25 marzo

1889 

 TATTI – Nasce  ” Maggiori Giuseppe fu Francesco – Comunista da arrestare” ( Questore di GR – 03/10/1937 ), bracciante e minatore socialista poi disertore nella tragica prima guerra mondiale. Si unisce ad un gruppo di “refrattari” che vivono alla macchia e che per il contatto con Curzio Iacometti di Monterotondo Marittimo – conosciuto col soprannome de “il Prete” per i suoi studi in seminario – si politicizzano e iniziano ad espropriare possidenti della zona dell’Alta Maremma. Dopo numerosi tentativi i carabinieri sgominano la banda comminando ergastoli e condanne a morte. Maggiori resta latitante, abbraccia idee comuniste e ripara in Francia, Germania e Belgio; bollato dai fascisti come terrorista e attentatore, ricercato per duplice omicidio nei confronti di un fascista e di altra persona, tornerà in Italia per un breve periodo solo nel dopoguerra (AFB-CPC).

1890 

PONSACCO – Nasce Savio Novi. Industriale antifascista, residente a Pontedera, è arrestato nel settembte 1939 perché accusato di aver diffuso voci su screzi tra il re e Mussolini. Confinato a Torricella Peligna per 5 anni, pena commutata in ammonizione nel dicembre stesso anno. Proscioglimento nell’ottobre 1941 (CPC).

1896

CHIANCIANO– Nasce Natale Severini. partigiano combattente nel Lazio con le Brigate Matteotti (ANPI Roma).

1899 

S.MINIATO – Nasce Walter Spessotto Clay. Fattorino antifascista, va a risiedere a Firenze e viene diffidato nel gennaio 1931, nonchè schedato come “Capace di organizzare manifestazioni antifasciste“. Ammonito nel marzo 1937 per attività contraria al regime, era ancora vigilato nel 1942 (CPC).

1900

PONTEDERA – Nasce Mario Battistini. Residente a Torino, coi nomi di battaglia di Luigi e Andrea, sarà partigiano combattente nel periodo 12.09.1943 – 19.01.1944 nella 4ª Brigata Garibaldi; nel periodo 22.01 – 25.05.1944 nella 2ª Brigata Garibaldi, quindi di nuovo nella 4ª Brigata fino all’ 8.06.1945. Riveste il ruolo di comandante di Divisione dal 22 agosto 1944. Il 2 marzo 1945 viene ferito in combattimento e risulta mutilato (IRT).

1903

LIVORNO – Nasce Armando Gigli, meccanico e poi parrucchiere, nella Gioventù socialista dal 1919, comunista fondatore della locale sezione nel 1921. Ardito del Popolo, è processato per attività antifascista nel 1922, 1925, 1926. Nel 1922 scampa alla strage compiuta in casa sua in cui i fascisti trucidano suo padre Pietro, suo zio Pilade e feriscono gravemente la nonna Giulia Cantini. Il 27 giugno 1927 è arrestato per organizzazione comunista ma assolto dal Tribunale Speciale dopo oltre un anno di carcere, poi espatria nel 1931 per essere ricatturato in Italia nel 1935 durante una missione affidatagli dal Partito Comunista e condannato a 12 anni di reclusione a Civitavecchia. A fine pena (22 giugno 1942) i fascisti lo internano come “pericoloso alle contingenze belliche” a Manfredonia e Ferramonti Tarsia. Liberato nell’agosto 1943 (CPC-RLL).

1905 

GROSSETO – Nasce Guglielmo Marconi, manovale ed antifascista. Viene arrestato, con altri, il 1°novembre 1937 per scontri con un gruppo di fascisti e per questo subisce la condanna a 3 anni di confino tra Tremiti e Toro, liberato poi per la ricorrenza del Natale del 1938. Morirà durante un bombardamento aereo il 26 aprile 1943 (CPC).

SIENA – Per forti contrasti interni con tra la componente rivoluzionaria e quella riformista, si scioglie formalmente la sezione cittadina del Partito Socialista per ricostituirsi 4 giorni dopo. Per questi problemi,il partito si asterrà dal partecipare alle elezioni amministrative di quell’ anno (CLS).

1912

PIOMBINO– Dalla interpellanza presentata alla Camera dal deputato socialista Pescetti, risulta che nel triennio 1909/1911, nel solo stabilimento degli altiforni, si sono verificati 2.712 incidenti, di cui ben 18 mortali. Si pensi che il totale degli addetti assommava a 2.072 unità, per cui il numero degli incidenti era superiore al numero degli addetti. Lo stabilimento è ormai chiamato abitualmente dagli operai “il grande macello” (CCO).

