3 agosto

1854 

POMARANCE – Nasce Odoardo Rasoini. Contadino schedato come antifascista, nell’aprile 1926 viene condannato a 6 mesi di reclusione per offese al capo del governo. Muore nel febbraio 1932 (CPC).

1881

MONTEROTONDO Marittimo – Nasce l’anarchico Serafino Cinci [RMR].

1900 

LIVORNO – Nasce il pittore anarchico Angiolo Bruschi, di Ettore e Romilda Camici, combattente nella Colonna Ascaso (Colonna italiana “Rosselli”), XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi). Nel 1915 si trasferisce con la famiglia a Vezzano Ligure dove fa parte del gruppo giovanile comunista. Lasciato il PCI, passa nelle file anarchiche e si abbona alla rivista “Pensiero e volontà”. Espatriato nel 1923 in Francia, dove continua la militanza politica, è espulso il 29/6/1925 per aver protestato il 22/5/1925 contro i fascisti che celebravano a Parigi il decimo anniversario dell’intervento italiano. Dopo una breve permanenza in Lussemburgo, torna in Francia e viene arrestato per violazione del decreto di espulsione e accompagnato alla frontiera belga il 29/6/1928. Stabilitosi a Bruxelles, viene condannato a 8 giorni di carcere per porto abusivo di arma da fuoco nel gennaio 1932 ed è espulso. Iscritto in Rubrica di frontiera. Nel 1936 risiede nella regione di Parigi e prende parte a numerose riunioni anarchiche (per esempio, il 15/3/1936 è alla sala Lavry di Parigi ad ascoltare una conferenza di Carlo Rosselli insieme con Umberto Marzocchi e Italo Ragni). Parte per la Spagna il 31/7/1936 (arriva il 19/8/1936) e combatte a Monte Pelato e Almudevar, arruolato nella colonna italiana, addetto alle salmerie (è poi nella brigata Garibaldi). Ferito nel 1938 in combattimento, viene ricoverato all’ospedale catalano di Vic. Rientrato in Francia dopo la caduta di Barcellona, nel febbraio 1939 è internato in Francia ad Argeles (dove fa parte del gruppo anarchico “Libertà o morte”). Evaso dal campo è arrestato e condannato a 4 mesi e 15 giorni di carcere a Fresnes (Seine) per infrazione del decreto di espulsione del 1928. Rilasciato il 6/9/1939 si rifugia in Africa settentrionale e nell’estate del 1942 cade a Bir -Hakeim combattendo contro i nazisti (ISGREC).

1903 

CECINA –  Nasce Adolfo Romani. Antifascista residente a Rosignano Marittimo, viene ammonito nel febbraio 1937 per scritte antifasciste ma prosciolto dopo alcuni mesi, in occasione del natale, per la sua grave infermità. Muore infatti dopo poco, il 3.2.1938 (CPC).

PISA – Nasce Mario Lessona, nome di battaglia “Oneto“.  Commerciante, partigiano combattente nella  Delegazione Giustizia e Libertà- Comando Militare Regionale Ligure (ILSREC).

1906

CALCI – Nasce Galliano Simonetti. Bracciante, comunista residente a S.Giuliano Terme , nell’aprile 1937 viene ammonito per tentato espatrio a fini politici ma prosciolto in occasione del natale 1937. Continua invece la vigilanza su di lui, almeno fino al 1941 (CPC).

PISA – Nasce Renato Petrolini.  Impiegato civico, già 2° capo segnalatore della Regia Marina, poi Commissario di Distaccamento e partigiano combattente con grado di sergente e nome di battaglia “Pedro” nella 660ª Brigata Garibaldi Sap Vanni, in Liguria (ILSREC).

1907

LIVORNO – Nasce Mario Tocchini. Scaricatore di porto, nell’ottobre 1930 è arrestato per diffusione di volantini comunisti e confinato a Laino Bruzio per 2 anni. Condannato a 6 mesi, 10 giorni di arresto per violazione del regolamento, è liberato nel novembre 1932 per l’amnistia del decennale. Vigilato oltre il 1943, nel 1944 sconta anche 6 mesi di carcere per oltraggio a un milite fascista (CPC).

