24 luglio

1875

LIVORNO – Nasce Edilio Quaglierini, marittimo, anarchico. Nel 1924, a Baltimora, abbandona la nave sui cui era imbarcato e viene condannato a 7 mesi di carcere per diserzione. Schedato dal 1927 perché sospettato di voler attentare a Mussolini. Rimpatria nel 1936 e viene sorvegliato fino al 1943 (RLL).

MONTICCHIELLO – Nella frazione di Pienza, nasce Angelo Santinelli. Esercente, antifascista, nel giugno 1932 viene arrestato per la frase “Quel vigliacco del governo …” e, pur prosciolto per l’amnistia del decennale, viene a lungo vigilato dai fascisti, tale ancora è nel 1941 (CPC).

1894

LIVORNO – Nasce Odoardo Della Torre, ebreo internato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1895

PISA – Nasce Creso Della Rosa, impiegato antifascista. Nel 1943 verrà ammonito per disfattismo politico (CPC).

1896

PERIGNANO – Nasce Dario Caroti, esercente. Segnalato nel 1932 per attività comunista in Francia, al suo rimpatrio nel 1936 è fermato e diffidato. Radiato dal casellario Politico nel 1942 (CPC), evidentemente non più ostile al regime.

1902

LIVORNO – Nasce Enrico Macchi, Falco, partigiano combattente in Piemonte con la 19ª Brigata Sap Valentino (IRT).

1905

GAVORRANO – Nasce Teolda Barbuto [Barbuti ?], la partigiana “Olga” combattente in Piemonte con la 7ª Brigata SAP De Angeli (IRT).

1910

POGGIBONSI – Nasce Tullio Treves Frilli. Di professione stagnino, “appartiene a famiglia di sovversivi” ed è arrestato nel maggio 1932 per “organizzazione comunista” subendo 3 mesi di carcere e diffida. Nell’aprile 1934 è deferito al tribunale Speciale, prosciolto e ammonito, poi prosciolto anche dal monito nel maggio 1936 (proclamazione dell’ impero). Ancora un arresto il 15 luglio 1937 per diffusione di notizie apprese da Radio Barcellona e conseguente condanna a 2 anni di confino a Siderno. Liberato condizionalmente per Natale 1938. Nel marzo 1942 è internato a Mercogliano fino al gennaio 1943. sarà il primo sindaco di Poggibonsi dopo la Liberazione (CPC).

1911

FAUGLIA – Nasce Aldo Levi, ebreo deportato dai nazifascisti e deceduto ad Auschwitz (EIT).

1914

CASTAGNETO Carducci – Nasce Lido Baldi, il partigiano Dino, combattente in Piemonte nella 10ª Brigata Sap Gramsci e nell’ 11ª Brigata Robotti (IRT).

1919 

LIVORNO – Nasce Gennaro Tinarelli Nassi. Residente a Conselice, operaio meccanico, è volontario partigiano in Emilia dal 1°/10/1943 al 15/5/1945 con la XXVIIIª Brigata Garibaldi “”Mario Gordini“” (UBO).

1921 

MONTALCINO – Due fascisti uccidono il meccanico comunista Edoardo Martini (SQU).

RIGLIONE – Nasce Varese Antoni. Combatterà in Liguria da partigiano, con grado di capitano, nella Brigata Garibaldi Cento Croci (ILSREC).

ROCCASTRADA – Squadristi del Fascio di Grosseto, Scarlino, Montepescali e Campagnatico, su 2 camion e guidati da Dino Castellani, invadono Roccastrada devastando l’oreficeria del comunista Tagliaferri e il bar dell’ anarchico Davide Bartaletti dove rubano liquori e una damigiana di marsala. A notte ripartono ubriachi e per strada si sparano tra di loro, muore così il fascista Ivo Saletti ma gli altri gridano all’agguato “sovversivo” e ritornano indietro abbandonandosi a violenze inaudite, uccidendo chiunque capiti loro a tiro. E’ così che vengono assassinate, senza motivo, 9 persone ( Angelo Barni, Antonio Fabbri (68), Francesco Minoccheri (39), Tommaso e Guido Bartaletti, Renato Checcucci, Luigi Nativi (37), Giuseppe Regoli e Giovanni Gori ) che tra l’altro non risultano iscritte ad alcun partito sovversivo. Particolarmente efferato è poi l’omicidio del calzolaio libertario e invalido Vincenzo Tacconi (27), detto Grucci perchè mutilato di guerra e privo di una gamba, costretto quindi ad usare le grucce: rifugiatosi in cantina per l’incendio della sua casa viene visto comparire sulla porta che ardeva e gli vengono sparati contro molti colpi di rivoltella ma, poichè ciò non basta a finirlo, viene sgozzato ( Aristeo Banchi – Si va pel mondo ) Alla fine le case date alle fiamme saranno 17 (PdR).

