20 giugno

1866

LIVORNO – Nasce Menotti Garibaldo Camici. “Contrario all’attuale regime e ad ogni forma di governo“, schedato come anarchico, viene ammonito già anziano nel marzo 1927, poi prosciolto nel dicembre dello stesso anno. Muore il 12 agosto 1941 (CPC).

 1897

ORCIANO Pisano – Nasce Mario Carpini. Schedato come “Anarchico con molto prestigio tra i compagni di fede negli anni del dopoguerra”, viene ammonito nel 1931 perché facente parte del gruppo libertario torinese “Barriera di Nizza”. Espatriato clandestinamente nel giugno 1937 è iscritto in Rubrica di Frontiera (CPC).

1904

CECINA – Nasce Arnaldo Menicagli, contabile o scrivano, anarchico ” attivissimo ed intelligente “. Per una grave malattia subisce l’amputazione di una gamba. Buon oratore, sarà la mente ideatrice dell’associazione anarchica “Scarponi” che celò abilmente, sotto una finta motivazione sportiva, finalità sovversive. Viene arrestato l’ 11.11.1927 per costituzione di gruppi anarchici e condannato dal Tribunale Speciale a 7 anni di reclusione (Turi). Liberato con l’amnistia del 1932, è vigilato attentamente fino al 1943. Dopo la caduta del regime fece parte di gruppi anarchici cecinesi come ” L’ Alba dei liberi “. Muore a Cecina nel 1956 (RLL-CPC).

1909 

PORTOFERRAIO – Nasce Bruna Franzoni. Residente a Parma, colnome di battaglia Luisa, è partigiana dal 15/8/1944 al 23/2/1945 nel Comando Nord Emilia. Risulta essere prigioniera dei tedeschi dal 23 febbraio alla Liberazione del 25/4/1945 (UBO).

1914 

ABBADIA S.SALVATORE – Nasce Pietro Sbrilli. Contadino, è arrestato nel gennaio 1937 per organizzazione comunista e confinato per 4 anni tra Badolato, Carlopoli e Pisticci. Liberato nel giugno 1940 (CPC).

1919

COLLE di Val d’Elsa– Durante le proteste contro il caro-viveri viene invaso il mercato e imposta la vendita delle merci a metà prezzo (PPT).

LIVORNO – Sciopero degl’impiegati del Cantiere Orlando a Livorno.

PONTEDERA – Sciopero degli operai del Cotonificio Toscano.

1921

GROSSETO – Arriva in città un gruppo di fascisti comandati da Dino Castellani, uno dei responsabili principali del massacro di Roccastrada: lo scopo è quello di provocare gli avversari politici e rendere esplosiva la situazione, cosa che gli riesce benissimo.

1922

VOLTERRA – Processo contro il sarto Domenico Venturini, Riccardo Marchionneschi, Enea Panzavolta, Primo Bertaccini, Vittorio Marchi e Amaddio Lucarelli, accusati di aver fatto stampare, il 25 luglio 1921, “un manifesto diffamatorio contro la memoria dei fascisti piombinesi Bellosi e Burba, rimasti uccisi in una esplosione di materie incendiarie da loro maneggiate per farne cartucce da caccia”. Viene condannato il solo Venturini, ritenuto capo degli Arditi del Popolo locali, a 18 mesi di carcere e 1.200 lire di ammenda (RLL).

1927

BOLOGNA – I livornesi Divo Demi, vetraio, ed Ilio Paperi, impiegato, vengono sorpresi mentre, con altri antifascisti, diffondono volantini sovversivi a Bologna e Casalecchio: subiranno per questa manifestazione un processo che però li vedrà assolti (MdAL).

1944

AGNANO Pisano – Accusato da una spia fascista di aver sottratto munizioni dall’accampamento tedesco, viene trucidato in casa, con un colpo alla nuca, Fernando Simonini, invalido del lavoro (RMAA-CRT).

ALTA MAREMMA – Grazie alle azione delle Bande partigiane del Gruppo Tirli, la ”zona a sinistra dell’ Aurelia” [fino a Gavorrano n.d.r.] è completamente liberata dalla presenza nazifascista e, per l’occupazione dei paesi, le forze americane non devono sostenere alcun combattimento (RGT).

AMIATA – Sono liberate Monticello, Montegiovi, Vivo d’Orcia e Campiglia d’ Orcia ( I. Caprioli ).

ASCIANO PISANO – Una squadra del 1° settore della Formazione Nevilio Casarosa attacca un automezzo tedesco sulla strada Asciano – S. Giuliano Terme, uccidendo due occupanti e bruciando il camion catturato. Nella notte interrompe linee telefoniche della linea S. Maria del Giudice -Asciano asportando oltre 500 metri di filo (RMAA).

