7 febbraio

1888 

CASCINA – Nasce Cesare Nuti. Falegname, politicamente attivo dal 1910, risiede a Grosseto e viene ammonito nel dicembre 1926 perché pericoloso per gli ordinamenti statali. Prosciolto due anni dopo questa ammonizione, nel giugno 1929 subisce una condanna a 20 giorni di carcere per canto di Bandiera Rossa. Vigilato a lungo, almeno fino al 1942 (CPC).

1891 

LIVORNO – Nasce Ezio Ricci, nome di battaglia “Bronzo“, riconosciuto partigiano combattente nella Resistenza piemontese con 177ª Brigata Garibaldi (IRT).

1896

GROSSETO – Il Tribunale, chiamato a giudicare sugli attentati dinamitardi a Grosseto ed Orbetello del 1892 e del 1894 e dei quali vengono inizialmente indiziati gli anarchici locali, giudica colpevole dei medesimi l’ex capo della Questura di Grosseto Raffaele Santoro in quegli anni direttore della Colonia Penale di Porto Ercole. Santoro, che avrebbe agito per motivi di carriera e di benefici economici, viene condannato a diversi anni di galera (G. Damiani) .

1909

S.MINIATO – Allo scopo di coordinare il lavoro politico e elettorale nella zona, viene costituita a S. Miniato la Federazione Socialista Circondariale: riunioni, comizi, gite elettorali, affissioni furono organizzate in gran numero (MOE).

1913 

LIVORNO – Nasce Ugo Barinci, tappezziere e comunista. Nel 1933 viene ammonito per due anni per aver inneggiato al 1° Maggio.  Sarà vigilato per tutta la durata del fascismo (CPC).

1920

CASTAGNETO Carducci – I boscaioli stanno portando vittoriosamente a termine una vertenza ma, come riporta “Il Martello”, ” … solo un fattore, certo Vincitori, vuol fare il duro. A lui ha scritto anche la Cdl, ma poiché questo signore pare non voglia capire, l’organizzazione si varrà delle sue potenti armi per far capire al testardo, e ricordargli che i tempi medievali sono passati e che ora i diritti operai non si possono calpestare” (FAR).

1922 

MARCIANA – Nasce Giusto “Mario” Lupi: partigiano combattente nella Resistenza Piemontese per la quale cadrà in combattimento (IRT).

1925 

GROSSETO – Nasce Attilio Sforzi, studente di ragioneria, renitente alla leva fascista, catturato disarmato, sarà fucilato dai repubblichini di Pucini e De Anna  insieme ad altri 10 giovani a Maiano Lavacchio, dopo un processo farsa, il 22 marzo 1944 (MBG).

1930

GROSSETO – Il Prefetto trasmette al Ministero dell’ Interno l’elenco dei grossetani da arrestare in determinate contingenze. Abitanti nel capoluogo figurano i comunisti Assunto Aira, Angelo Bianchi, Corrado Boricchi, Gino, Luigi e Ottavio Franchi, Aldo e Leone Ginanneschi, Manfredo e Michele Magnani , gli anarchici Paolino Ancarani, Nello Bianchi, Umberto Lenzi, Angelo Menci, Sila NIeri, Cesare Nuti, Ugo Pacini e Alessandro Volandri ed il socialista Francesco Antonucci. Abitanti negli altri comuni i socialisti Foscolo Agresti, Leonello Allegri, Luigi Bendini, Ultimo Cignoni, Alfredo Rambelli, i comunisti Antonio Anastasi, Biagio Barbini, Cesare Bastanti, Pietro Benvenuti, Arturo e Clelio Bernabini, Guido Buonriposi, Bartolomeo Carrari, Almiro Caselli, Alfredo Catani, Domenico Centurioni, Primo Cerri, Angelo Ferrini, Oreste Giannella, Giuseppe Meschini, Angiolo Miliani, Salvatore Palermo-Pollini, Quintilio Pericci, Giacomo Solimeno, Sante Taddei, America Tonchini, Vittorio Vespi, e Antonio Zambelli, gli anarchici Alfredo Bacconi, Ettore Baldinacci Lorenzo Scevola Bertucci, Francesco Biagioni, Franco Cignoni, Costantino Niccolai e Adamo Severini, gli antifascisti Giovanni Stefano Rossi e Francesco Savoi, il repubblicano Silvio Rossi.

1938 

MOSCA – Con l’accusa falsa di spionaggio a favore dell’Italia, arresto del comunista Robusto Biancani, già segretario della sezione di Tatti (Gr),  insieme ad un altro italiano,  Marcolin. Detenuto nel carcere della Taganka, sarà fucilato dagli stalinisti il 3 giugno successivo al poligono di Butovo (www.memorialitalia.it – AMI).

1939

SPAGNA – Una numerosa colonna di combattenti internazionalisti, caduta Barcellona, entra in Francia ed è subito internata nei campi di prigionia predisposti: tra di loro il comunista senese Vittorio Bardini.

1941 

GROSSETO – La Commissione Provinciale fascista condanna il comunista scarlinese Alfredo Checchi al confino per 5 anni con l’accusa di «propaganda sovversiva in Italia e all’estero» (www.antifascismoumbro.it).

 1944

MONTE ANTICO –  La Banda Caldana-Tirli fa saltare 40 metri di ferrovia sulla Grosseto-Siena, interrompendo il traffico per 16 ore (RGT-CRT).

SIENA – Un ufficiale fascista sorprende un soldato nell’atto di affiggere nei locali del Distretto Militare di Siena dei manifestini antifascisti consegnatigli da “Gino” Renato Masi ed altri compagni. Sotto minaccia il soldato fa i nomi dello stesso “Gino” e di altri sei compagni, tutti arrestati: Enrico Coli, Dante Ciacci, Giuseppe Muzzi, Engels Vagellini. Guido Damiani e Giorgio Brandani “Toscanino“. Trasferiti nel carcere fascista di Parma, durante un bombardamento aereo riusciranno tutti ad evadere entrando poi a far parte della Brigata Lavagnini in maggio, mentre “Toscanino” si unirà ad una formazione partigiana dell’ Appennino (BPA).

VIVO d’ORCIA – Partigiani del gruppo di Abbadia S.S. fanno saltare la linea telefonica tra Roma e l’Italia settentrionale (CRT). Il cavo telefonico tedesco Roma Nord, con incluse le linee internazionali, viene reciso “a colpi di scure, previo scasso stradale ” in località Crocine, obiettivo strategicamente molto importante (TMeS).