28 settembre

1885

PISA – Viene affisso il manifesto per ricordare il XXI° anniversario della fondazione de L’ Internazionale che ricorda il motto dell’ inno nichilista ” Si cade a cento, si sorge a milioni “. ” … Alla borghesia che con noi usò sempre manette, fucili e cannoni, noi non risponderemo con votazioni, con proteste e comizi, ma con quegli argomenti che insegnò sempre Michele Bakounine fino all’ultimo giorno della sua vita di cospiratore e di apostolo … ” (ALS).

1887

LIVORNO – Nasce Amedeo Coen, antofascista di religione ebraica. Nel 1940 viene ammonito per offese al capo del governo Mussolini [CPC].

1890

CECINA – Nasce a Cecina Ilio Barontini, uno dei fondatori del Partito Comunista d’ Italia, favorevole agli Arditi del Popolo, internazionalista e combattente in Spagna, con la Resistenza etiopica, quella francese col Maquis, infine nella nostra Resistenza. Eminente figura politica e militante di livello internazionale.

Questa la sua scheda  eleaborata dall’ ISGREC.

“Nomi di battaglia: Fanti, Paulus, Dario, Giobbe – Battaglione/Brigata: XII Brigata internazionale (Battaglione Garibaldi), XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi) – Professione: Perito industriale

Biografia: Nato a Cecina LI il 28/9/1890 da Turillo Barontini. Socialista dall’ante guerra, consigliere comunale, candidato alle elezioni politiche nel 1919, tra i fondatori del PCI nel 1921 a Livorno. Esponente di primo piano del suo partito e segretario della Camera del Lavoro, Barontini subisce arresti e processi dal 1922 al 1926. Fermato nel luglio 1927, viene deferito al Tribunale Speciale per organizzazione comunista; assolto per insufficienza di prove nell’agosto 1928, è iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Espatria clandestinamente nel maggio 1931 in Francia dove continua la sua attività politica, quindi nel 1933 viene segnalato a Mosca (dove dirige come tecnico, col nome di Fanti, un reparto di uno stabilimento metallurgico e frequenta i corsi militari dell’Armata rossa) e a Parigi. Alla fine del 1936 è in Spagna: commissario politico del Battaglione Garibaldi, lo comanda durante la battaglia di Guadalajara nel marzo del 1937 (in sostituzione di Pacciardi, in permesso a Parigi); in seguito commissario politico della Brigata Garibaldi.

Nel 1938 lasciata la Spagna, per incarico del governo spagnolo e del PCI, è comandante della Resistenza in Abissinia (con lo pseudonimo di Paulus). Rientra in Francia nel 1940, a Marsiglia, e viene arrestato e incarcerato per 2 mesi. In seguito col nome di battaglia di Giobbe è tra gli organizzatori dei primi gruppi di FTP come istruttore tecnico militare (autore dell’attentato all’Hotel Terminus di Marsiglia). Rientrato in Italia dopo l’8 settembre 1943, Dario(suo nuovo pseudonimo) è chiamato a far parte del Comando generale delle Brigate Garibaldi. In questa veste, organizza i GAP nelle varie regioni occupate dai nazifascisti. Dall’inizio del 1944 e sino alla Liberazione, è alla testa del CUMER (Comando militare unificato Emilia-Romagna). Dopo la Liberazione, viene eletto deputato alla Costituente, poi senatore per il collegio di Livorno nella seconda Legislatura della Repubblica, segretario della Federazione comunista di Livorno e membro del Comitato centrale del PCI. Muore a Livorno il 22/1/1951 in un incidente automobilistico “(ISGREC).

1910

GERFALCO – Nasce Dino Salusti, minatore, partigiano della Guardia Armata, fucilato dai tedeschi il 26 giugno 1944 insieme ai suoi compagni Arduino Barlettai, Ido Salusti e Gino Baldi.

1921

SCARLINO – Il fascista Archimede Petri guida una squadraccia di Camicie Nere a perquisire arbitrariamente e coi ben noti metodi la casa del ”noto anarchico Bartolommei Angelo” (DFDF).

1924

LIVORNO – Durante una perquisizione in una fiaschetteria di Fiorentina, agenti ”specializzati” procedono all’arresto del sovversivo pisano Biagi e degli anarchici livornesi Gino Magnozzi (27) e Pietro Signorini (29) per detenzione di armi (RLL).

1943

LIVORNO – La Wehrmacht avverte in un comunicato che per ogni nuovo sabotaggio o attacco ai tedeschi verranno uccisi 5 ostaggi (CRT).

MASSA Marittima – I partigiani asportano 30 moschetti dalla caserma della DICAT (CRT).