22 marzo

1871 

ASCIANO – Nasce Amedeo Rossi. Facchino, antifascista residente a Firenze, è arrestato il 3.11.1926 pe le affermazioni “Abbasso il duce, viva Lenin ” e condannato a 8 mesi di reclusione, 800 lire di multa, quindi diffidato e iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Muore l’11 giugno 1940 (CPC).

1890 

GROSSETO – La magistratura locale apre un procedimento penale per “associazione di malfattori” a carico di 15 sovversivi, residenti nel capoluogo maremmano. Oltre a Giuseppe Matteucci, sono indagati Gaetano Inglesi, Curzio Pieroni, Vincenzo Baccinetti, Alessandro Carletti, Giorgio Neri, Franco Caramelli e altre otto persone, tutti militanti libertari, ad eccezione del radicale (ed anticlericale) Carlo Sacchetti. L’inchiesta si chiuderà giorni dopo con un nulla di fatto (AFB/BFS).

1894 

MIGLIARINO Pisano – Nasce Giuseppe Bianchi, nome di battaglia “Cannella”, partigiano combattente in Liguria nel Comando Militare Regionale Ligure CMRL (ILSREC).

1911

MASSA Marittima – Nasce Enrico Filippi, partigiano comunista, barbaramente ferito a morte nel marzo ’44 da un repubblichino suo compaesano e conoscente.

1914 

PIOMBINO – Nasce Daneo Salvadori. Pollaiolo, residente a Vinci, è arrestato nel giugno 1937 per organizzazione comunista, poi assolto dal Tribunale Speciale ed ammonito, quindi prosciolto per natale 1938. Vigilato fino al 1943 (CPC).

1922

LIVORNO – Verso mezzogiorno, una squadraccia assale un gruppo di socialisti in Piazza Cavour, davanti al bar ‘Splendor’, accanendosi di nuovo contro lo studente Bacci, figlio di un assessore socialista, al quale vengono somministrate ”diverse bastonate”. In aiuto degli aggrediti intervengono alcuni operai che fanno ripiegare gli squadristi in via del Giglio, dove vengono affrontati da una moltitudine di donne e giovani armati di ”bastoni, pezzi di ferro e … manichi di granate”. Fuggiti ancora verso Piazza del Cardinale, i fascisti riescono ad aprirsi un varco tra la folla ostile e inferocita soltanto aprendo il fuoco, mentre dalle finestre su di loro piove di tutto, comprese pallottole. Naturalmente agli arresti finiscono 3 proletari, sospettati di aver preso parte al conflitto (RLL).

PIOMBINO – Le forze dell’ordine sciolgono ”un folto gruppo di anarchici e comunisti” che marciano incolonnati per le vie della città, arrestano il sovversivo Adeo Asei per oltraggio alle Guardie Regie ed il fascista Vittorio Stamare per il porto abusivo di uno sfollagente, disperdono anche un corteo di camicie nere che canta inni fascisti in Via Zola (RLL).

1925 

S.GIULIANO Terme – Nasce il partigiano Arrigo Innocenti della Formazione Nevilio Casarosa (RMAA).

1926 

RIO Marina –  Nasce Adino Carletti. Con nome di battaglia “Fiocco“, sarà partigiano combattente nella Vª Brigata Nuvoloni – IIª Divisione Garibaldi Cascione dal 3 settembre 1944 (ILSREC).

1933

LIVORNO – Nella notte la sede del fascio di Livorno è colpita da un attentato, compiuto in ricordo del comunista Mario Camici, di cui in giornata si erano svolti i funerali (Anarcopedia).

1935

TRIBUNALE SPECIALE – Seconda udienza del TSF e relative condanne a carico delle cellule comuniste scoperte nei cantieri savonesi: tra gli imputati il fuochista Quintilio Pompili ( Chiusi, 01/11/1902) che viene condannato a 4 anni di reclusione per “associazione comunista, propaganda sovversiva” (Sentenza n. 16 del 22-3-1935 Pres. Le Metre – Rel. Lanari).

1937 

LIVORNO – Per il materiale sovversivo sequestratogli e la sua attività, il regime fascista ”ammonisce” il giardiniere socialista Armando Tellini (CPC).

1944

BOCCHEGGIANO – Il partigiano “Franco“, capo di una squadra della 23a Brigata Boscaglia, si incontra coi compagni della “O3R” per concertare atti di sabotaggio verso la miniera ma questi lo convincono a non arrecare danni così gravi da portare conseguenze occupazionali sulla popolazione di Boccheggiano (TMV).

CAPALBIO – Nella notte tra il 22 ed il 23, partigiani guidati dal tenente Lucchini bloccano l’autocorriera Pitigliano-Orbetello sequestrando l’avv. Vittorio Vannini, Commissario Prefettizio di Orbetello. Il Vannini viene rilasciato in cambio della promessa di rifornire i partigiani di pasta, visto che lui è proprietario del Pastificio Argentario. Poco dopo, I partigiani della B.A.M. assaltano una colonna di carrette ippotrainate tedescche, uccidendo diversi soldati e catturando armi e materiale (BAM).

CHIANCIANO – Ad un blocco stradale partigiano, vengono feriti alcuni simpatizzanti fascisti del PFR (CRT).

