13 giugno

1873 

SCARLINO – Nasce l’anarchico Alessandro Lasuschi, perseguitato dal fascismo, esule in Francia, persona restata fedele alle proprie idee tutta la vita.

1874 

LIVORNO – Nasce Alfredo Funaro, ebreo arrestato a Roma dai nazifascisti e deportato ad Auschwitz da dove non farà ritorno (SHO).

1887 

ROSIGNANO Marittimo – Nasce Antille Guelfi, di Pietro. Bracciante anarchico, schedato e sorvegliato dal 1915 al 1935, anno in cui viene radiato dal Casellario Politico (PVQ,39).

1894

VOLTERRA – Nasce Giuseppe Zinucci, operaio, comunista, condannato nel 1930 a 10 anni Nasce Giuseppe Zinucci. Alabastraio, comunista, è attivo dall’immediato dopoguerra. Schedato come ”Accanito capeggiatore delle leghe, intelligente, scaltro, con largo seguito nella zona”, è arrestato nell’ottobre 1930 e condannato dal Tribunale Speciale a 10 anni di reclusione a Civitavecchia per “Costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda” (Sentenza n.51 del 18/12/1930 Pres. Tringali – Rel. Buccafurri). . Rifiuta di associarsi alla domanda di grazia presentata da un familiare, viene liberato per amnistia nel settembre 1934. naturalmente vigilato fino al 1943 (CPC).

1902

SINALUNGA – Nasce Riccardo Ravagni, calzolaio comunista, condannato dal Tribunale Fascista nel 1927 a 7 anni di reclusione per ” Organizzazione e propaganda comunista ” [N.B. per il Casellario Politico Centrale, il Ravagni sarebbe nato il 30 maggio 1902, come riportato in questa Cronologia].

1906 

PISA – Nasce Goffredo Gagliardi. Vetraio, residente a Castelfiorentino, viene arrestato nel luglio 1938 per “organizzazione comunista” e condannato dal Tribunale Speciale a 3 anni di reclusione a Castelfranco Emilia. E’ liberato il 17 febbraio 1940 (CPC).

1905

CASTELNUOVO BERARDENGA – Nasce Livio Carnasciali, colono e comunista. Arrestato nell’ottobre 1930 per offese al capo del governo e vilipendio della milizia, è condannato a 3 mesi di carcere e 250 lire di multa. Tuttavia nel 1936 i fascisti lo radiano dal Casellario Politico (CPC), evidentemente non più pericoloso per il regime.

1911 

ABBADIA S.S. – Nasce Iginio Simonetti. Operaio, nel 1930 viene diffidato pechè, con altri, osa cantare Bandiera Rossa. La cosa gli costa una lunga vigilanza da parte del regime, almeno fino al 1940 (CPC).

1921

S.FIORA – I fascisti distruggono con il fuoco la Cooperativa della frazione di Bagnore: nello scontro che ne segue viene ferito a rasoiate il fascista Filippo Serafini di Piancastagnaio (TMeS).

1922

PORTOFERRAIO– Condanna in contumacia a due mesi di arresti per l’anarchico Angelo Ancillotti per “grida sediziose” (RMR).

PIOMBINO – Il sindaco socialista di Piombino, Pietro Emilio Gagliardi, è costretto dai fascisti a dimettersi e viene sostituito dal Commissario prefettizio Domenico Petriccioni (o Petriccione) che forma una giunta con 8 fascisti, 4 popolari, un liberale ed un riformista filofascista (RLL).

1933

LIVORNO– All’interno del Sanatorio, vengono arrestati gli anarchici Angiolo Lenzi di Livorno (rimpatriato dalla Francia) e Gino Bolognesi di Fauglia: accusati di essere in contatto con l’attentatore Vincenzo Capuana, si vedranno assegnare 5 anni di confino (RLL -CPC).

1942

LIVORNO – Vengono comminati cinque anni di confino al pubblicista Felice Chilanti, fascista oltranzista, per aver costituito un’associazione che intendeva ”eliminare dalla vita politica gli elementi speculatori e incompetenti” in concorso col dottore in legge livornese Manlio Magini al quale vengono dati 12 mesi: nel loro mirino anche Galeazzo Ciano, considerato simbolo dell’involuzione fascista (RLL).

