9 gennaio

1876

GROSSETO – Nasce Giuseppe Sartini. Pittore e anarchico. Per la sua attività politico-sindacale venne segnalato dalla polizia nel 1902 a Grosseto e schedato. Fu uno dei promotori dellʼUSI, dalla quale nel 1908 fu inviato a La Spezia dove assunse la segreteria della CdL. Nel 1914 si trasferì a Bologna. Divenne prima membro della segreteria e nel 1919 segretario provinciale della Vecchia CdL, poi anche dirigente nazionale della Federazione anarchica. Fu, sin dallʼinizio, strenuo oppositore del fascismo e subì due arresti. Durante il ventennio fascista venne sottoposto a periodici controlli, lʼultimo dei quali lʼ8/4/42 (ARB).

1879

MONTEROTONDO Marittimo– Nasce l’ anarchico Terzo Michelotti.

1881 

LIVORNO – Nasce Raffaello Abeniacar, ebreo internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1887 

PONTEDERA – Nasce Mario Lami. Di professione meccanico e idee anarchiche, attivo dai primi anni del secolo, nel maggio 1923 viene condannato in contumacia insieme al fratello Ottorino per omicidio politico, avvenuto durante uno sciopero nel maggio 1921, a 22 anni di reclusione. Segnalato nell’emigrazione in Francia, dove muore il 31 ottobre 1930 (CPC).

1888

PISA– Nasce Elena Terrosi, esercente comunista, condannata ad 1 anno dal TSF per “Ricostituzione del PCI, cospirazione ecc.” (Sentenza n. 72 del 28-7-1928  Pres. Ciacci – Rel. Lanari).

1897 

S.CASCIANO – Nella frazione di Cascina, nasce Ulisse Del Torto, comunista di professione ‘zoccolaio’ e residente a Pisa. Attivo già dall’immediato dopoguerra, è diffidato nel 1933. Muore nel 1942 (CPC).

1900

PIOMBINO – Nasce Marino Ripoli, operaio sovversivo libertario, sconfinato in Francia per sfuggire alla repressione fascista (Vedi Biografia R/esistente).

1901

LIVORNO – Nasce Umberto Trezzi. Comunista, risiede in seguito a Camaiore, dove fa il ragioniere, ed emigra nel 1926. Al suo rimpatrio nel marzo 1931 riceve l’ammonizione per legami all’estero con Giustizia e Libertà, accusa da cui risulta prosciolto nel novembre 1932 per l’amnistia del decennale. Arrestato nell’aprile 1937 per scritte inneggianti alla Spagna repubblicana, viene confinato (Amantea, Cetraro, Aliano, Tremiti, Ventotene) per 5 anni, pena commutata in ammonizione nel novembre 1942. Nel maggio 1943 è internato e liberato nell’agosto di quell’ anno (CPC).

TATTI – Nasce Vito Pericci. Minatore comunista, molto attivo nell’azione contro il crumiraggio nel ”biennio rosso”. All’avvento al potere dei fascisti, emigra in Francia, ricercato dagli uomini di Mussolini (vedi scheda).

1907

BIENTINA – Nasce Oscar Montagnani. Bracciante e militante libertario,  è iscritto in Rubrica di Frontiera per attività antifascista in Francia. Viene fermato al rimpatrio nel 1940 e ammonito (CPC).

PIOMBINO– Nasce Dino Giannotti. Tornitore, è arrestato nel maggio 1932 per organizzazione comunista, deferito al Tribunale Speciale e liberato nel novembre 1932, per l’amnistia del decennale. Diffidato nel 1933, sarà ancora vigilato almeno fino al 1942 (CPC).

1914 

POGGIBONSI – Nasce Elio Mazzoni. Di professione stagnino, nell’aprile 1934 subisce un arresto per “organizzazione comunista”: prosciolto dal Tribunale Speciale, ammonito, di nuovo prosciolto nel giugno 1936 in occasione della proclamazione dell’impero. Arrestato per analoga imputazione il 25 luglio 1937 e questa volta confinato a Paola per 3 anni, interamente scontati. Nel 1942 è militare, sempre vigilato (CPC).