BELFORTE – Sulla strada per Radicondoli, in località Poggio, gli uomini al comando di “Tom” attaccano e distruggono un altro camion tedesco, provocando al nemico 1 perdita ed una cattura (RGB).

CALCI – Una pattuglia partigiana della Banda F.lli Bandiera disarma gli aderenti al PFR di Montemagno (CRT).

CAMPAGNATICO – Nel territorio comunale, Michele Giannini (82) è vittima dei nazifascisti (Progetto Memoria – Regione Toscana).

CAMPIGLIA D’ORCIA – Liberazione dal nazifascismo di Campiglia d’ Orcia (I.Caprioli).

CANNETO – I partigiani requisiscono 80 kg. di esplosivo dalla miniera di  Canneto (CRT).

CASA CENNI – Il 4° Distaccamento “Carlo Pisacane” della Brigata d’ Assalto “Spartaco Lavagnini”, con una forza di circa 55 uomini, attacca un reparto di guastatori tedeschi intenti a far saltare l’acquedotto in prossimità di Casa Cenni. L’azione dei guastatori viene impedita e i tedeschi fuggono lasciando sul terreno 14 morti ed un numero imprecisato di feriti. Tra i partigiani, un morto e 10 dispersi (RSL).

CETONA – Liberazione dal nazifascismo di Cetona [altre fonti il 19/6] (Reg. Toscana).

CASTELLINA in CHIANTI – I partigiani attaccano un autocarro e una motocicletta tedeschi (CRT).

CHIANCIANO – Sulla strada per Foce, viene freddato dai tedeschi il civile Angelo Tonini ( SNFT ).

CHIANNI – Nel corso di uno scontro con una pattuglia, il Distaccamento Bucci uccide 5 tedeschi (CRT).

CHIUSDINO – Una manovra tedesca di accerchiamento del campo partigiano di Poggio Fogari viene sventata dalla pronta reazione della sentinella partigiana Ernst Rosenfeld che resiste tenendo impegnati i germanici il tempo necessario allo sganciamento degli altri partigiani (BAM).

CHIUSI Scalo – Liberazione del paese (CRT).

MASSA Marittima – La Wehrmacht attacca il campo base della Banda Camicia Bianca alle Capanne Vecchie: muoiono un partigiano russo e 4 tedeschi, il campo viene dato alle fiamme (CRT). Frattanto, altri partigiani della stessa formazione sequestrano 4 kg di dinamite dalla miniera di Montoccolino (RCBR).

MONTALCINO – In località casa di Colle, Tersilio Bernazzi viene fucilato per essere ritenuto colpevole di atti di sabotaggio su di una linea telefonica ( SNFT ).

MONTEGIOVI – Liberazione dal nazifascismo di Montegiovi (I.Caprioli).

MONTEPULCIANO – Catturati nella propria abitazione in località Cervognano, Arturo (57) e Alveo (24) Baldi sono fucilati dai nazisti in località Tre Berte perché ritenuti conniventi coi partigiani ( SNFT ). Altra fonte: In località Tre Berte, vengono fucilati Arturo ed Alceo Baldi, padre e figlio che, a seguito di una perquisizione nel podere Poggiocolo dove abitano, vengono trovati in possesso di materiale che i nazisti ritengono compromettente (ILM)

MONTICELLO Amiata – Liberazione dal nazifascismo di Monticello Amiata (I.Caprioli).

MONTICIANO – Tra il 19 ed il 20 giugno, sono in totale 10 gli automezzi tedeschi distrutti ed altri danneggiati dai partigiani della Brigata Lavagnini nel tratto della Statale 73 senese-aretina tra Massone e Monticiano (RSL).

NIBBIAIA – La Oberdan Chiesa occupa il paese, disarma la GNR ed assiste alcune famiglie bisognose (CRT).

PIENZA – Catturati 4 tedeschi su di un’auto assalita: la reazione germanica porta alla morte di un partigiano (CRT).

PIEVESCOLA – La Brigata d’ Assalto “Spartaco Lavagnini” distrugge la polveriera di Pievescola (Casole d’Elsa) con ingenti quantità di esplosivo e proiettili di vario tipo che saltano in aria (RSL).

PISA – Viene fucilato il Comandante Partigiano massetano Elvezio Cerboni, fuori dalla caserma della Milizia fascista: l’ordine di farlo fuori viene dai fascisti suoi compaesani, consapevoli delle doti politiche e militari di Elvezio [altre fonti parlano del 21/6; la lapide pisana fissa la fucilazione al 22].