1944

ALTA MAREMMA – I partigiani della Camicia Rossa attaccano, in Carlina Belcaro, un’autocolonna tedesca incendiando 12 autocarri: 15 sono i tedeschi morti, 24 quelli fatti prigionieri. Cade il partigiano Vezio Caciagli (Rel. Formazione-RAM ).  [La fonte ‘Progetto Memoria’ data la caduta di Caciagli al 22/6].

ALTA MAREMMA 2 – La Sezione dei Noni della IIIª Brigata Garibaldi attacca e distrugge, incendiandolo, un camion tedesco carico di munizioni, catturando razzi da segnalazioni. Tre morti e tre feriti inflitti al nemico (RAM).

BACCINELLO – I Tigrotti della Maremma subiscono una perdita ed un ferimento in uno scontro armato (CRT).

BOCCHEGGIANO – “Alle ore 0,20” l’XIª Banda Autonoma riceve il sospirato aviolancio di armi (RBA).

CAMPAGNATICO – Nel territorio comunale, in località Granaglione, vengono uccisi dai nazisti i partigiani Sincero Mariani (17) e Spartaco Gianneschi ( 20, di Follonica ) (Regione Toscana).

CAPALBIO – I partigiani della B.A.M. attaccano i tedeschi presenti nel paese e lo liberano, mantenendone il controllo fino all’arrivo degli Alleati (CRT).

CASTELLINA in CHIANTI – In località Capanno, partigiani della 2a Banda Raggr. Monte Amiata fermano e disarmano 4 militari italiani inquadrati coi nazisti (CRT).

CASTELNUOVO BERARDENGA – In località Carpinata di Monteaperti, Oreste Mari (65)  viene ucciso per atto di immotivata rappresaglia da soldati tedeschi ( SNTF ).

CASTIGLIONE della PESCAIA – In località Orzali, assalto tedesco e contrattacco che portano alla morte di un partigiano, 4 tedeschi ed alla cattura di altri 15 germanici (CRT).  Nel territorio comunale, Assunta Clementi (46) è vittima della barbarie nazifascista (Progetto Memoria – Regione Toscana).

CHIANCIANO – Presso l’ Albergo Acquasanta, vengono catturati 3 soldati della Rsi che vengono, con altri prigionieri, consegnati alle truppe Alleate (CRT). Nella piazza che oggi si chiama Martiri Perugini, uomini dei reparti della Divisione nazista “Hermann Goring” uccidono Luigi Perugini ed i suoi figli Dino e Oreste, collaboratori partigiani catturati per una delazione fascista (ILM).

FOLLONICA – Nella campagna presso la via Aurelia, eludendo la forte presenza di truppe tedesche, i partigiani scarlinesi disarmano del mitragliatore e catturano il sergente della GNR Candidi, segnalato come rifugiato in una capanna, ed ex partigiano  (RBSC-CRT).

MANCIANO – A Poggio Murella, uccisi a fucilate da militi fascisti e soldati tedeschi il carabiniere Erminio Bischi (24) e Giovanbatta Benassi (59) ( SNFT ).

MAREMMA Sud – In località imprecisata muore il partigiano Silvano Babbanini ( REL. 7G ).

MASSA Marittima – Al comando di “Rulli“, la formazione completa della Banda Camicia Bianca entra in Massa Marittima impossessandosi di tutte le caserme e disarmandole al completo. Lungo l’elenco del materiale sequestrato che prevede una radio-trasmittente, 9 mitragliatrici pesanti Breda, 4 mitragliatori Breda, 1 mortaio, 180 moschetti ed altro (RCBR). Tale azione riveste un carattere provvisorio in quanto successivamente i partigiani abbandonano il paese. La IIIª Brigata Garibaldi criticherà questa azione tacciandola di avventatezza e di disobbedienza ai piani previsti dal C.L.N. (RMR, testimonianze varie).

Sempre in territorio massetano, incontro del comandante Chirici con esponenti antifascisti. Si dà disposizione al capitano Mollè di costituire SAP nel paese. L’autista Ballati di Follonica, intanto, con un proprio mezzo porta 120 quintali di grano accantonati dalla formazione partigiana in favore della popolazione (RAM).

