2 giugno

1900

LIVORNO – Nasce Angelo Lenzi. Operaio, segnalato quale anarchico pericoloso in Francia, viene arrestato al suo rimpatrio nel giugno 1933 e confinato a Ponza per 5 anni. A fine pena riassegnato al confino per altri 5 anni a Ventotene, a causa della cattiva condotta politica. La pena è poi commutata in ammonizione il 19 luglio 1940 perché ricoverato in ospedale, fino al proscioglimento nell’agosto 1942 (CPC).

RIBOLLA – Uno scoppio di grisou causa la morte di un operaio e il ferimento di un altro. I minatori – in gran parte provenienti dai paesi di Tatti, Roccatederighi e Sassofortino – attribuiscono l’infortunio al fatto che per quattro ore al giorno la miniera viene abbandonata (a causa dei due turni di dieci ore) e scendono compattamente in sciopero chiedendo turni di otto ore. Dopo dieci giorni di sciopero i minatori ottengono le otto ore di lavoro, l’ impegno da parte del direttore di aumentare i guadagni degli operai malamente retribuiti, l’impegno da parte della direzione di mettere una pietra sopra l’accaduto e di non compiere vendette sugli organizzatori dello sciopero (www.Ribollastory.net + BAG-MCN).

1904

MASSA Marittima – Inaugurazione del monumento a Giuseppe Garibaldi, opera del celebre Ettore Ferrari. A confermare lo spirito anticlericale massetano, la statua del Generale viene posta nella piazza principale con le spalle rivolte alla cattedrale, a voler rimarcare la totale separatezza fra potere civile e quello ecclesistico. Vi assistono quattromila persone: “Notevole la colonna dei socialisti con una grossa corona di garofani rossi. Per i repubblicani erano state preparate 800 foglie di edera in tela” (LPP).

1921

VENTURINA – Una squadraccia devasta la sede della Lega dei Contadini, distruggendo carteggi e suppellettili, bastonando il comunista Gualezzi (RLL).

1922

LIVORNO – Gli squadristi tendono un agguato agli amministratori labronici e li bastonano davanti al monumento equestre di di Vittorio Emanuele II°, dopo aver atteso che uscissero dal Municipio. Con una tremenda legnata, i ‘tricolorati’ fratturano la spalla sinistra al consigliere comunista Armando Raugi (oltre 20 giorni di prognosi), poi prendono a randellate alcuni agenti che si frapponevano. 8 fascisti sono arrestati (i servili quotidiani locali non ne faranno i nomi …) e quelli rimasti impuniti inscenano indecenti gazzarre in giro per la città, arrivando a sparare  in piazza Magenta contro l’abitazione del sindaco, non protetta dalle autorità preposte nonostante le continue violenze. A tarda sera vi è un tentativo di reazione armata da parte dei sovversivi che non porta però conseguenze di sangue (RLL).

1944

Alta Maremma – Il comandante Chirici accetta la promozione al grado di Maggiore di Formazione propostagli dalla sua IIIª Brigata Garibaldi. Intanto sono assunti in formazione altri 6 nuovi partigiani, assegnati alle sezioni Mancuso, Chiesa, Comando e Benedici (RAM).

ASCIANO – Al podere Ombrone, militari tedeschi della Wehrmacht uccidono una ragazza (CRT).

AUSCHWITZ – Nel lager nazista  dove sono deportati, muoiono gli ebrei livornesi Carlo Levi (1928) e Giorgio Nino Piperno (1931) (LXX).

CASTELL’AZZARA – La Banda Nucciotti attacca automezzi tedeschi in transito uccidendo due militari (BAM-CRT).

CASTELLINA Marittima – Partigiani della 4a sez. – 8° Distaccamento della 3a Brigata catturano 4 tedeschi che sono condotti al comando (CRT).

CASTELNUOVO dell’ABATE – Disarmata e chiusa dai partigiani la caserma della GNR; distribuzione partigiana alla popolazione di olio e grano dei magazzini degli “ammassi” governativi prima che cadano in mano ai tedeschi ( I. Caprioli + CRT ).

CASTELNUOVO di VAL di CECINA – L’esperto militare della XXIII Brigata Boscaglia, partigiano Cecco (Gianni Facca di Firenze ), ed una squadra della 2^ Compagnia fanno saltare un camion della Todt sulla strada che porta a Massa Marittima (RGB).

MAGLIANO in Toscana – Nel territorio comunale, Achille Leoni (20) è vittima dei nazifascisti (Progetto Memoria – Regione Toscana).

MASSA MARITTIMA – I partigiani di varie formazioni fanno saltare un ponte in località La Pesta ed uno presso il podere Giannini (RCR-RAM-CRT). Il Distaccamento dei Noni, inquadrato con la IIIª Brigata, assale la miniera delle Capanne asportando il necessario materiale, poi ostacola con mitragliamenti truppe tedesche in transito (RAM).

MONTICIANO – I partigiani occupano il paese (PVM).