1909

GROSSETO – Nasce Renato Centini. Infermiere residente a Poggibonsi, arrestato e condannato a 3 anni di carcere per associazione sovversiva e propaganda comunista, con sentenza nr. 23 del 5/4/1935 (TMV).

1913 

POGGIBONSI – Nasce Ezio Lotti. Fresatore, di idee comuniste, nell’ autunno del 1941 subisce un arresto per divulgazione di notizie apprese da Radio Mosca, anche se il Tribunale Speciale lo manderà assolto per insufficienza di prove (CPC).

1918 

SIENA – Nasce Trento Vannini, nome di battaglia Trento, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 43ª Divisione De Vitis – Brigata Nebiolo: catturato, sarà fucilato dai nazifascisti a Carmagnola (IRT).

1922

GROSSETO – Bastonatura fascista dell’anarchico Caputo, del ferroviere Masoni e di altri sovversivi che avevano scioperato il giorno prima (Aristeo Banchi – Si va pel mondo).

LIVORNO – La notte tra il 2 ed il 3 agosto, numerosi fascisti, scortati da guardie regie e carabinieri, individuano la casa dei fratelli Pietro ( 1886, consigliere comunale comunista ) e Pilade Gigli ( 1892, libertario ): bussano, intimano, ingenuamente da dentro aprono e subito si scatena un inferno di colpi. Cade Pietro fulminato, Pilade poco dopo stramazza su di lui, la moglie di Pietro è ferita alla testa; i più giovani riescono a sfuggire all’eccidio, appesi fino all’alba alla corda di un pozzo. I fascisti se ne vanno terrorizzando il vicinato, inseguiti dalle urla ” assassini, assassini ” della gente da dietro le finestre. Durante la giornata viene anche ucciso nella sua casa un altro consigliere comunale, Luigi Gemignani: i fascisti gli sparano un colpo in faccia a bruciapelo. I fascisti assediano lo studio del sindaco Mondolfi, devastano il circolo “La Gardenia” di via San carlo  ed un altro circolo a Colline, la Cooperativa di Consumo di Salviano viene bruciata. La città è un campo di battaglia. Muoiono anche un anziano di 73 anni, un ragazzo di 14, un operaio del cantiere Parodi  (MdAL).

MAREMMA (luogo imprecisato) – Fallisce l’attentato contro Luigi Bellettini, segretario provinciale dei sindacati fascisti che sta viaggiando su un camion e risponde al fuoco. Sono ritenuti responsabili i comunisti Marchettini, Maggiori e un terzo ignoto.

1925

SCARLINO – In Piazza Garibaldi, viene arrestata dai carabinieri Luisa Conti, moglie del sovversivo socialista Sabatino Rosa. Il motivo del fermo risiede nel fatto che avrebbe esclamato la frase ” Viva Matteotti, viva il socialismo! “. Trattenuta per un solo giorno in carcere, viene rilasciata senza ulteriori conseguenze (RIS).

1927

MAGLIANO in Toscana – Nasce Evandro Sartini, nome di battaglia “Bufera“. Partigiano combattente nella Brigata ligure Arzani-IVª Divisione Garibaldi Pinan Cichero (ILSREC).

1944 

CASCINA – Nel territorio comunale, è vittima dei nazifascisti Armando Masi di 62 anni (Progetto Memoria – Regione Toscana).

CASCINA 2 – Durante un servizio di pattuglia sul fronte dell’ Arno, restano feriti i partigiani Pietro “Giulio” Gherardini e Ermanno “Dardo” Salardi (RGB).

CASTELNUOVO Val di Cecina – Nel territorio comunale, viene ucciso dai nazifascisti Isidoro Santi di 20 anni  (Progetto Memoria – Regione Toscana).

S.GIULIANO TERME – Nella zona di Santallago, una squadra di 10 uomini del 3° Settore cattura 4 tedeschi che stavano facendo razzie e li passa per le armi (ANPI).

Località imprecisata – Sono feriti i partigiani Pietro Gherardini e Ermanno Salardi.