1922

LIVORNO – Il caporione dei fascisti toscani, marchese Dino Perrone Compagni, in preda a paranoia, fa sequestrare all’ Hotel Angleterre Campari … una bottiglia di acqua Corallo che gli è stata servita a tavola, sostenendo che vi sono stati messi dei pezzetti di vetro per ucciderlo. Le indagini smentiscono il sedicente marchese (RLL).

1923

PONTEDERA – Nasce Giovanni Ricciarelli, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la Brigata Val Mongia della 4ª Divisione Alpi (IRT).

1924 

PISA – Epilogo di una lunga crisi interna al fascismo pisano dovuta allo scontro la due anime contrapposte rappresentate dal capitano Bruno Santini e dall’avvocato Filippo Morghen, Federale di Pisa. Il nuovo Commissario prefettizio plenipotenziario Ezio Maria Gray espelle il Santini, rappresentante della c.d. ala “legalitaria” e fedele al fascismo delle origini. Questi, invano, sfida a duello il Gray ed il sindaco Guido Buffarini Guidi. Anche il prefetto Rossi viene in seguito rimosso, colpevole degli arresti di fascisti dell’aprile precedente (RMAA).

1944

ASCIANO PISANO – Attendendosi una rappresaglia tedesca in risposta all’attacco all’osservatorio del giorno prima, i partigiani inviano due squadre con una trentina di uomini che, al comando di Uliano Martini, si appostano nei pressi del Comando tedesco di Villa Leoli, ai lati della vallata di Asciano, in località Prato. All’apparire di alcune pattuglie germaniche, aprono il fuoco facendole ripiegare e spingendosi fin sotto il Comando tedesco, attaccandolo con bombe a mano protetti dal fuoco del mitragliatore di Luigi Salani, coadiuvato da Gianfranco Scarpellini e da Luigi Puntellini, quattordicenne che resta ampiamente ustionato dai bossoli espulsi. i tedeschi abbandonano la Villa ma ritornano numerosi tentando una manovra accerchiante. Nonostante la loro forza stimata in numero cinque volte superiore, i tedeschi non hanno ragione dei partigiani che resistono ben due ore protetti dalle rocce sovrastanti il Comando finchè non inizia un cannoneggiamento verso il monte dove sono in tanti ad essere sfollati. E’ allora che i partigiani decidono di ritirarsi lasciando caduti Paolo Baracchini e Pirro Capocchi (che lascia la giovane moglie e una bambina)  della formazione Nevilio Casarosa , mentre Franco Conti è ferito. I tedeschi subiscono invece 8 perdite e molti feriti. Infine, una bambina di 6 anni ed altri 3 morti sono provocati dalle cannonate tedesche sui civili  (RMAA).

CASCINA – Nel territorio comunale, è vittima dei nazifascisti Giovanni Michelucci di 68 anni  (Progetto Memoria – Regione Toscana).

FORNACETTE – La pattuglia mista partigiani-alleati bissa l’azione del giorno prima catturando ancora un tedesco (RGB).

ORATOIO – Francesco Guidi ” di anni 41, ucciso barbaramente da mani tedesche il 24/07/1944 ” come da iscrizione tombale nel locale cimitero.

PETTORI (Cascina) – Penetrati in casa, i tedeschi assassinano Giuseppe ed Eliseo Dolfi, padre e figlio (RMAA).

PISA – Durante un’azione gappista, sulla Piazza dei Miracoli resta ucciso il partigiano Giovanni Barsotti (RMAA-CRT). Vinicio Biagini (nato a Pisa il 21-06-1927) è fucilato dai nazifascisti in Piazza dei Cavalieri (Anpi). Con lui anche un altro antifascista soprannominato “Il Sardo” (Anpi Pisa).

S.PIERO a GRADO – Nei pressi del cascinale Chini, i tedeschi uccidono Francesco Guidi e Walter Zanuccoli, maresciallo della stazione dei Carabinieri di Porta a Mare, usciti armati ma solo per cercare qualcosa da mangiare (RMAA-Anpi Pisa-CRT).

S.MINIATO – Liberazione ufficiale del paese dal nazifascismo ( Regione Toscana ).

1958 

LIVORNO – La manifestazione per la “Giornata della Pace” è caricata dalla polizia che provoca diversi contusi ed opera fermi ( CFC ).