26 maggio

1875

LIVORNO – Nasce Benedetto Pitigliani, internato in quanto ebreo come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1887

SIENA – Nasce Adolfo Minghi, operaio socialista residente in seguito a Livorno. Attivo dall’anteguerra in campo politico e sindacale, ammonito per propaganda antifascista nel dicembre 1926, prosciolto nel settembre 1929. Era ancora vigilato nel 1942 (CPC).

1888

LIVORNO – Nasce Augusto Meratti, rivenditore di frutta. Già socialista prima di passare al movimento anarchico, emigra clandestinamente a Marsiglia  nel 1923 e parteciperà alle proteste per la condanna di Sacco e Vanzetti. Dal 1934 si trasferisce a Bastia, poi nel 1938 rientra nella sua città dove muore pochi giorni dopo (RLL).

LIVORNO – Nasce Manlio Benetti, meccanico e socialista. Segretario regionale per la Venezia Giulia del partito socialista nel 1919, redattore de Il Lavoratore, viene ammonito nel maggio 1927 quale pericoloso per l’ordine dello Stato. Prosciolto il 28 dicembre 1927, viene iscritto nel registro delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nel 1942 risulta ancora vigilato (CPC).

1889

LIVORNO – Nasce Guglielmo Cafiero, operaio anarchico. Con l’avvento del fascismo emigra in Francia; lo troviamo poi combattente volontario in Spagna nella Colonna Ascaso delle Brigate Internazionali [Vedi Biografia R/esistente] (AFB – CPC ex AICVAS).

1890

VOLTERRA – Nasce Amedeo Cappelli, alabastraio ripetutamente aggredito dai fascisti nel 1921-22. Nel febbraio 1928 viene diffidato per la frase “Le mie mani sono callose, quelle di Mussolini sono sporche di sangue” e, pochi mesi dopo, condannato a 6 mesi di reclusione e 1.000 lire di multa per offese al capo del governo. Nel 1940 risulta ancora vigilato dai fascisti (CPC).

1901 

PALAIA – Nasce Lelio Gorini. Calzolaio, in seguito residente a Viareggio, segretario interprovinciale dei giovani socialisti in Toscana nel 1924-1926, viene iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Arrestato il 20 novembre 1926, è conseguentemente confinato 4 anni tra Favignana e Lipari, liberato per motivi di salute il 19 maggio 1927 e diffidato. Muore il 17 novembre 1932 (CPC).

1905

POGGIBONSI – Nasce Mariano Capezzuoli, muratore e comunista. Arrestato per attività sovversiva il 26 luglio del 1932, viene deferito al Tribunale Speciale, cui sfugge per l’aminista dell’ 11.11.1932 (decennale). Viene comunque vigilato a lungo, almeno fino al 1942 (CPC).

1907

MASSA MARITTIMA – A conclusione di una iniziativa di solidarietà proletaria, in paese sono raccolte 2400 lire per gli scioperanti di Terni e 1000 lire per quelli di Argenta.  Ben 50 sono le famiglie di Massa Marittima e delle frazioni di Follonica, Tatti, Prata e Valpiana che si mostrano disponibili ad ospitare i bambini degli scioperanti (DFDF).

1927 

BOCCHEGGIANO – In due distinti incidenti, perdono la vita i minatori Alfredo Pazzagli, urtato da un vagone, e Gelsino Periccioli, caduto nel pozzo (LEL).

1931

TRIBUNALE SPECIALE del FASCISMO – Tutti livornesi i 10 giudicati dal Tribunale Speciale presieduto da Saporiti del secondo gruppo di accusati per presunta creazione di banda armata Eper ” Appartenenza al PCI e propaganda “. Quattro anni hanno Dino Rabuzzi, marittimo, Rolando Pierattini, calderaio, Mario Camici, facchino; 3 anni al portuale Domenico Nenci, 2 all’ operaio Carlo Tonelli ed al tornitore Emilio Valesini. Assolti il facchino Ubaldo Bottigli, il calzolaio Antonio Filippi, il muratore Dilvo Puntoni e l’impiegato Enrico Lucchetti (Sentenza n. 32 del 26-5-1931 Pres. Saporiti – Rel. Buccafurri ) – (MdAL).

