19 luglio

1886

LIVORNO – Nasce Umberto Gereschi. Piazzista residente a la Spezia, nel settembre 1927 è condannato a 5 mesi di reclusione per offese al capo del governo ed al gerarca livornese Costanzo Ciano. Nel 1941 èrisulta ancora vigilato dai fascisti (CPC).

1890

S.MINIATO – Nasce Serafino Gracci. Militante comunista residente a Ponte a Elsa, viene arrestato con altri nel settembre 1931 per diffusione di volantini antifascisti. Diffidato (CPC).

1891

MONTEPULCIANO – Nasce Angelo Giovampaoli. Fornaciaio, residente a Sinalunga ed attivo dall’immediato dopoguerra, è arrestato per organizzazione comunista il 17 febbraio 1927, confinato 2 anni e contemporaneamente deferito al Tribunale Speciale e condannato a 2 anni, 6 mesi di reclusione. Liberato condizionalmente il 24 agosto 1928, viene revocato anche il provvedimento di confino. Arriva anche la cancellazione dal Casellario Politico, evidentemente non ritenuto più ostile al regime (CPC).

1900

LIVORNO – Nasce Fernando Ferrari. Facchino, attivo dall’immediato dopoguerra, nel 1922 è condannato a 3 anni, 10 mesi, 20 giorni di reclusione per ferimento di un fascista: liberato per amnistia nel dicembre 1923. Subisce un arresto il 3 ottobre 1930 quale capocellula di una organizzazione comunista e quindi condannato dal Tribunale Speciale a 4 anni di reclusione a Civitavecchia (Sentenza n. 31 del 25-5-1931   Pres. Saporiti – Rel. Buccafurri). . Liberato per amnistia l’ 11 novembre 1932, viene diffidato e iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Era ancora vigilato nel 1942 (CPC).

1903

MASSA Marittima – Nasce ” Tosi Muzio Giuseppe Bixio di Atto, residente a Torino, meccanico – Anarchico da arrestare ” ( BDR + Questore di Torino – 28/05/1937 ). Attivo dall’immediato dopoguerra, viene arrestato nel febbraio 1931 per propaganda anarchica e antifascista, quindi confinato a Ponza per 2 anni. Liberato nel novembre 1932 in occasione dell’amnistia per il decennale fascista. Espatria nel 1937, segnalato in Francia e Spagna senza tuttavia essere arruolato nelle formazioni antifranchiste. Iscritto in Rubrica di Frontiera (CPC).

S.MINIATO –  Nasce Duilio Panzani. Fornaciaio, attivo politicamente dall’immediato dopoguerra, va a risiedere a Roma. Ripetutamente fermato, viene arrestato nel febbraio 1932 per organizzazione comunista e deferito al Tribunale Speciale; liberato per l’amnistia nel novembre 1932, è comunque iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nel 1942 risulta ancora essere sotto vigilanza fascista (CPC). Duilio è riconosciuto partigiano combattente nel Lazio con le formazioni del Partito Comunista.

1914 

MANCIANO – Nasce Aspasio Benassi. Residente a Montemerano, sarà militare in Albania dove, dopo l’8 settembre, farà la scelta di unirsi alla Brigata Garibaldi Gramsci per combattere i tedeschi a fianco dei partigiani titini. Cade il 15 marzo del 1945. Riconosciuto partigiano all’estero (BAM).

1919

RIO MARINA – “Una pacifica manifestazione operaia accende lo sdegno dell’autorità locale. Il suono di inni proletari della banda “Pietro Gori” è il pretesto quanto mai strano, futile. Accorrono carabinieri e soldati sul luogo dove è riunita molta folla. Si ordina il fuoco sugli inermi. I soldati si rifiutano di sparare, ma non mancò una jena assetata di sangue. Una fanciulla quindicenne cadde trucidata ! “. Al luttuoso evento segue l’arresto di 23 compagni, i più noti del luogo (SRI) [N.B. – per la fonte ‘SQU’ il fatto avverrebbe il 13 luglio 1919].

