8 giugno

1860 

LIVORNO – Nasce Enrico Menasci, ebreo arrestato a Lamporecchio dalla Gnr, deportato dai nazifascisti e deceduto ad Auschwitz (EIT).

1862

MASSA Marittima – Nasce Assuero Bucci. Già socialista schedato nell’anteguerra, deferito al Tribunale Speciale nel 1938 per ”attività sovversiva”, è rinviato alla magistratura ordinaria e condannato a 10 mesi di reclusione (CPC).

1879

MASSA Marittima – Il giornale L’Ombrone riporta che a seguito della diminuizione del prezzo del rame e quindi delle mercedi operaie, si creano nella miniera di Fenice Massetana un’ampia serie di agitazioni e sabotaggi, culminate nell’esplosione di colpi di arma da fuoco contro il sorvegliante Bernardino Bacci, particolarmente duro con gli operai. Ne segue una lunga serrata da parte della direzione mineraria con lo scopo di sedare ogni velleità rivendicativa con il ricatto del posto di lavoro (MDM).

1885

PISA – La Società cooperativa dei Muratori & Manovali scende in sciopero con una forma nuova per il proletariato pisano: per limitare i danni alle già precarie condizioni economiche di molti lavoratori, vengono presi accordi con altre società consorelle di altre città. Il giorno dopo partiranno così 54 muratori per La Spezia (ALS).

1889 

SIENA – L’anarchico Riego Cesari viene condannato a cinque mesi e 10 giorni di carcere per aver ferito un agente di sicurezza (BFS).

1897 

ABBADIA S.SALVATORE – Nasce Alessandro Fabbrini. Di professione ”distillatore di mercurio”, è arrestato il 18 settembre 1930 per organizzazione comunista e condannato dal Tribunale Speciale a 2 anni di reclusione a Spoleto. Liberato il 17 settembre 1932, diffidato nel luglio 1937, i fascisti annotano che “frequenta sovversivi”. Tuttavia nel 1941 si arriva alla sua radiazione dal Casellario Politico (CPC).

1901 

POGGIBONSI – Nasce Agostino Franchi. Colono trassferitosi coi familiari a Colle Val d’Elsa per sfuggire alle persecuzioni, attivo già dall’immediato dopoguerra, è arrestato nel marzo 1931 per organizzazione comunista. Prosciolto per insufficienza di prove dal Tribunale Speciale, viene diffidato (CPC-ACV,104). Assassinato da sicari fascisti durante una battuta di caccia nel 1942, a Scorgiano.

1908 

PISA – Nasce Alfiero Montemaggi. Vetraio, residente a Empoli, viene arrestato per organizzazione antifascista nel settembre 1937, in seguito prosciolto per insufficienza di prove e diffidato (CPC).

1910 

GROSSETO – Nasce Armando Marzoli, partigiano combattente nella VIII Zona di Roma, inquadrato  nelle formazioni del Partito Comunista (ANPI Roma).

1917 

SAN MINIATO – Nasce Vittorio Matteoni, nome di battaglia “Sergente“, perchè tale era come partigiano combattente in Liguria nel Comando della IIª Divisione Garibaldi Cascione (ILSREC).

1919

LIVORNO– Moti contro il caroviveri (PPT).

1922

ISOLA del GIGLIO – Nasce Dario Maggiora, col nome di battaglia di “Falco” partigiano combattente in Piemonte con la 15ª Divisione Alessandria, con compiti di comandante di battaglione (IRT).

LIVORNO – 300 fra guardie regie e carabinieri bloccano i quartieri della giurisdizione San Leopoldo e perquisiscono Borgo San Iacopo, Borgo cappuccini e altre zone, sequestrando un certo numero di pugnali, rivoltelle, sciabole e … un cannone da 75, cimelio di guerra. L’operazione è orchestrata per intimidire le reazioni popolari alle aggressioni fasciste (RLL).

S.GIULIANO Terme – Nasce il partigiano Oriano Martini, vicecomandante del Distaccamento Gattoli della IIIª Brigata Garibaldi (RMAA).

SELVENA – Nasce Cesare Vasconi, nome di battaglia ”Tetro”, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 45ª, la 98ª e la 100ª Brigata Garibaldi (IRT).

1928

TRIBUNALE SPECIALE del FASCISMO – Per  Cospirazione, propaganda comunista nelle provincie di Milano e  Varese, viene condannato dal TSF, ad 3 anni e 4 mesi di reclusione, il calzolaio Angelo Fornai, nato a Montopoli Val d’Arno nel 1901 ( Sentenza n. 57 dell’8-6-1928  Pres. Ciacci – Rel. Lanari ).