1921 

GROSSETO – Congresso starordinario provinciale dei giovani socialisti che non riesce ad evitare la rottura: ai secessionisti ( i cosiddetti “puri” che confluiranno nel partito comunista ) ed al loro portavoce Massagni vanno 547 voti mentre agli unitari soltanto 196, che poi diverranno rispettivamente 599 e 144.

PITIGLIANO – Fonte militare fascista afferma che in questo giorno i Carabinieri Raffaelli Ferruccio e Sabatini Ruggero, restano feriti: ” Durante la traduzione di un detenuto, autore di omicidio, vennero assaliti da numerosi sovversivi che cercarono di liberare l’arrestato senza però riuscirvi. Nella colluttazione riportarono gravi lesioni per le percosse ricevute “.

1923

LIVORNO – Ancora purghe ai sovversivi. In via della Madonna, via della Campana e piazza dei Domenicani, tocca a 3 giovani antifascisti; poi, verso mezzogiorno, viene aggredito a pugni e nerbate il socialista Pietro Lorenzini che, sfuggito in un primo momento, viene riacciuffato e sottoposto allo stesso trattamento prima di essere affidato ai carabinieri che non alzano un dito verso i suoi aggressori. Altri agenti, evidentemente più equidistanti, intervengono impedendo una purga nei confronti del ‘presunto sovversivo’ Nello Carletti, arrestando il fascista Funaro. Alla sera, viene arrestato Primo Lazzerini, da poco tornato da Marsiglia, dipinto da un giornale locale come ”terribile sovversivo” (RLL).

1925 

LARI – Nasce Olvino Geppini. Impiegato residente a Bologna, viene arrestato nel settembre 1941 per disfattismo politico, poi prosciolto dal Tribunale Speciale (CPC).

1929

SASSO d’ Ombrone– Il comunista di origini fiorentine Guglielmo Antonelli, detto Chiodo, boscaiolo residente nella frazione di Cinigiano (Gr) viene condannato e confinato per 3 anni a Ponza: si è opposto ai tentativi della contessa Clementina Piccolomini di riavere indietro un terreno vendutogli nel periodo pre fascista a prezzo ritenuto troppo basso (CPC).

1942

SINALUNGA – Arresto della casalinga antifascista Natalina Barbieri per aver proferito la frase ” Vorrei affettare la fava di Mussolini ” e, per questo, condannata a 2 anni di confino (CPC).

1943 

PISA – Giovanni Rossi muore a Pisa dove era nato 87 anni prima, l’11 gennaio 1856. Agronomo di professione, ben presto si avvicina all’anarchismo con l’idea di mettere in pratica le idee rivoluzionarie dell’epoca. Propugnatore della Comune che si regge secondo i principi del comunismo anarchico con buoni risultati sia in Italia che in Brasile, sia dal punto di vista agronomico e economico che da quello sociale, permettendo così lo sviluppo di rapporti interpersonali orizzontali e non gerarchici. Tornato in Italia, dal 1907, Rossi si occuperà sempre meno di attività politica preferendo quella di agronomo e scrittore ( Anarcopedia ).

1944 

CETONA – Molte donne del paese, minacciose,  protestano contro i fascisti locali per ottenere la liberazione di due giovani renitenti di leva arrestati (BPA). Versione fascista: In seguito all’arresto di due renitenti alla leva da parte dei carabinieri, ”un gruppo di giovinastri” inscena una ”manifestazione ostile davanti alla caserma dell’arma invocando la liberazione degli arrestati. Furono lanciate pietre ed esplosi colpi di arma da fuoco contro la caserma. I carabinieri risposero al fuoco. Non si conoscono vittime” (NGNR del 23/1/1944).

MASSA Marittima – “Dal bosco”, Elvezio Cerboni risponde al fascista Giuseppe Niccolini che, fiutata l’aria, aveva segretamente cercato di accordarsi con la famiglia Cerboni in cambio di un occhio di riguardo sul suo pesante passato di fascista e le angherie commesse ai danni della famiglia stessa… la risposta di Elvezio prevede non un risarcimento personale ma collettivo per ”noi partigiani” pari a 13 mensilità di un operaio per la causa partigiana stessa (EEN 66).

1953 

LIVORNO – Si svolge nel centro città una manifestazione comunista contro la ‘legge truffa’. La manifestazione è caricata dalle forze di polizia con caroselli e manganellamenti, nei quali incappa anche un fotoreporter ( CFC ).