PRATA – Partigiani della Boscaglia in paese si scontrano con tedeschi che uccidono 2 civili (CRT).

RADICONDOLI – I partigiani di “Leone” Turchi e “Tom” Moschini (2^ e 6^ Squadra) attaccano e distruggono un camion tedesco lungo il greto del fiume Cecina, uccidendo 3 occupanti e facendo 8 prigionieri (RGB). Frattanto anche la 5^ Sq. Della 1^ Comp. Attacca un drappello di tedeschi isolati facendo tre morti (RGB-RMAA).

ROCCASTRADA – Nel territorio comunale, Antonio Cavina (36) cade per mano nazifascista (Progetto Memoria – Regione Toscana).

S.CASCIANO dei Bagni – Liberazione dal nazifascismo  di San Casciano dei Bagni [ altre fonti parlano del 17 giugno] (Reg. Toscana).

S.VINCENZO – Nel territorio comunale, è vittima dei nazifascisti Orazino Cionini di 23 anni (Progetto Memoria – Regione Toscana).

SASSOFORTINO – In località Crocino, Antonio Gavina (32) – di origine corsa – viene ucciso dai tedeschi perché nei pressi del luogo dove stava lavorando viene ritrovato un moschetto. Viene ucciso dagli stessi anche Mario Iacoponi (35) ( SNFT ).

SASSO PISANO – Squadre partigiane della 2^ Compagnia al comando di Francois effettuano una ” … azione contro elementi del fascio repubblicano e collaboratori dei tedeschi  … una colonna di cavalleria tedesca si scontra coi partigiani …”. La relazione partigiana parla di otto perdite inflitte ai tedeschi e due soldati catturati (ACG). Nella notte, mentre i partigiani sono intenti al recupero di materiale lasciato dai tedeschi in fuga, sono fatti oggetto di nutrito fuoco di armi pesanti e, dopo circa un’ora, devono abbandonare la zona  (RMAA).

SCARLINO – Presso l’Aurelia, in località Vetricella, i partigiani scarlinesi disarmano e catturano alcuni tedeschi in seguito consegnati al reparto di occupazione (RBSC-CRT).

SEGGIANO – Al Ponte sul Vivo, resta ucciso 1 partigiano della Banda di Seggiano pe rimpedire un’azione dei tedeschi che hanno 2 perdite; più tardi gli Alleati entrano in paese (CRT).

SOVICILLE – In località La Rancia, i partigiani della ‘Lavagnini’ assaltano a mezzanotte alcuni automezzi tedeschi che, per lo scontro e le perdite conseguite, restano bloccati sulla strada tutta la notte: all’alba i cacciabombardieri americani termineranno la distruzione della colonna motorizzata (LDM).

SUVERETO – Attaccata una pattuglia tedesca: 2 militari uccisi, 3 catturati (CRT + Rel. Formazione).

TIRLI – Le truppe alleate trovano la zona completamente sgomberata dai tedeschi per le azioni partigiane, cosicchè non devono sostenere alcuno scontro sulla fascia territoriale a sinistra della SS Aurelia (CRT).

VADA  – Follia omicida nazista per rappresaglia. Cadono prima i cugini Elio (27) e Ivo (30) Vanni nei pressi del podere Giarabub ( in bicicletta Elio Vanni stava accompagnando verso l’ospedale  il cugino già ferito al volto dai tedeschi); nella propria abitazione di piazza Garibaldi viene freddato a colpi di rivoltella l’operaio Ruggero Luppichini ( 46 anni, originario di Roccastrada ); quindi Delfo Rofi ( 22, operaio ) viene prima ferito nella sua casa di Viale Italia, poi riesce a fuggire e successivamente raggiunto e colpito a morte. I tre cadaveri restano esposti in piazza  e la popolazione costretta a visitarli a scopo di ammonimento: agli uomini viene imposto di non togliersi il cappello in segno di disprezzo verso le vittime. Nel corso del conflitto gli abitanti del comune di Rosignano uccisi per guerra o rappresaglia saranno 234.  (CRT + SNFT ).

VIVO d’ ORCIA – Liberazione dal nazifascismo di Vivo (I.Caprioli).

VOLTERRA – Dal carcere di Volterra sono trasferiti in quello di Pisa i partigiani della formazione ”Mario”, precedentemente catturati su delazione del traditore Bruno Casanovi, ricompensato col gradi di tenente della milizia repubblichina. Alcuni di loro, durante il violento bombardamento che precede il loro ingresso in carcere, ne approfittano per fuggire (EEN 81).