1939

LIVORNO – Arresto del sarto antifascista Leonetto Lenzi, accusato di denigrare il regime ed offendere Mussolini: la condanna iniziale sarà a 5 anni di confino (CPC).

1941 

GROSSETO – Riunione clandestina per riorganizzare il Partito Comunista nel capoluogo: Viene deliberata una prima suddivisione dei compiti ed individuati i camnpi di intervento. Enrico Orlandini viene indicato come colui che si occuperà dei collegamenti con Firenze, mentre Banchi e Bellucci seguiranno la riorganizzazione delle cellule (PIA).

1944

ALTA MAREMMA – La IIIª Brigata Garibaldi ingrossa le sue file con l’arrivo di 13 nuovi partigiani assegnati alla Sezione Gandolfi, 12 alla Sezione Baroni, 10 alla Landi, uno alla Meoni, 3 alla O. Chiesa, 4 alla Sezione Fidanzi (RAM).

ARCIDOSSO – Reparti motorizzati tedeschi irrompono in paese alla ricerca di partigiani ed uccidono 5 persone (MAM).

ASCIANO – La Formazione Mencattelli attacca la caserma GNR (CRT). Nel “Promemoria per il Duce, Ricci, Graziani,Mischi e Parodi del 15 giugno 1944-XXII” si legge che “Nella notte sull’8 corrente, ad Asciano,un numeroimprecisato di banditi, si presentò al Comando della locale Sezione di Polizia Ferroviaria, intimando la consegna di tutte le armi e munizioni in dotazione. I militi obbedirono senza opporre alcuna resistenza in quanto si trovavano sotto minaccia delle armi. Riserva di ulteriori notizie.” (NGNR).

BATIGNANO – La Brigata Gramsci invia un presidio in paese (CRT).

BOCCHEGGIANO – Uomini della XI ª Banda Autonoma fanno saltare, nella notte, un ponte sorvegliato sulla rotabile Roccastrada-Monticiano. La furibonda reazione tedesca non sorte alcun effetto ed i partigiani riescono a sganciarsi (RBA).

CASTEL DEL PIANO – Per evitare la minacciata rappresaglia tedesca, i partigiani locali – caratterizzati da un certo attendismo – firmano coi tedeschi un poco onorevole patto di non belligeranza che i nazisti contravverrano ben presto appiccando il fuoco alla casa del prof. Ercolino Vannini  ed a quella della famiglia Winchelman che aveva ospitato le trattative (TMV).

CASTELL’AZZARA – In paese sono catturati 7 soldati tedeschi (CRT).

CASTELLINA Marittima – Partigiani della 1a e 2a sezione dell’ 8° Distaccamento catturano e fucilano 2 militari tedeschi (CRT).

CHIANNI -Al Ponte Torto l’8° Distaccamento attacca un camion tedesco uccidendo 1 militare (CRT).

CIVITELLA Marittima – I partigiani occupano temporaneamente il paese (TMV).

GAIOLE in Chianti – 3 partigiani della 2a Banda Monte Amiata attaccano, disarmano e fucilano 4 militari germanici (CRT).

GERFALCO – Un graduato della Milizia viene prelevato in Gerfalco, condotto al comando di Brigata, processato e giustiziato.

MONTALCINO – Sulla linea FFSS Siena-Grosseto, il Distaccamento Pisacane cattura e fucila 4 militari tedeschi (CRT).

MONTEFOSCOLI – La Brigata Pannocchia disarma gli aderenti al locale PFR recuperando armi e munizioni  (CRT).

MONTEPULCIANO – In località Pianoia, un partigiano del 4° Gruppo resta ferito da militari tedeschi (CRT).

PIAN d’Alma – I partigiani delle bande del Gruppo Tirli fanno di nuovo saltare il ponte sul torrente Alma, riattato dai tedeschi sulla provinciale Follonica – Castiglione della Pescaia (RGT).

POMARANCE – Si sparge una falsa voce che vuole come imminente un attacco partigiano per liberare il paese: circa 25 giovani violano la caserma fascista impossessandosi di armi e bombe a mano e molti esponenti fascisti fuggono. Ma l’attacco partigiano non avviene e la popolazione festante è costretta a ritornare alle proprie case nel timore di rappresaglie (LAP).

