16 febbraio

1876

PECCIOLI – Nasce Napoleone Orsini, antifascista processato dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).

1880

VECCHIANO – Nasce Oreste Stefani, ferroviere, condannato a 1 anno dal TSF per “Ricostituzione del PCI, cospirazione ecc.” (Sentenza n. 72 del 28-7-1928  Pres. Ciacci – Rel. Lanari).

1889

 PITIGLIANO – Nasce ” Saverio Bernardini, residente  a Filadelfia – Fervente socialista da vigilare e segnalare – Connotati: statura alta, bruno pallido, occhi castani, denti storti ” ( Questura di Gr – 15/05/1937 + BDR pag.54 ).

1897

TATTI – Nasce Ferdinando Innocenti, boscaiolo e comunista. Ardito del Popolo nel 1921-22, viene diffidato nel maggio 1937 per critiche al discorso del segretario del fascio. Viene vigilato almeno fino al 1942 (CPC).

1899

MONTIERI – Nasce Ettore Caramassi, minatore e socialista. Denunciato per mancato omicidio di fascisti il 19 agosto 1924 (il fatto risale al 1921), nel luglio 1925 l’amnistia estingue l’azione penale. Nel 1935 viene diffidato per i suoi precedenti e, nel 1942, radiato dal Casellario Politico (CPC).

1906

BIBBONA – Nasce Ivar Ricucci,  antifascista , residente per anni a Piombino, arrestato nell’ottobre 1930 per far parte dell’organizzazione comunista e condannato dal Tribunale Speciale del Fascismo a 3 anni di reclusione scontati al carcere di Sulmona, poi partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 7ª Brigata Sap De Angeli (CPC-IRT).

SASSOFORTINO – Nasce Ernesto Moscatelli, comunista come tutti i suoi familiari, espatriato in Francia e combattente volontario in Spagna nelle Brigate Internazionali (Vedi Biografia R/esistente).

1909 

CAPOLIVERI – Nasce Francesco Puccini. Pescivendolo, è arrestato nel febbraio 1937 per favoreggiamento in espatrio clandestino di alcuni soldati antifascisti, condannato dal Tribunale militare a 2 anni, 6 mesi di reclusione a Castelfranco Emilia, interamente scontati (CPC).

1911

MASSA Marittima – Nasce Primo Tafi, partigiano “Lori” combattente in Piemonte con la 4ª Divisione Alpi – Brigata Val Casotto (IRT).

1921 

LIVORNO – Sciopero generale di 24 ore contro i licenziamenti su vasta scala preannunciati in molte fabbriche della città. E’ promosso dalla Camera del lavoro sindacale – legata all’ U.S.I. – e vi aderisce anche quella confederale. Quasi tutti i lavoratori incrociano le braccia. I fascisti, per farlo fallire, invece praticano il crumiraggio, improvvisandosi autisti di linea dei mezzi pubblici. Ne portano infatti alcuni fuori dai depositi ma in varie parti della città (Ardenza, Antignano, San Iacopo e Piazza Mazzini ) “dimostrazioni ostili” e  “colpi di rivoltella” li convincono a riportare precipitosamente le vetture nei garages … (RLL).

PONTEDERA – Nasce Sirio Burchielli , partigiano combattente in Piemonte con la 10ª Divisione Garibaldi: catturato dai nazifascisti, verrà fucilato nel gennaio 1945 (IRT).

1922

PIOMBINO – Gino Bonelli, membro della Camera del lavoro Sindacalista, viene aggredito dai fascisti (FAR).

1927

LIVORNO –  Con l’accusa di “organizzazione comunista“, poi non suffragata da prove certe, i fascisti incarcerano il facchino Dino Frangioni deferendolo al Tribunale speciale fascista (RLL – CPC).

1944

ABBADIA S.SALVATORE – Diffusi volantini che invitano gli operai a stare in guardia contro le precettazioni per il lavoro in Germania (CRT).

FRASSINE – In un rastrellamento ad opera di fascisti della zona, 14 partigiani della 3a Brigata Camicia Rossa comandata da Mario Chirici  vengono sorpresi e fatti prigionieri a Poggio Rocchino, mentre a Campo al Bizzi vengono feriti e poi finiti col pugnale i partigiani Silvano Benedici di Volterra, Pio Fidanzi di Prata, Otello Gattoli di Massa Marittima, Salvatore Mancuso e Remo Meoni. ” Furono uccisi e straziati dopo morti, nelle loro bocche furono rinvenuti perfino gusci d’uovo. Morirono da eroi sparando fino all’ultimo colpo poi, quando il podere crollava per le fiamme, dovettero uscire a mani alzate. A mani alzate non si spara, ma i fascisti sì. Nella stalla moriva carbonizzato anche Sauro, il nostro caro amico cavallo normanno “.  Il partigiano Canzio Leoncini riesce a salvarsi buttandosi da una finestra e, pur ferito ad un gluteo, riesce a dileguarsi nella macchia dove i fascisti, al solito, non entrano (CR-RCR).