MURLO – In località Grotti, il 1° Distaccamento della Lavagnini  attacca la caserma della GNR la quale, nonostante il bando del Comando di Brigata di disertare, continua a prestare servizio per conto dell’invasore teutonico. In questa azione 4 fascisti restano uccisi ed altri 5 componenti la guarnigione si danno alla fuga. Un ferito leggero da parte partigiana (RSL).

ROCCALBEGNA – In località Pian dei Meli, aviolancio notturno di un ingente quantitativo di armi suddiviss in 36 contenitori e destinati alla banda del “tenente Antonio” che, arrivando sul luogo solo il giorno 5, troverà il materiale già spartito tra altre bande partigiane e solo la sua autorità conquistata sul campo riuscirà a farlo rientrare in possesso di 56 Sten sui 72 paracadutati. Gli altri saranno spartiti tra la Banda di Montorgiali (5), quella di Monte Bottigli (6), la formazione di Montecucco (2) ed 1 per i Tigrotti di Maremma (BAM).

ROCCASTRADA – Viene fatto saltare il ponte sul fiume Bruna [?] (CRT). La Brigata Gramsci sfugge ad un rastrellamento imponente della Milizia fascista. Vengono solo catturati 7 partigiani rimasti isolati a causa dell’incendio della macchia in più parti (PdR). Il CLN locale era già stato allertato poche ore prima da Aristeo Banchi ed è così che la staffetta Ferruccio Bindi riesce a raggiungere i partigiani ed a dare l’allarme (MAM).

S.ANGELO in COLLE – I partigiani disarmano e chiudono la caserma locale, quindi anche qui distribuiscono alla popolazione olio e grano dei magazzini degli “ammassi” governativi prima che cadano in mano ai tedeschi ( I. Caprioli ).

S.LORENZO a MERSE – Partigiani della Lavagnini fanno irruzione nel paese costringendo alla resa i fascisti locali (BPA).

S.ROMANO – Partigiani fanno fuggire un prigioniero russo che si unisce a loro (CRT).

S.VINCENZO – Il 4° Distaccamento della 3a Brigata sottrae armi ai tedeschi (CRT).

SEGGIANO – Il 4° Gruppo Bande, con circa “200 ribelli”, circonda il paese e lo occupa disarmando la caserma GNR: distribuiti alla popolazione 88 q. di grano e 300 q. di olio tratti dagli ammassi. (CRT).

SOVANA – Al Pianetto di Sovana, riunione dei comandanti partigiani della zona per concordare l’insurrezione a Sorano e Pitigliano: alla riunione partecipa il tenente dei carabiniri di Pitigliano che collabora fornendo tutte le armi a disposizione (CRT).

SUVERETO – L’ assemblea dei partigiani della formazione Camicia Rossa, elegge Alessio [Bezzini Alessio] come proprio Commissario Politico, incarico che conserverà solo per circa una ventina di giorni, prima di essere sostituito da Claudio, su decisione del C.L.N. piombinese [RAM].

TORRENIERI – Una squadra di partigiani del 4° Gruppo Bande occupa il paese per una notte, disarma i militi GNR, ferma e percuote il segretario fascista del PFR ed altri aderenti; tenuta bloccata per 3 ore una colonna tedesca (CRT). Il fatto è così riportato dai fascisti: “Nella notte sul 2 corrente, nel comune di Montalcino (Siena), una banda forte di circa 2.000 elementi, provvista di armi individuali e di reparto, assalì il distaccamento G.n.r. di Torrinieri. I militi presenti in caserma, per l’enorme sproporzione numerica, furono impossibilitati a reagire efficacemente. I banditi, invaso l’edificio, asportarono tutte le armi e le munizioni, nonché il materiale di casermaggio, due biciclette, una macchina da scrivere e un apparecchio radio ricevente. Sequestrarono, inoltre,  il vicebrigadiere Nando Orazi e il milite Emilio Cellai, che vennero rilasciati dopo terminata l’impresa. Quando i malviventi si allontanarono, si constatò che mancavano 4 militi. Alla stessa ora, altri banditi, tennero sotto controllo l’abitato, catturando i fascisti Adalberto Mari e Dino Bracciali, che furono successivamente rilasciati, dopo breve interrogatorio. Gli abitanti di Torrenieri e Montalcino sono isolati, per l’interruzione di tutti i mezzi di comunicazione” (NGNR del 6/6/1944).

VOLTERRA – Presso Montemiccioli scontro a fuoco con autovetture di ufficiali tedeschi: 1 ufficiale muore ma 4 partigiani sono catturati (CRT).

1946

MAREMMA grossetana – Al referendum sulla scelta tra Repubblica e Monarchia, i maremmani optano con una percentuale dell’ 80,3 % per la Repubblica, raggiungendo il 93,3 % a Massa Marittima. Unica eccezione si ha all’ Isola del Giglio dove la Monarchia ottiene il 69,4 %. Nello stesso giorno, alle elezioni per La Costituente, il Partito Comunista si impone come prima forza politica con il 36,2 % (AGA-PIA).