PORTO S.STEFANO – Luigi Busonero ed altri santostefanesi inducono alla diserzione otto militi dlla Marina fascista repubblicana, i quali consegnano tutto il materiale di cui dispongono, armi comprese. (AGA).

PRATA – Nella zona, i tedeschi effettuano un pesante rastrellamento nei riguardi degli sfollati, ne segue un duro scontro con forze partigiane e 5 soldati germanici restano sul terreno. La rappresaglia nazista porta alla fucilazione di due civili  (RMAA-CRT).

RADICOFANI – In località Gello, catturati 3 soldati tedeschi a bordo di un motofurgone carico di viveri (CRT).

RADICONDOLI – Partigiani della XXIIIa Boscaglia fucilano l’impiegato comunale di Castelnuovo di Val di Cecina Pietro Palmerini, iscritto PFR (PBA).

RAVI – I partigiani delle bande del Gruppo Tirli occupano la caserma del paese, lamentando il ferimento di un patriota (RGT).

ROCCALBEGNA – Nella notte tra l’8 ed il 9 giugno, partigiani della formazione “Alta Maremma” e di Samprugnano, dopo aver interrotto le linee telegrafiche e telefoniche ed aver bloccato le due strade provinciali, prendono possesso del paese facendo anche distribuire alla popolazione olio e formaggi presi dagli ammassi (BAM-CRT).

ROCCASTRADA – La Brigata Gramsci presidia le frazioni di Torniella, Sticciano, Montemassi, Sassofortino e Roccatederighi con le popolazioni festanti (CRT).

S.FIORA – I partigiani occupano il paese per molte ore (AGA).

S.GIMIGNANO – Il 9° Distaccamento partigiano S.Gimignano della Brigata “Spartaco Lavagnini”, al completo e con l’appoggio di nuclei dei GAP della Val d’ Elsa, assalta il penitenziario liberando 96 detenuti politici. Contemporaneamente sono occupate la Casa del fascio ed i fascisti catturati e disarmati sono associati alle carceri (RSL). Altre fonti concordano col collocare questo fatto nella notte tra il 9 e il 10 giugno.

S.QUIRICO d’ORCIA – Sparatoria contro motociclisti tedeschi , uno dei quali resta ucciso, sulla rotabile per Ripa d’Orcia; catturato e fucilato un caporalmaggiore della GNR (CRT).

SCARLINO – I partigiani delle bande del Gruppo Tirli, del quale fanno parte anche gli scarlinesi, occupano il paese e distruggono un ponte sul raccordo dell’ Aurelia (RGT). Per la fonte (RBSC), l un terzetto di patrigiani comandati da Pietro Citerni, partiti dalla località Santa Lucia, assale la caserma della GNR facendo un ricco bottino di armi e munizioni. A questa data è, inoltre, fatta risalire la ricostituzione ufficiale della Banda partigiana del paese, sulle ceneri e con le armi di una precedente piccola formazione disciolta (RBSF), collegata col CLN e comandata dal tenente Carlo Fabbrini. Tra gli altri ne fanno parte Flavio e Livio Agresti, Barberino Barberi, Aonio Berretti, Floro Fontani, Adamo Petrai, Ottavio Scarpettini e Silio Tosi (AGA).

SIENA – Da un telegramma del Capo della Provincia Chiurco si evince quanto fosse tragica, per gli impauriti fascisti, la situazione: “… Mio dovere segnalare situazione provincia che può anche diventare tragica. Zone periferiche provincia invase dai ribelli. Aperti silos, asportati generi ammassi, assaltate GNR, assassinati fascisti. Defezione totalitaria ex carabinieri: propagnada terroristica ribelli presso famiglie per demoralizzare militi … ” (PVM).

SIENA – “Nelle notti scorse, in tutto il territorio della provincia aerei anglo-americani lanciarono numerosi volantini contenenti un ordine del giorno indirizzato dal generale Alexander ai cosiddetti “Patrioti Italiani”.” (NGNR del 8/6/1944).

VIVO d’ORCIA – Sulla rotabile, in località Il Leccio, 2 motociclisti tedeschi assaliti: uno muore, l’altro resta ferito (CRT).

1955

MARSIGLIA – Muore Angelo Girelli. Militante trasferitosi da Cortona, dove era nato nel 1886 , in Maremma, fece parte della Camera del Lavoro Sindacale di Piombino e fu molto attivo nel biennio rosso. Perseguitato dai fascisti, fu esule a Marsiglia dove militò nel gruppo di Giulio Bacconi e Umberto Ceccotti. Presente nella Resistenza francese.