” Il fascista “M.” residente nella fattoria di Vecchienne infierisce sul cadavere del partigiano Mancuso mettendogli un pugnale in bocca, dopo avergli detto ‘Noi si mangia il pane, te mangia questo !’ gli squarcia dalla bocca tutta la faccia ” (PBA, testimonianza diretta di Leonelida P., classe 1928).

Tra i fascisti presenti all’eccidio: Vittorio Ciabatti, Giacinto Gorelli, Miliano Marrini, Dino Papini, Mario Santini, Liberale Scotti, Michele De Anna … (EEN 95).

Dalle inevitabili polemiche interne seguite per questioni di strategia, nasce, con una scissione della componente comunista, la XXIII Brigata Garibaldi.

MANCIANO – La BAM attacca una colonna tedesca in loc. Sgrillozzo (CRT).

MASSA MARITTIMA – I partigiani catturati nel rastrellamento del Frassine vengono fatti sfilare  a Massa marittima : ” ci fecero percorrere il Corso proveniendo dalla piazzetta di San Michele; eravamo posti in fila per due, avevamo facce sporche, barba lunga, vestiti di fortuna, alcuni sanguinanti. I fascisti ci affiancarono cantando ” Battaglioni del duce, battaglioni …”. Ai lati erano assiepate due ali di popolo, in maggioranza donne, le quali al nostro passaggio inveivano contro i repubblichini ” Mascalzoni, delinquenti, lasciate andare questi poveri ragazzi ! … Questa la pagherete …! Morti di fame … bastardi ! ” … alla Casa del fascio a fianco della fonte con gli archi … il fascista Ovi prese a pedate Guido Mario Giovannetti malgrado fosse ferito e sputasse sangue …” (CR).

MURLO – In località La Befa, presso Murlo, nel bar, uccisione di Lorenzo Nuti, ex squadrista iscritto al PFR ” per probabile vendetta … ” per i partigiani uccisi il mese prima a Rigosecco contro i quali aveva fatto delazione. Anche altre fonti avvalorano la tesi che il Nuti sia ritenuto responsabile della spiata che aveva portato al rastrellamento ed al massacro di vari partigiani nello scontro di Rigosecco. La squadra che compie l’azione è composta dal comandante Viro, da Carbonaro e da Andrey, militare sudafricano ‘di colore’ unitosi ai partigiani (PVM).

ROCCASTRADA – Il sergente fascista Arzilli ed il carabiniere Amara sfuggono ad un attentato partigiano ( Min. della Giustizia della RSI ).

VOLTERRA – Arresto dell’ antifascista volterrano Guido Sandrini (ANPI Volterra).

1945 

EBENSEE – Nel lager tedesco, da deportato, muore Dino Benedetti, di Luigi, nato a Livorno il 21-3-1898 [EDM].

1953 

PISA – Inizia il processo in Corte d’assise contro 15 partigiani della formazione ‘Sante’ operante nella bassa Val di Cecina, accusati dell’uccisione di alcune persone ritenute delatori, del maresciallo Scordo e del commissario Renzetti della Guardia repubblicana, processati e soppressi per aver consegnato ai tedeschi la lista degli antifascisti della zona, la cui opera aveva portato, secondo gli imputati, all’uccisione dei partigiani Oberdan Chiesa e Fulvio Giaconi. Fra gli accusati vi sono Sante e Giordano Giaconi, fratelli del partigiano consegnato ai nazisti, Sante Danesin, che era il comandante della formazione ed altri che, inizialmente latitanti, si costituiscono in occasione della seconda udienza. Tutti gli accusati, che rivendicano l’azione compiuta, saranno assolti il 30 marzo.

1973 

PERUGIA – La Corte d’Appello di Perugia dichiara estinto il reato per il quale il fascista Sebastiano Scalone fu condannato alla pena di morte, poi alla pena dell’ergastolo ed infine a 30 anni di reclusione, per le sue responsabilità – in quanto Commissario ausiliario di P.S. – nella fucilazione di 11 renitenti alla leva disarmati a Maiano Lavacchio.