27 luglio

1881

CASTELNUOVO Val di Cecina – Nasce l’anarchico Attutildo Bertini .

1887

PISA – Nasce Gino Andreoni, vetraio e militante comunista. Viene arrestato nel luglio 1938, defrito al Tribunale Speciale per “organizzazione comunista” e quindi condannato a 2 anni di carcere a Castelfranco Emilia. Viene liberato per amnistia il 2 marzo 1940 (CPC).

1889

ORCIANO Pisano – Nasce Ferrante Brunetti, “Pronto”, partigiano combattente in Piemonte con la 12ª Brigata Sap Robotti (IRT).

1893

LIVORNO – Nasce Giuseppe De Fusco, anarchico, facchino, membro del Circolo Anarchico di studi sociali e della Camera del Lavoro sindacale. Dal 1923 emigra in Francia, a Marsiglia, e ritorna in Italia solo nel 1940. Vigilato fino al 1943 allorchè viene radiato (RLL).

1895

MONTECATINI Val di Cecina – I Socialisti conquistano elettoralmente il Comune di Montecatini di Val di Cecina.

1901

BIBBONA – Nasce Ulderigo Riccucci, antifascista processato dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).

S.FREDIANO A SETTIMO– Nasce l’anarchico Ludovico Caioli. Trasferitosi a Piombino, fa parte del gruppo anarchico “Gli  Scamiciati”. Perseguitato dai neri, è attivo ancora dopo il 1943.

1908

LIVORNO – Nascono Sabatino e Giuseppe Procaccia, ebrei deportati e uccisi dai nazifascisti ad Auschwitz (EIT).

1919 

LIVORNO – Pensando all’ondata di scioperi e proteste contro il carovita delle settimane precedenti, la “Parola dei Socialisti” di Livorno tenta un bilancio della rivolta scrivendo, tra l’altro, nel suo editoriale : ” […] Dai trivi, dalle piazze, dalle strade, dai bassifondi, questa cloaca dirompente […] avanza scalzando le basi di una società caduca e sanguinaria […]. Sgorga e dilaga come un fiume limaccioso […] il crimine della folla multicolore e multiforme. Signori della vecchia coscienza sociale, filosofi dell’aristocrazia politica, mummie della diplomazia, fate largo e inchinatevi. Passa Gavroche ! ” (PPT).

1921

CASCINA – I carabinieri, fermato un camion con a bordo la famigerata squadraccia del fascista Amerigo Dumini, arrestano gli squadristi sequestrando loro 5 moschetti austriaci, cartucce, caricatori e bombe a mano. I fascisti torneranno in libertà dopo soli 2 giorni (SQU).

PIOMBINO – Nella notte tra il 26 ed il 27, lo scaricatore anarchico Giuseppe Morelli (37), probabilmente reduce dal conflitto a fuoco tra Arditi e agenti presso l’American Bar e la farmacia comunale, viene operato all’ ospedale cittadino per ferita da arma da fuoco all’inguine ma non supera il difficile intervento. I suoi funerali vedono la partecipazione delle organizzazioni proletarie: i sovversivi fanno chiudere i negozi al passaggio del feretro e sulle saracinesche scrivono “Lutto cittadino”. Nel 1946, la Federazione anarchica elbana maremmana così ricorderà il suo compagno Giuseppe Morelli: “Audace, di quell’audacia che nasce dalla consapevolezza della bontà della propria causa, si schierò snza esitare sotto le bandiere dell’ anarchia quando comprese che ‘non vi può essere uguaglianza e libertà senza comunismo e comunismo senza libertà’ e alla realizzazione di questa superba utopia consacrò la parola e l’azione. Ardito del Popolo, quando tutto crollava, tentò arginare la montante marea reazionaria. Il piombo regio lo strappò alle battaglie dell’avvenire e all’affetto dei suoi cari. Piazza L. Cappelletti 1921” (RLL).

RIO nell’ ELBA– La Prefettura di Livorno informa il Ministero dell’ Interno che a Rio d’Elba è stato organizzato un nucleo di Arditi del Popolo per iniziativa del pisano Luigi Ottolenghi, il quale ha avuto “degli abboccamenti con alcuni dei più scalmanati sovversivi” riesi, ed in special modo con Ubaldo Pieranzoni [o Pirangoni] presidente della Lega proletaria dei combattenti e con Lavircio [o Lavinio] Canovaro, due impiegati licenziati dalla “Società Elba” per aver “fatto causa comune” con gli operai durante l’occupazione delle miniere. A una riunione “riservatissima” – prosegue il documento – a cui hanno partecipato 50 anarchici e comunisti riesi, la guida del nucleo è stata affidata al Pieranzoni, mentre il “pericoloso anarchico schedato” Luigi Cafferi dovrà occuparsi di propaganda e proselitismo (RLL).

1931

LIVORNO – Il Tribunale Penale condanna gli antifascisti Ottorino Bucchioni, Giuseppe Colombai, Attilio e Raffaello Cantini, Menotti Gasparri e Pietro Del Moro a 10 mesi di reclusione e 3.000 lire di ammenda per tentato espatrioo clandestino, altri loro complici a pene lievemente minori (RLL).

1943 

LIVORNO – Il muratore antifascista Gino Beccai viene arrestato per aver rilasciato commenti disfattisti annunciando l’imminente sconfitta bellica dell’ Asse (CPC).

PIOMBINO – Alcune manifestazioni antifasciste vengono troncate sul nascere da colpi di mitragliatrice sparati in aria. In una di queste, alla popolazione si erano unite anche ” truppe del Regio Esercito e della Regia Marina che erano di pattuglia per le vie della città … sparando le armi con colpi all’ aria … ” in segno di giubilo (LDIIR). Intanto, nasce il Comitato di Concentrazione Antifascista, poi divenuto C.L.N., la cui organizzazione dirigerà le forze popolari in appoggio alle truppe italiane nella battaglia di Piombino con cui verranno in pratica annientati dei contingenti tedeschi che, provenienti dalla Corsica, stavano tentando uno sbarco (RAM).

POMARANCE – Due giorni dopo l’arresto di Mussolini, gli antifascisti presidiano il centro del paese: viene domolita la lapide in ricordo del fascista Primo Salvini ucciso in uno scontro della sua squadraccia contro un socialista nel 1922 e distrutto il ‘fascio littorio’ al monumento ai caduti. Alcuni antifascisti (Nello Pineschi, Franzo Garfagnini, Alfredo Galletti, Ubaldino Gamberucci ed altri ) vengono arrestati per circa tre mesi (LAP).

ROSIGNANO SOLVAY – Sul treno dei pendolari che viene dalla Maremma c’è il segretario del fascio Fontanelli di Castagneto che viene riconosciuto e, quando scende dal treno, affrontato da alcune persone che rapidamente lo bastonano e spariscono. E’ la ritorsione più rilevante fatta a carico dei fascisti nella comunità locale (Cronistoria Rosignano). Intanto, su organizzazione del gruppo operaio comunista, per festeggiare la caduta del regime, parte dalla fabbrica un numeroso corteo che attraversa le vie cittadine respingendo i tentativi di ostacolarlo fatti dai carabinieri e da un reparto dell’ esercito. Vengono arrestati coloro che sono individuati come gli organizzatori: Oberdan Podestà, Alfredo Stefanini e Enzo Fiorentini (MSS).

1944

CASCINA – Nel territorio comunale, è vittima dei nazifascisti Lando Saviozzi di 19 anni (Progetto Memoria – Regione Toscana).