Marino Milli

Figlio di Gustavo e di Luisa Guarguaglini, nasce a Sassetta il 22 dicembre 1900 e fa l’operaio.  Soprannominato ‘Carino’, si trasferisce a Piombino dove abbraccia le idee anarchiche ed aderisce al gruppo libertario “Né dio né padrone”. Iscrittosi alla Camera del Lavoro Sindacale – diretta da Riccardo Sacconi e da Giulio Bacconi – nel primo dopoguerra sottoscrive spesso delle piccole somme in favore di <<Umanità Nova>> di Milano, de <<Il Libertario>> di La Spezia, de <<Il Martello>> di Piombino, de <<L’Avvenire Anarchico>> di Pisa e de <<Il Seme>> di Livorno.

Nella seconda metà del 1922 le selvagge violenze degli squadristi lo costringono a lasciare la cittadina siderurgica, dopo la distruzione di tutte le organizzazioni proletarie ed i ferimenti e le bastonature di numerosi sovversivi, ed a riparare all’ estero.

Emigrato clandestinamente in Francia, si stabilisce nella regione del Rodano e nel 1927 svolge attività anarchica a Chasse (Isère), mentre nel 1928 lavora a St. Fons. In seguito la Prefettura di Livorno trasmette una sua foto al Ministero dell’ Interno fascista e riferisce che il nostro ha abbandonato Piombino “ circa otto anni or sono ” per tema di rappresaglie da parte delle camicie nere.

Qualche settimana dopo Marino si fa carico di una dolorosa incombenza, quella di informare la mamma del combattivo anarchico grossetano Giulio Savelli che il figlio è deceduto all’ ospedale di Valence (Dròme), a meno di 27 anni, in seguito ad appendicectomia.
Nel 1933 Milli abita aLe Havre ed è iscritto nella “Rubrica di frontiera” per le misure di perquisizione e segnalazione in quanto nemico della dittatura mussoliniana.
Alla fine del 1941 dimora ancora in Francia ed il suo nome continua ad essere inserito nella “Rubrica di frontiera” come oppositore al fascismo.

 

(Scheda di Gianfranco Piermaria, Andrea Tozzi, Fausto Bucci per www.radiomaremmarossa.it)