18 dicembre

1884 

CAMPIGLIA Marittima – Nasce Agostino Mussio. Sarto antifascista residente a Follonica dove ha una sartoria nella centrale via Roma, subisce numerose aggressioni durante il ventennio. Nell’ ottobre 1940 viene ammonito per scritte murali contrarie al regime: “Studenti, col fascismo sarete sempre menti ottuse” (CPC).

1886 

PISA– Nasce Italo Garinei: redattore de “Il seme anarchico” di Torino e Pisa e collaboratore di Umanità Nova. Anarchico perseguitato, di particolare rilevanza intellettuale.

1900

LIVORNO – Nasce Dino Demi, vetraio e comunista. Attivo dall’immediato dopoguerra, coinvolto in scontri armati con i fascisti, nel luglio 1924 viene condannato a 5 anni, 6 mesi, 20 giorni di reclusione per i fatti di Figline Valdarno del 1921. Nel marzo 1927 nuovamente arrestato, per ‘organizzazione comunista’ ma assolto dal Tribunale Speciale e diffidato. Nel 1930 è incluso nell’elenco delle persone “pericolosissime da arrestare in determinate circostanze” e, dal 1933, incluso in quello dei possibili attentatori. Nel giugno 1940, all’entrata in guerra dell’ Italia, è internato a Manfredonia fino all’aprile 1941. L’ultima annotazione che lo riguarda è del febbraio del ’44 allorchè i fascisti lo arrestano e lo carcerano a Pisa (CPC).

1901

VICOPISANO – Nasce Boerio Taccola. Cameriere antifascista, risiede a Roma dove lavora e nell’ottobre 1941 viene arrestato per disfattismo politico e confinato ad Aliano per 2 anni. Sarà liberato in appello nel febbraio 1942 (CPC).

1907

LIVORNO – Nasce Menotti Gasparri. Vetraio, già socialista, passa al Partito Comunista e viene processato nel 1926 per attività antifascista. L’11 ottobre 1927 è arrestato per diffusione di Avanguardia Comunista e condannato dal Tribunale Speciale a 1 anno di reclusione a Roma, pena scontata interamente. Iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze, diffidato. Denunciato per attività comunista nel 1931 e nel 1932, espatriato nel 1933 ed iscritto in Rubrica di Frontiera. Segnalato in Spagna Francia e Urss. Si arruola nelle formazioni antifranchiste con il Battaglione Garibaldi nel 1936: la sua lunga battaglia contro il fascismo termina il 21 novembre di quell’ anno, quando cade in combattimento a Casa del Campo (CPC).

1909

PIOMBINO– Congresso della Camera del Lavoro: tra i punti in discussione vi sono l’adesione alla CGL e la costituzione della CdL di Piombino, Elba e Maremma. Per l’Elba sono presenti le leghe minatori di Rio Marina, Rio Elba, Cavo e Capoliveri (CCO).

1910

SUVERETO – Nasce Antolino Bianchi, partigiano combattente nel Lazio inquadrato con le fromazioni del Unione Sindacale del Lavoro (Anpi Roma).

1919

PISA – Alla stazione, nella sala d’aspetto di terza classe, è scoperto un bagaglio contenente numerose bombe; arresto del proprietario.

1920

FOLLONICA – Per l’oscuro attentato di cui resta vittima, nel settembre, il carabiniere Golino, vengono arrestati i socialisti Giuseppe Carapelli e Raffaello Ieri insieme all’anarchico Italo Giagnoni. In soccorso ai tre, innocenti, viene formato un Comitato (DFDF).

PISA – Nasce Armando Tollari. Già caporal maggiore geniere, è partigiano In Emilia dal 1°/6/1944 al 30/4/1945 con la Brigata Italia Montagna dopo le parentesi (1.6 – 1.8.1944) con la Brigata Bigi e (1.8.44 – 7.1.1945) con la Brigata Polizia. Combatte a  Frassinoro il 30.7.44 e il 1°.8.44, il 7.1.45 a Casa Giannasi, l’ 8.1.45 a Novellano, a Serra Santa Maria il 10.4.45, a Pievepelago il 20.4.45. Compie inoltre azioni di sabotaggio (UBO).