1922

LIVORNO – Circa 400 operai, sospesi dal lavoro, tentano di occupare i Cantieri Orlando, reclamando la fine della vertenza che oppone la proprietà allo Stato e la ripresa delle attività produttive. L’intervento dei carabinieri, alla fine, li fa desistere dal proposito (RLL).

1923

MONTICIANO – Nasce Orfeo Pozzi, partigiano nel bolognese con la Brigata Toni Matteotti Montagna (DBPB).

1924

ORBETELLO – Nasce Carlo Corradi, nome di battaglia Lallo,  collaboratore benemerito della Resistenza piemontese con la 44ª BRigata della Divisione Patria  (IRT).

1937

LIVORNO – Arresto dei comunisti livornesi Alcide Cafferata e Marcello Berni che, con l’antifascista Francesco Corsi, sono sorpresi dalla polizia fascista nel laboratorio di elettricista del Cafferata ad ascoltare le notizie ” dalla falsa propaganda ” sovversiva proveniente dalla Spagna (RMR). Berni subisce una condanna al confino alle isole Tremiti per due anni (CPC).

1942

PISA – Nottetempo, alla statua di Garibaldi nell’omonima piazza, viene affisso un cartello ironico scritto col catrame nel quale, in dialetto. È scritto ” Beppe, scendi giù, ci rienno “. Del gesto di sfida ne parlerà anche Radio Londra (RMAA).

1944 

ABBADIA di Montepulciano  –  Per ritorsione all’arresto del Cagnacci, un gruppo di partigiani entra con le armi spianate dentro l’osteria di Aroldo Biagianti e fa fuoco contro due militi repubblichini e un tedesco (forse un disertore). Muore un fascista e feriti l’altro milite e il tedesco. Per una serie di coincidenze fortuite, l’intermediazione dei notabili del paese e il comportamento eroico del titolare del locale, i tedeschi non effettuano alcun rastrellamento o fucilazione degli abitanti del paese (Punto Paas).

CASTELFRANCO di SOTTO – Nel territorio comunale, Remo Bertoncini (19) è vittima dei nazifascisti (Progetto Memoria – Regione Toscana ). Remo Bertoncini di Castelfranco di Sotto e Alberto Dani di S.Croce sul’Arno, due giovani renitenti alla leva, sono fucilati dai fascisti per essersi rifiutati di servire l’esercito fascista (RMAA).

MIGLIARINO Pisano – “Il 25 marzo u.s., alle ore 21,30, in località Fosso Tino del Comune di Migliarino Pisano, sulla linea ferroviaria Pisa-Viareggio, esplose un ordigno che provocò la rottura del binario. La linea venne riattivata il giorno successivo ” (NGNR del 9/4/1944).

PISA – Manifesti incitano le reclute alla disezione dalla RSI ed a passare nelle Brigate Garibaldi (CRT). “Il 25 marzo u.s., in alcune vie della città, si rinvennero diversi manifestini a stampa invitanti le reclute a disertare dall’Esercito Repubblicano e a passare nelle file delle cosiddette Brigate d’Assalto Garibaldi.” (NGNR del 9/4/1944).

S.GIMIGNANO – Violento scontro con ingenti forze tedesche e militi GNR che uccidono 1 partigiano e ne feriscono un altro, successivamente deceduto a causa delle ferite riportate (CRT). Fonti fasciste, invece, segnalano in località Larniano, alle ore 12, una imboscata partigiana nei confronti di legionari Gnr in servizio di perlustrazione. Nessuna vittima (Notiziario Gnr del 3/4/1944).

S.LUCE – L’8° Distaccamento attacca 2 militi della GNR che però sfuggono alla cattura (CRT).

VICOPISANO – Fatti saltare pali dell’alta tensione dai partigiani (CRT): “Il 25 marzo u.s., alle ore 19,45, ignoti, mediante esplosione di cartucce di gelatina, danneggiarono il palo di cemento armato contrassegnato 121 sito in collina Fonte Cispa di S.Giovanni alla vena di Vicopisano e abbatterono con lo stesso mezzo, il palo 122 sito in località Della Valle di Cucigliana di Vicopisano, reggenti i fili della corrente ad alta tensione nel tratto Firenze-sottostazione elettrica Cascina, di proprietà FF.SS.. Danni ascendono a lire 200.000.” (NGNR del 6/4/1944).

1945 

GUSEN – Nel lager tedesco, da deportato, muore Umberto Hartwig, nato a Livorno il 29-8-1927 [EDM -LXX].