’ordinanza, con la quale il giudice istruttore presso il Tribunale di Volterra proscioglie tutti gli imputati dal primo e più grave reato, rinviandoli a giudizio, davanti al pretore di Campiglia, per la contravvenzione.

Amnistiato il 3 marzo 1919 dalla contravvenzione, professa idee comuniste nel biennio rosso e dimora sempre a Castagneto, dove lavora presso un nipote. Dopo l’ascesa del fascismo, viene vigilato, pur non svolgendo alcuna attività politica, e nella primavera del 1939 è oggetto di una comunicazione, con la quale la Prefettura di Livorno informa le autorità centrali fasciste di non aver nulla da segnalare in merito al comportamento di Fancelli, che continua però ad essere sorvegliato.

Fonti: ACS, CPC, ad nomen; L’amico del popolo [Rinaldo Bertini]. Da Sassetta. Alle famiglie dei caduti della Venturina, «L’avvenire anarchico», n.41, 12 ott. 1917; Il Comitato per gli arrestati della Venturina, “Il martello”, n.14, 20 ott. 1917; Da Piombino, «L’avvenire anarchico», n.43, 26 ott. 1917; Comitato pro arrestati della Venturina, «Il martello», n.15, 3 nov. 1917; ivi, n.16, 17 nov. 1917; Ursus. Da Volterra. La scarcerazione dei compagni arrestati alla Venturina, «L’avvenire anarchico», n.44, 2 nov. 1917; Pozzi, Eligio. Impressioni e ricordi della licenza estiva, «Il martello», 24 ago. 1918.

 

[ Scheda di Simonetta Carolini e Fausto Bucci per www.radiomaremmarossa.it ].