1923

VECCHIANO – Una lettera del Prefetto di Pisa descrive Alessandro Carosi, primo sindaco fascista di Vecchiano, solito presentarsi come ” ten. Carosi, sette omicidi politici ” oltre, pare, assassino anche della propria amante “in circostanze orripilanti “, delitto però abbuiato per i meriti fascisti del personaggio (FAR).

1924 

MARINA di PISA – Sanguinoso conflitto a fuoco tra le due anime del fascismo pisano. Nel locale “La Stella Polare“, il fascista Gino Salvadori di Sant’Anna di Cascina viene ucciso ed il fascista dissidente Pilade Fiaschi ferito gravemente.

1928

PISTOIA – La Commissione Provinciale di Pistoia manda al confino per 2 anni a Ponza il ferroviere piombinese Ugo Pellegrini perché ha pubblicamente solidarizzato con il comunista Michele Della Maggiora, condannato a morte dal Tribunale Speciale e fucilato il 18 ottobre 1928 (RLL).

TRIBUNALE SPECIALE – Tra gli altri, per “ricostituzione del PCI, propaganda comunista“, condanna a 4 anni Macchi Macchiavello, Collesalvetti (Li) 20-8-1892, fabbro (Sentenza n. 156 del 18-12-1928 Pres. Tringali – Rel. Buccafurri) .

1929

TRIBUNALE SPECIALE – Tra gli altri imputati, il Tribunale Speciale condanna il meccanico livornese Tito Raccolti a 10 anni per aver fatto parte dell’ organizzazione clandestina comunista del volterrano che diffondeva “L’Unità” e “Avanguardia” (MdAL).

1930 

VOLTERRA – Per reati di propaganda, appartenenza e ricostruzione del Partito Comunista Italiano vengono condannati i volterrani Piero Bulleri, Arnaldo Giannelli, Aroldo Talamucci, Giuseppe Zinucci, Tito Raccolti a 10 anni; Nello Bardini a 6 anni; Alessandro Giustarini a 4 ed il minorenne Fernando Bartaloni a 2. Assolti Mario Colivicchi e Wargas Bongini. Bardini riporta che durante il tragitto verso il carcere i compagni intonano ” L’ Internazionale ” (N.Bardini).

  1943 

GUASTICCE – Su delazione, i carabinieri repubblichini arrestato gli ebrei Abramo Levi (1903) con la moglie Rosa Adut (1900) e i figli Elio Nissim (1928), Mario Mosè (1927) e Selma (1924); Heschielle Nissim Levi (1904) con la moglie Luisa Ninos (1905) e l’anziana madre Mazaltov Elias (1871). Deportati in seguito ad Auschwitz, solo Rosa Adut e i suoi tre figli faranno ritorno (EIT).

MONTALCINO – Un gruppo di antifascisti si reca alla stazione ferroviaria per convincere le reclute dell’esercito della RSI a disertare. L’azione riesce e molti giovani ritornano alle loro case (CRT).

PITIGLIANO – Viene ucciso il capitano dei bersaglieri Mario Nardi [Altre fonti riportano il fatto al 19/12].

1946 

GROSSETO – Si svolge il c.d.”processone” in cui sono accorpati i processi per gli eccidi fascisti di Istia d’Ombrone, Frassine, Santa Fiora ed altri (EEN 96). La Corte d’ Assise di Grosseto emana la sentenza contro i fascisti repubblicani della Provincia. Per i fatti di Monte Bottigli vengono condannati a morte: la spia Lucio Raciti; Michele De Anna, capitano della GNR; Vittorio Ciabatti, tenente della GNR; Sebastiano Scalone, commissario di PS; Inigo Pucini, podestà di Grosseto; Alfredo Del Canto e Armando Gori, militi del plotone di esecuzione (MDI). Ercolani e Scotti sono invece condannati a 30 anni di reclusione; Barberini a 6; Pucci e Zullo assolti. Le pene saranno, come accadde quasi sempre, ridotte in appello (PBA).

Intanto la stessa Corte  assolve gli imputati fascisti per l’uccisione dei partigiani Luigi Canzanelli e Giovanni Conti avvenuta presso Murci: non è riconosciuta l’imboscata ed il tutto passa come normale, seppur accidentale, fatto d’arme (TGSG).