MONTERIGGIONI – Per l’inaspettata reazione di un giovane contadino che, accorso per difendere la cugina da un tentativo di violenza, ferisce un soldato tedesco alla tempia con un attrezzo agricolo, i militari germanici si danno ad assurde azioni ritorsive dapprima sparando contro inermi buoi, quindi distruggendo con l’incendio e con la scure alcune case coloniche da cui asportano tutti gli animali e gli arnesi agricoli (SNTF).

MONTE AMIATA – Azioni partigiane, in zone diverse della montagna, attaccano colonne e mezzi tedeschi, Le squadre sono comandate da “Marco”, “Nuvola” e “La Pietra” (BPA).

MONTIANO – Catturato da fascisti e tedesci in località Poggio al Franco, Alfiero ( Lorenzo) Butelli (19) viene tradotto in località Tre Ponti ed ucciso con colpi di arma da fuoco alla nuca. Abbandonato sul posto e ritrovato casualmente il giorno 17 (BAM-SNFT).

MONTICIANO – Partigiani della Lavagnini fanno saltare il ponte sul torrente Gonna. Nell’occasione, proprio poco prima di far brillare l’esplosivo, i partigiani si accorgono di un ferito gemente nella boscaglia. Portato successivamente al campo, curato per le ferite e la tubercolosi, si rivelerà come il russo ”Kasimir”, prigioniero dei tedeschi colpito il giorno prima  da un mitragliamento aereo alleato e abbandonato agonizzante dai nazisti (BPA – CRT).

MONTORGIALI – Catturati 2 tedeschi e 4 fascisti (CRT).

NICCIOLETA – In seguito a delazione di fascisti locali, all’alba un reparto di SS italiane comandate da ufficiali tedeschi e militi GNR occupano il villaggio minerario rinvenendo la lista dei componenti la guardia armata alla miniera: 160 persone sono prese in ostaggio,  i minatori Rinaldo Baffetti, Bruno Barabissi, Ettore, Ado e Alizzardo Sargentoni ed un’altra persona, Antimo Chigi , vengono fucilate sul posto. I Sargentoni (padre e due figli) vengono uccisi perchè trovati in possesso di una pistola, che in effetti hanno requisito ad uno dei fascisti il giorno della venuta dei partigiani. Il Barabissi viene trovato in possesso di un fazzoletto rosso e il Baffetti riconosciuto come noto antifascista . La storia di Antimo Chigi è più articolata: il Chigi è un repubblichino di stanza a Siena, che tornava a casa spesso in divisa tedesca e per farlo in tutta tranquillità si era accordato coi partigiani che gli avevano rilasciato un lasciapassare, insomma un doppio-giochista. Quando i tedeschi prendono gli altri per torturarli e poi ucciderli lui se ne esce con frasi di incitamento ai tedeschi e di ingiuria verso i condannati. Il tenente tedesco allora lo fa avvicinare e perquisire, trovandogli il lasciapassare partigiano. Quasi tutti gli altri ostaggi vengono avviati a piedi verso un triste destino nei pressi di Castelnuovo di Val di Cecina (CRT + tesimonianze varie).

ORBETELLO – Gli americani del 143° Reggimento occupano la frazione orbetellana di Bengodi incontrando solo una lieve resistenza tedesca (BAM).

PETROIO – Nel corso di uno scontro, restano uccisi 3 tedeschi e 4 vengono catturati dai partigiani del 4° Gruppo Bande; per rappresaglia i tedeschi uccidono un colono a Molino di Castello ed uno a Antennina (CRT).

PISA – A S.Rossore, un carabiniere viene impiccato dai tedeschi (CRT). Per Anpi Pisa, trattasi del carabiniere Agostino Bragazzi, fucilato.

PITIGLIANO – Truppe americane e francesi entrano in Pitigliano, trovandola già occupata dai partigiani (BAM).

POGGIO CAPANNE – Militari fascisti e tedeschi uccidono Giovan Battista Benassi, classe 1895 (BAM).