1937 

Luogo imprecisato –  Arresto del barbiere Gualtiero Mangiavacchi, nativo di Montalcino, con l’accusa di “Organizzazione comunista”: la condanna del Tribunale Speciale sarà di 3 anni di reclusione (CPC).

1941

PISA – Viene assegnato al confino per due anni dalla Commissione provinciale pisana il meccanico livornese Arturo Sposini, arrestato il mese precedente per divulgazione di notizie apprese dalla vietatissima Radio Londra (RLL).

1944 

BAGNAIA – Partigiani della ‘Lavagnini’ requisiscono fucili (LDM).

CAMPIGLIA d’ORCIA – Il 4° Gruppo Bande Monte Amiata disarma 10 militi GNR, poi distribuisce alla popolazione i viveri requisiti (CRT).

CHIUSDINO – Il Distaccamento Mari della Lavagnini attacca un posto di avvistamento aereo DICAT sequestrando le armi in dotazione ai militari; requisito anche denaro alla locale sede del Monte dei Paschi di Siena (CRT + LDM). Nella versione informativa fascista:  “Nella notte sul 26 maggio u.s., in Chiusdino, numerosi banditi armati asportavano lire 34.500 dall’Agenzia del Monte dei Paschi di Siena. Inoltre si impossessarono di alcuni fucili di proprietà di civili. …alle ore una, numerosi banditi asportarono le armi  e lemunizioni in consegna ai militari addetti al posto di avvistamento n.5, rilasciando una ricevuta intestata: Comitato Liberazione Nazionale” (NGNR del 6/6/1944).

CIVITELLA Marittima – In località Casenevole viene rinvenuto il cadavere del vice segretario del Fascio repubblicano di Paganico sequestrato il giorno prima (CRT).

MAGLIANO in Toscana – La Banda Arancio fa saltare il ponte di Romitorio (CRT).

MAREMMA – In località imprecisata muore il partigiano Ilio Santarelli ( REL. 7G ).

MASSA Marittima – I nazifascisti fucilano il gavorranese Ivan Atzeni (iscrizione tombale c/o cimitero di Massa Mar.).

MONTECATINI Val di Cecina – In località Casaglia, il SAP di Cecina attacca la caserma GNR requisendo il materiale militare e facendo saltare 2 polveriere (CRT).

MONTEPULCIANO – Requisite dai partigiani del 4° Gruppo le armi alla locale caserma della GNR (CRT).

MURLO – “Il 26 maggio u.s., in Murlo, numerosi banditi armati costrinsero diversi civili a consegnare loro 12 fucili da caccia“. (NGNR del 8/6/1944).

NIBBIAIA – Rinvenuti volantini incitanti gli operai a non presentarsi alla chiamata del servizio per il lavoro (CRT).

S.CASCIANO de’ BAGNI – A Colle di San Casciano, i partigiani della SI.MAR occupano gli ammassi granari vendendo 40 q. di grano alla popolazione a prezzo politico e indennizzando il concessionario (CRT). Il grano che viene distribuito alla popolazione col criterio di “quantità adeguate pro capite” (ILM).

1945

BAD ISCHL – Nel lager tedesco, da deportato, muore Tonazzi Ferdinando di Giuseppe, nato a Livorno nel 1910 [EDM].

ORZIGNANO (PI)– Un’ iscrizione tombale nel cimitero riporta che, in luogo imprecisato, Dino Del Moretto (1922) resta vittima dei nazisti ed è figlio di Giacinto, anch’egli già vittima degli stessi assassini.

2012

LIVORNO – In un banalissimo scontro con un auto, mentre è in bicicletta, muore il militante anarchico Paolo Braschi, all’età di 68 anni. Vittima della c.s. ”Strategia della tensione” organizzata da significativi pezzi dell’ apparato repressivo statale, pagando un brezzo alto in carcere, Paolo era poi stato uno dei fondatori dell’Associazione “Pietro Valpreda –  Gli anarchici per la verità sulle stragi”.