MAGLIANO in Toscana – La Banda Arancio-Montauto disarma la caserma GNR (CRT).

MAIANO LAVACCHIO – Circa 140 tra fascisti e tedeschi catturano un gruppo di 12 renitenti disarmati sorprendendoli nel sonno alle 5,30 del mattino. Durante il tragitto verso il Lavacchio, riesce a fuggire il disertore austriaco “Gino“, fatto che innervosisce ancora di più i fascisti che si danno al saccheggio di due poderi ( Lavacchio e Balzalone ). Nell’ aula della scuola di campagna de “L’Appalto“, inizia quindi un “processo” farsa che porta alla veloce condanna a morte degli 11 renitenti. I fascisti restano anche insensibili alla straziante scena della madre di due di loro che implora di essere uccisa al posto dei figli. Alle 9,10 la strage è compiuta. Il plotone di esecuzione, comandato da Inigo Pucini, è composto dal capitano De Anna, Del Canto, dalla spia Raciti, Gori, La Monica, Giannini, Guidoni e dal carabiniere Pasqualetti di Pisa. La scena si chiude con una macabra danza ed urla di gioia; i fascisti se ne vanno col materiale razziato nei poderi (MDI). Le vittime sono Antonio Brancati (24) di Ispica (Rg), Rino Ciattini (20) e Attilio Sforzi (21) di Grosseto, Alfiero Grazi (19) di Cinigiano, Silvano Guidoni (20) di Istia, Corrado (24) e Emanuele (21) Matteini fratelli di Istia, Alcide Mignarri (20) e Alvaro Minucci (20) di Istia, Alfonso Passannanti (22) di Battipaglia, Mario Becucci (38) di La Spezia ma abitante a Grosseto, noto antifascista (MDI).

MANCIANO – Scontri tra partigiani e tedeschi in località Villozzo (CRT + Pref.GR telegr. 1725 26.03.44).

MASSA MARITTIMA – Un ampio rastrellamento di due giorni riesce a sbandare la 3a brig. Garibaldi il cui gruppo dirigente si sposta in zona “Caglio” (CRT-RCR). Conflitto in zona Rocchi con elementi della GNR e perdita di materiale da parte della formazione Camicia Rossa (Rel. Formazione).

MONTEPULCIANO – Posto di blocco e sparatoria con simpatizzanti del PFR che restano feriti. Intanto alla caserma Vittoria vengono disarmati 2 militi della GNR (CRT).

MONTIERI – Le fonti fasciste riportano a questa data l’assalto parigiano avvenuto o comunque cominciato il giorno prima, così descrivendolo:  “Il 22 marzo u.s., in Montieri (Grosseto), oltre 100 ribelli tentarono di assalire la caserma della G.N.R. ed aggredire le autorità politiche. I legionari reagirono energicamente facendo desistere gli aggressori dalla loroimpresa. Nel conflitto rimase ucciso un sottufficiale della forestale e riportarono gravi ferite il segretario del Fascio locale e 2 fascisti. Non si conoscono leperdite inflitte agli aggressori. Gli stessi ribelli, poi, assalirono la corriera per Boccheggiano ferendol’autista e un operaio, ed estorsero al veterinario Pietro Osvaldo e al farmacista Battista Lunardi rispettivamente L. 7.500 e 14.000.” (NGNR del 2/4/1944).

PISA – Una relazione riservata al duce, lamenta che nel pisano “Elementi ribelli sono penetrati nel territorio della provincia nel tratto di confine con quella di Siena. Da parte della G.N.R. è stata disposta la costituzione dei presidi nelle località battute per coordinare le necessarie operazioni di rastrellamento. Le rapine e le razzie continuano” (NGNR del 22/3/1944).

SAMPRUGNANO [Semproniano] – IL 7° Gruppo Bande occupa il paese disarmando i militi della GNR, uccidendone 1 ( il maresciallo Luca Carlucci che tenta una sortita esplodendo colpi di pistola ) e catturando 2 gerarchi del PFR grossetano ( Pref.GR telegramma 0809 del 26.03.’44 ). i gerarchi catturati sono il Brinci e il maresciallo Guglielmo Faenzi mentre stanno giocando a poker. (TGSG). Altre fonti indicano il fatto avvenuto il 23 marzo (CRT).

1945

FRONTE RAVENNATE – Nei pressi di Villa Zacchia cade il partigiano Piero Bernardi di Montecastelli Pisano, già in forza alla XXIII Brigata “Boscaglia“, aderente alla Federazione Giovanile Comunista (PBA). Per le fonti MAC e ACV-48,  Bernardi,  sarebbe residente a Colle di Val d’Elsa ed appartenente a Giustizia e Libertà.

MAUTHAUSEN – Nel lager tedesco, da deportato, muore Marino Orrù, di Emanuele, nato nell’isola di Capraia nel 1922 [EDM].

1947 

GAVORRANO – Nasce la Cooperativa “La Castellaccia” su iniziativa delle famiglie di alcuni braccianti agricoli, con scopo sociale di distribuire generi alimentari, attrezzi agricoli, vestiario ecc. ai soci (URI).