POGGIO MURELLA – Verso la mezzanotte, Ermino Bischi, carabiniere classe 1920 “sbandato dopo i noti fatti di Roma“, viene ferito a morte da militari tedeschi e fascisti e decederà il giorno dopo alle ore 11 (BAM).

POLVERAIA – Il 7° Gr. Bande  attacca una pattuglia tedesca di 3 soldati: 1 morto, 1 ferito ed il terzo catturato ( REL. 7G + CRT ).

POMARANCE – I tedeschi della Jager Division rastrellano diversi giovani, molti dei quali per intercessione di una donna vengono in seguito lasciati liberi.

PORTO S.STEFANO – Gli Alleati raggiungono e liberano il paese (CRT).

RIPAFRATTA – 2 civili sono uccisi da militari tedeschi (CRT).

S.ROSSORE – Al tramonto, accusato di aver tagliato le linee telefoniche, viene impiccato da SS italiane il carabiniere Agostino Bragazzi (Collegna, Reggio emilia, 23 giugno 1908) ritornato a fare il pastore per non servire con la divisa dei CC repubblichini (RMAA).

S.QUIRICO di Sorano – Inizia la battaglia decisiva per la liberazione del territorio soranese, tra circa 500 uomini della Luftwaffe tedesca e truppe francesi in maggioranza algerine e tunisine (BAM).

SARAGIOLO – Il capobanda Ivo Nucciotti è catturato dai tedeschi che, non riconoscendolo e trovandolo disarmato, lo rilasciano dopo perquisizione e percosse (BAM).

SATURNIA – I partigiani del 7° Gruppo Bande entrano in paese catturando 3 tedeschi tra cui un capitano medico, poi respingono l’attacco di circa 30 nazisti rimanendo però accerchiati (CRT). Nel tentativo di portare aiuto a questi partigiani, due patrioti che facevano parte di una pattuglia restano feriti dal tiro dell’ artiglieria tedesca. 2 vittime e 3 feriti tra le truppe germaniche ( REL. 7G ). Gli Americani entrano nel paese, lasciandolo però subito dopo e permettendo ai nazifascisti di rioccuparlo mandando nel panico la popolazione che si era esposta e prodigata nei festeggiamenti agli Alleati (AGA).

SEMPRONIANO – Nei pressi della Marruchina di Samprugnano [ località Marsigliana per il resoconto CRT ], viene attaccata una piccola colonna tedesca in ritirata riuscendo in combattimento ad incendiare un carro armato ed a catturare una mitragliatrice Breda, 24 bombe a mano e 6 casse di munizioni. Resta ucciso un ufficiale tedesco e ferito il partigiano Angelo Bellini ( REL. 7G ).

SIENA – E’ il giorno dell’ inizio dell’ ingresso in Toscana delle truppe Alleate: effetto shock sui fascisti senesi che sciolgono il Partito Fascista Repubblicano della città ( I. Caprioli ).

SORANO – In prossimità del Parco della Rimembranza, Adamo Crisanti (19) viene ammazzato brutalmente dai tedeschi: rientrato in paese, gli è fatale il documento mostrato su richiesta ai tedeschi, che notano l’anno di nascita, il 1924, che indicherebbe la sua renitenza alla leva (BAM-SNFT-Progetto Memoria). In  località Filetta, viene fucilato Francesco Zacchini ( SNFT ) A questa data la Regione Toscana riporta la Liberazione ufficiale dal nazifascismo di Sorano. Sempre nel comune soranese, i partigiani di Salera attaccano i tedeschi in fuga, uccidendone due (BAM).

SUVERETO – In un rastrellamento, i tedeschi incendiano il podere Caglio (RAM). Intanto. resta disatteso, da parte del Distaccamento dei Noni, l’ordine del comandante Chirici di fornire due mitragliatrici e 50 fucili con munizioni ai partigiani di Tirli (RAM).

TATTI – Partigiani della Gramsci assaltano la caserma dei carabinieri disarmando i militi presenti e impossessandosi di armi (CRT).

TIRLI – Una infiltrazione nemica nella zona degli Orzali, costa al gruppo partigiano di Tirli la perdita di un patriota. Ma il contrattacco felice della banda infligge ai tedeschi quattro morti e porta alla cattura di quindici soldati. Due partigiani restano feriti (RGT).