1921

LIVORNO – Per rispondere allo sciopero del giorno precedente e facendo circolare voci messe in giro ad arte su presunte morti e ferimenti di squadristi, i fascisti livornesi rinforzati da numerosi fiorentini si abbandonano a nuove violenze: verso le 10 bastonano l’autista Alberto Casacchi (o Casetti) ed il fattorino Adolfo Martinelli, dopo aver accertato che i due sono iscritti a sindacati di classe. Nei numerosi tafferugli avvengono il ferimento del lattivendolo Gino Fiori (28), del panettiere Mario Bicchi (40), del dott. Gino Cherici (43), di un trippaio fascista diciottenne che viene dato falsamente per morto e di Leonetto Semana, descritto come “simpatico viveur e appassionatissmo sportmann”, preso a randellate e ferito a un braccio con una fucilata a pallini. Le aggressioni non finiscono qui e si spara un po’ dappertutto. Dal Circolo militare di via V.Emanuele gli ufficiali fanno fuoco sulla strada ferendo alcune persone tra cui Carlo Del Vecchio (48) e il figlio Otello (16). Anche il fascista Goffredo Bartelloni, da tempo in contrasto coi suoi camerati, resta vittima degli stessi a colpi di nerbate. A sera si coNteranno 21 feriti,7 dei quali gravi (RLL).
Per parte loro, fonte fascista lamenta 3 squadristi feriti e successivamente decorati da Mussolini per la benemerita ”ferita fascista”: Gino Chierigi, Mario Lopez Pegna e Luca Scotti Bertinelli.

PIOMBINO– In seguito all’attentato al deputato socialista Mingrino, fondatore del 144° battaglione degli Arditi del Popolo a Piombino, gli Arditi stessi attaccano il covo dei fascisti piombinesi trovandolo vuoto: proseguita la caccia casa per casa catturano vari esponenti il cui capo, direttore dei Cantieri Navali, viene costretto a firmare un atto di sottomissione. Le Guardie regie, intervenute a difesa dei fascisti, vengono sopraffatte e disarmate.

1924

SIENA – Nasce Luciano Bolognini, da Mario e Renata Amichini. Nel 1943 è residente a Bologna dove fa il falegname. Militare in aeronautica dal 1942 al 1943, prende parte alla lotta di liberazione nel Veneto e dopera a Padova dove, dal 24 maggio al 10 agosto 1944, viene incarcerato. E’ riconosciuto partigiano dal 1° ottobre 1943 al 15 gennaio 1945 (DBPB).

1925

COLLE di Val d’Elsa – La sera verso le 21, nel Caffè Cardinali, irrompono 2 giovani fascisti che intimano al comunista Vittorio Nuti di seguirli alla Casa del Fascio dove lo sottopongono ad un brutale interrogatorio volto alla improbabile e vana delazione nei confronti degli altri appartenenti al Partito Comunista locale. Per le sevizie ricevute, Vittorio Nuti sverrà restando invalido per la perdita dell’udito da un orecchio e dovrà subire un’operazione per la frattura del cranio in quanto viene gettato dalla finestra del primo piano cadendo fortutatamente prima sopra un albero di Piazza Arnolfo. Nello stesso luogo vengono tortutati altri comunisti tra i quali Giuseppe Braccagni (MAC). Principali responsabili dell’aggressione sono i fascisti Mino Maccari e Ernesto Capresi (ACV,29).

1944

BUTI – In località Piavola i tedeschi uccidono 19 civili ( Ambasciata Rep. Fed. Di germania 1965 ).

CRESPINA – Liberazione ufficiale del paese dal nazifascismo ( Regione Toscana )

LA ROTTA – La Brigata Pannocchia organizza la diserzione di 7 prigionieri russi che si aggregano alla formazione (CRT).

LIVORNO – La Oberdan Chiesa, squadre partigiane cittadine e truppe Alleate occupano la città (CRT + Regione Toscana).

MONTOPOLI Valdarno – I tedeschi uccidono 1 civile in loc. Varranico ( Ambasciata Rep. Fed. Di germania 1965 ).

QUERCIANELLA – Nel percorso che da Quercianella porta ad Ardenza, via Montenero, in vari scontri con le retroguardie tedesche, perdono la vita diversi partigiani. Cadono il giovane Eros Gelli, il polacco Feliks Bikonaki, Aldo Mario Piccini, Lanciotto Gherardi, colpito da fuoco ”amico” americano mentre soccorreva il partigiano ferito Francesco Lotti (Memorie di B.Bernini).

1948

SIENA – Nel corso dei funerali dei 2 rappresentanti delle forze di polizia rimasti uccisi a Abbadia San Salvatore il 15 luglio, la polizia invade la sede della Confederterra e uccide il capo lega di Torrenieri Severino Meattini, malmenando i presenti e arrestandone il segretario ( CRINV ).